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Root\G – Una sbirciata nel mondo dei giochi da tavola

Da Videogiochi @ZGiochi
di Michele Lerda

Z-Giochi è nata circa quattro anni fa per unire la passione di alcuni giocatori scontenti della stampa videoludica italiana, con l’obiettivo di fornire una informazione che trattasse i videogame non come un passatempo per bambini, ma come una forma di intrattenimento seria, confermata dal successo attuale. In questi anni è successo un po’ di tutto ma, pezzo dopo pezzo, abbiamo messo su una squadra estremamente  preparata di redattori e i risultati parlano chiaro, essendo stati riscontrati sia in termini di visite che di fan. Pur restando sempre concentrati sul mercato videoludico, nostro target primario, ci piace svariare e prendere strade che non rientrano espressamente nella nostra area di lavoro. È con grande piacere che abbiamo ricevuto un messaggio da Francesco Massimino, un giovane creatore di board game, che supportato da 4th War Equipment per la distribuzione worldwide, ha lanciato questi giorni un Kickstarter per la produzione e la distribuzione del suo nuovo gioco. Incontrato di persona ad una fiera a Torino ci ha lasciato una copia in anteprima della sua nuova creazione, quindi, dopo averla provata ed effettuato numerose partite provando le meccaniche, siamo pronti a darvi il nostro parere.

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INSIDE THE TESSERACT

In un futuro non troppo lontano l’umanità scoprirà di non essere sola nell’universo. Gli Hyksos, una razza aliena dotata di una tecnologia superiore alla nostra, attaccherà la Terra per ridurre tutta la popolazione in schiavitù. Gli umani, dopo anni di soprusi, riusciranno a creare un arsenale all’altezza degli invasori e respingerli, ma questo sarà solo l’inizio di una lunga serie di guerre. Terrestri ed alieni si scontreranno altre volte, con battaglie che causeranno enormi perdite da entrambe le parti. Dopo un lungo conflitto, seguito da una schiavitù durata millenni, il genere umano entrerà in possesso di un’arma sconosciuta a forma di cubo, in grado di ri-equilibrare le sorti della guerra. Sconfitti gli alieni, il piccolo strumento di distruzione diventa troppo pericoloso per restare in circolazione. Il nuovo governo fonderà l’Ordine, una agenzia incaricata di tenerlo al sicuro fino a quando scoppierà un nuovo conflitto. Da quel momento, la Terra godrà di una prosperità di lunghissima durata, e l’Ordine ed il cubo stesso assumeranno diventeranno leggende attorno a cui nasceranno culti e miti. Allertato di un nuovo imminente attacco degli Hyksos, il giocatore nei panni di un adepto dei nuovi culti scoprirà che l’arma su cui riponevano grandi speranze non funziona più. Starà a lui lavorare contro il tempo per riparare il cubo prima che si verifichi un nuovo attacco.

Tutta la partita si svolge attorno ad una tessera a forma di micro-controllore, qui due o tre giocatori si sfideranno a turni costruendo una loro strada, oppure interferendo con il lavoro gli avversari. Il micro-controllore possiede tre ingressi per ogni partecipante chiamati veloce medio e lento, lo scopo sarà quello di fare arrivare un determinato segnale al pezzo centrale. Root\G funziona con la logica binaria, i giocatori dovranno lavorare per ottenere un segnale che valga 1 oppure 0, a seconda dei casi. Per farlo, ad ogni turno sarà necessario pescare una tessera da una pila e decidere come utilizzarla, su ogni pezzo è disegnata una porta logica che ne replicherà il reale funzionamento. Inizialmente, sui tre ingressi è presente il valore 0 e le porte logiche permettono di cambiare questo valore; montandole in sequenza potrete usarle per raggiungere il vostro obiettivo e per confondere l’avversario sulle vostre reali intenzioni. Possiamo immaginare la vostra faccia solo al pensiero di dovervi mettere a trattare con le basi dell’elettronica, ma possiamo dirvi che Root\G è decisamente immediato e, grazie alla scheda riassuntiva, dalla seconda partita ci si troverà a proprio agio con le meccaniche di gioco. Tutti i giocatori prima di iniziare la sfida dovranno pescare due tessere che conterranno la sua missione, queste mostreranno una i tre ingressi e l’altra il valore (dovrà essere 1 o 0); inoltre, tramite un sistema di combinazioni e associazioni casuali si genererà un nuovo obiettivo ogni nuova partita.

Fin dal primo turno i partecipanti dovranno creare una strategia per ottenere il risultato giusto, ma senza renderlo troppo palese. Come in un machiavellico gioco di carte, gli sfidanti potranno collegare ogni tessera a qualunque pezzo presente sul tavolo, indipendentemente se sia sul vostro percorso oppure no, e in ogni momento potrete complicare la vita al vostro avversario o bloccarlo completamente nel caso siate certi delle sue intenzioni. Il gioco termina quando tutti i giocatori sono d’accordo e pensano di aver realizzato il punteggio migliore, se non c’è unanimità il gioco continua. Il sistema di conteggio punti è studiato in modo da prediligere chi crea percorsi lunghi sfruttando al massimo le proprietà delle tessere a disposizione. Alcune strategie e sottigliezze nel sistema di conteggio permetteranno ai giocatori più esperti di realizzare delle combo breaker, utili a disintegrare le aspettative di vittoria dei nostri sfidanti. Root\G non è il gioco dell’oca, non basta tirare un dato e guardare cosa di ci regala il fato. Si tratta senza ombra di dubbio di un gioco che richiede l’utilizzo di una certa dose di materia grigia per utilizzare al meglio le tessere a disposizione; nonostante le poche regole, presenta un gameplay stratificato, con meccaniche molto semplici e facili da imparare, ma che nascondono una certa profondità che solo un giocatore più esperto riuscirà a sfruttare. Le partite durano circa 20-30 minuti l’una ed è possibile giocare contro uno o due avversari. In tre la situazione si fa ancora più complicata, non esistono reali forme di cooperazione e la battaglia sarà ancora più incentivata.

Fatto con materiali di buona qualità, le tessere sono spesse due millimetri e mezzo (circa quanto quelle di Carcassonne), i pezzi si incastrano tutti perfettamente tra di loro come a formare un grosso puzzle e i circuiti disegnati sopra si uniscono senza che esista una tessera ingiocabile. Le schede a disposizione sono colorate da entrambi i lati; un lato mostra una modalità più semplice, in cui è presente solo la strada del vostro circuito, adatta a chi gioca per la prima volta; l’altro è più colorato e l’effetto visivo sarà decisamente superiore, ma un principiante faticherà a seguire il gioco.

in conclusione

Root\G è un gioco intelligente che piacerà sicuramente ad una utenza più hardcore che apprezza i giochi dove l’abilità e la strategia vincono sulla fortuna. L’idea di utilizzare meccaniche basate sulle porte logiche è coraggiosa, ma consapevolmente potrebbe spaventare i giocatori che hanno un approccio più casuale al mondo dei board game. Il gameplay è semplice ed immediato, ma possiede una certa profondità nelle meccaniche, in grado da garantire una buona longevità agli appassionati.

Root\G – Una sbirciata nel mondo dei giochi da tavola


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