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Romania. Approvato taglio tasse: Iva da 24% a 19%. Scetticismo da Ue e Fmi

Creato il 03 settembre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

romania_parlamentodi Giacomo Dolzani

Anche la camera dei deputati rumena ha dato il suo via libera alla legge di revisione della fiscalità, fortemente voluto dal governo socialdemocratico del premier Victor Ponta, e che prevede una serie di forti tagli delle tasse.
Tale provvedimento prevede infatti la riduzione dell’Iva dal 24% al 20% a partire dal primo di gennaio del prossimo anno, fino al 19% nel 2017.
Questa drastica manovra, una delle promesse elettorali del primo ministro, la quale ha ottenuto l’approvazione non solo della maggioranza di governo ma anche di gran parte delle forze politiche di opposizione, secondo Ponta servirà a rilanciare l’economia del paese, alleggerendo il carico fiscale e, di conseguenza, favorendo i consumi.
Scettici a riguardo si sono invece sempre dimostrati il presidente conservatore, Klaus Iohannis, la Commissione europea ed il Fondo monetario internazionale (Fmi), i quali hanno fatto notare come i costi di questo provvedimento ammonterebbero a circa 2.6 miliardi di euro che, per un paese dal Pil poco superiore ai 150 miliardi, non rappresenta una cifra trascurabile: il deficit di bilancio passerebbe infatti dall’1.2% attuale al 2.9%.
La ripresa dell’economia non è però il solo risultato che il premier rumeno vuole ottenere con questa riduzione delle tasse: la popolarità di Ponta è infatti stata recentemente intaccata dal suo coinvolgimento in diverse vicende giudiziarie, con procedimenti per evasione fiscale e riciclaggio, fattori che hanno contribuito alla sua sconfitta alle elezioni presidenziali del 2014, che hanno visto il trionfo di Iohannis.
Nei confronti di Ponta il presidente ha infatti spesso esercitato pressioni perché perché il premier presenti le proprie dimissioni, in modo da poter fare chiarezza a riguardo delle accuse avanzate contro di lui.
Le elezioni parlamentari si terranno nel 2016, Ponta è quindi alla ricerca di un espediente che possa contribuire ad incrementare la sua popolarità, facendoli riguadagnare il terreno perso nei confronti dell’avversario conservatore e, un taglio della tassazione, a prescindere dagli effetti che potrebbe avere in futuro, può rappresentare un valido risultato da utilizzare in campagna elettorale.

da Notizie Geopolitiche



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