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Roma Ladrona e la politica del dito medio

Creato il 24 agosto 2011 da Elvio Ciccardini @articolando
Roma Ladrona e la politica del dito medio"Roma ladrona" è una delle espressioni che sintetizzano il pensiero di una classe politica secessionista e di estrema destra, quale è la Lega. Forse è anche una delle espressioni più reiterate da Umberto Bossi.
Eppure, per chi ha vissuto qualche decennio nel bel paese, "Roma ladrona" stigmatizzava il malcostume di quella classe politica che, "a livello centrale", sperperava le risorse degli italiani senza alcun principio etico, sottraendole ai governi periferici. La chiamarono tangentopoli e ne furono protagonisti tutti gli esponenti dei principali partiti.
I vertici della Democrazia Cristiana ne uscirono con la bava alla bocca. L'uomo della "Milano da bere", Bettino Craxi, se la cavò con l'esilio. Questa era la "Roma ladrona": una classe dirigente che a Roma si insediava per i propri affari, non sempre nazionali.
All'epoca, Umberto Bossi dichiarava di avercelo duro. Oggi, dopo diversi anni, si limita ad alzare il dito medio. Dopo venti anni, tuttavia, la Lega Nord si è insediata a Roma, nonostante continui a definirla "ladrona".
Qualcosa non torna... forse più di qualcosa. Se, ai tempi che furono, il mal costume della classe politica nazionale poteva essere denunciato con credibilità. Oggi, non è più credibile, poichè la Lega Nord è forza di governo.
Ma siamo sicuri che i due leaders non abbiano qualche affinità? La stessa Lega proviene territorialmente da quel nord  che era la roccaforte del tanto vituperato "ladrone" Bettino Craxi.
Geografia a parte, il nepotismo sicuramente li accomuna. Craxi aveva "Bobo", Bossi ha "il trota". Il primo è dotato di una certa cultura ed un qualche spessore politico ha provato a dimostrarlo negli anni. Il secondo è troppo giovane, ma è già stato ridotto a macchietta dal padre, non fosse altro che per il soprannome. Inoltre, entrambi sono leaders di partiti che determinano la maggioranza, ma non sono i partiti di maggioranza. 
Poi ci sono le differenze. Craxi parlava da statista. Bossi parla da popolano. Craxi aveva una visione di stato e di società. Bossi ha una sola visione, tra l'altro a singhiozzo, quella della secessione. Craxi si confrontava e si alleava con esponenti politici, all'epoca c'era il proporzionale. Bossi ha come "socio politico" quel Silvio Berlusconi che, nella Milano da bere, ha ottenuto molto dagli amici socialisti.
In fondo, nonostante gli attori politici siano cambiati nel corso degli anni, Bossi non sbaglia nel definire "Roma ladrona", solo ed esclusivamente, però, se questa espressione è metafora di una classe politica specializzata nel malcostume e nel perpetrare i mali della società italiana.
Tuttavia, per chi si accontenta della forma, rinunciando forzatamente ad una sostanza politica che non trova modo di essere soddisfatta, non rimane che una esclamazione "Ridateci Craxi!", perchè se l'essere sodomizzato dalla politica è una condanna tutta italiana, è più umano sopportarla da chi ha spessore politico, piuttosto che non da chi saluta con il "dito medio".

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