Dopo anni di interruzioni e rallentamenti il Cnadnr, l’agenzia del governo rumeno che si occupa della gestione della rete stradale nazionale, ha annunciato che verrà stanziata una somma pari a 159milioni di euro per il completamento dei 60km di autostrada che, nel nord-ovest del paese, costituirà uno dei principali collegamenti con l’Ungheria. A prendere in mano la realizzazione dell’opera saranno la spagnola Corsan-Corviam Construccion Sa ed altre tre aziende rumene.
Questo tratto sarà una parte dell’Autostrada Transilvana (Autostrada A3), una quattro corsie lunga 588km, la quale collegherà la capitale Bucarest, nella Romania meridionale, a Bors, città situata sul confine ungherese ma che, al momento, è stata realizzata solo per una piccola parte; soltanto un tratto di 107km è stato infatti completato.
Dal 2004, data di inizio dei lavori, il progetto, dal valore di oltre 2 miliardi di euro (dei quali 1.7 già spesi), è stato oggetto di molte contese, imprevisti ed interruzioni, dovute soprattutto all’avvicendarsi di governi di fazioni diverse. Lanciato da un’amministrazione di centro sinistra ed affidato alla compagnia statunitense Bechtel, è stato bloccato infatti nel 2005 dal nuovo esecutivo ed il contratto annullato.
Il nuovo governo Ponta, anche questo di centro sinistra, nel 2013 ha rispolverato il progetto, anche sotto la spinta dell’Unione Europea e dei contributi provenienti da Bruxelles; la Romania dispone infatti di una rete autostradale sottosviluppata per un paese comunitario, la quale conta una lunghezza totale di soli 700km per uno stato con una superficie di quasi 240.000 chilometri quadrati.
Nonostante questo, gli sforzi compiuti da Bucarest negli ultimi due anni si sono dimostrati insufficienti, in quanto gran parte delle opere cominciate in passato e che, secondo le previsioni, avrebbero dovuto essere già completate, non sono ancora state portate a termine.
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