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ROVERETO: HUMAN RIGHTS? #DIVERSITY 2016 | La diversità è un diritto, rispettarla è un dovere.

Creato il 17 febbraio 2016 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia

LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA

FONDAZIONE OPERA CAMPANA DEI CADUTI | ROVERETO | TN

dal 21 Maggio 2016 | Giornata Mondiale delle diversità culturali – UNESCO

al 21 Settembre 2016 | Giornata Internazionale della Pace – ONU

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HUMAN RIGHTS? #DIVERSITY – L’EDIZIONE 2016

Il 21 maggio di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo.
“Poiché la dignità dell’uomo esige la diffusione della cultura e l’educazione di tutti per la giustizia, la libertà e la pace, tutte le nazioni hanno doveri sacri da adempiere in uno spirito di mutua assistenza…” – questo si legge nel Preambolo dell’Atto costitutivo dell’UNESCO che pertanto si propone di “contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza, favorendo, mediante l’educazione, la scienza e la cultura, la collaborazione fra nazioni, al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione”.
Questo impegno si è andato rafforzando negli anni, e si è ulteriormente concretizzato con l’adozione, nel 2001, della Dichiarazione Universale dell’UNESCO sulla Diversità Culturale, per mezzo della quale la comunità internazionale ha riaffermato la propria convenzione che il rispetto della diversità culturale e del dialogo rappresentino la migliore garanzia per lo sviluppo e per la pace.

La Dichiarazione Universale dell’UNESCO specifica che:
Articolo 1 – La diversità culturale, patrimonio comune dell’Umanità.
La cultura assume forme diverse nel tempo e nello spazio. La diversità si rivela attraverso gli aspetti originali e le diverse identità presenti nei gruppi e nelle società che compongono l’Umanità. Fonte di scambi, d’innovazione e di creatività, la diversità culturale è, per il genere umano, necessaria quanto la biodiversità per qualsiasi forma di vita. In tal senso, essa costituisce il patrimonio comune dell’Umanità e deve essere riconosciuta e affermata a beneficio delle generazioni presenti e future.
Articolo 2 – Dalla diversità al pluralismo culturale
Nelle nostre società sempre più diversificate, è indispensabile assicurare un’interazione armoniosa e una sollecitazione a vivere insieme di persone e gruppi dalle identità culturali insieme molteplici, varie e dinamiche.
Politiche che favoriscano l’integrazione e la partecipazione di tutti i cittadini sono garanzia di coesione sociale, vitalità della società civile e di pace. Così definito, il pluralismo culturale costituisce la risposta politica alla realtà della diversità culturale. Inscindibile da un quadro democratico, il pluralismo culturale favorisce gli scambi culturali e lo sviluppo delle capacità creative che alimentano la vita pubblica.

HUMAN RIGHTS? #DIVERSITY vuole parlare della diversità in tutti i sensi.
Vogliamo estendere il concetto e parlare di ogni tipo di diversità.
Non solo diversità culturale, quindi, ma diversità in generale come fattore di crescita, di apertura mentale ed emotiva, di capacità di ascoltare l’alterità, di consapevolezza che anche noi siamo ‘i diversi’ rispetto a qualcun’altro.
La diversità è ricchezza, è miglioramento del DNA sia in senso metaforico che fisico; a volte è il risultato di scelte personali, altre volte è semplicemente questione di appartenenza. La diversità degli altri è qualcosa che possiamo scoprire spesso anche solo ascoltando, anche quando la diversità non è evidente agli occhi.
Il rispetto della diversità, sotto ogni aspetto, è un diritto essenziale degli uomini e delle donne, dei bambini e delle bambine in tutto il mondo.
La diversità è un diritto, rispettarla è un dovere.
In HUMAN RIGHTS? #DIVERSITY gli artisti parlano del valore della diversità ma anche della violazione del rispetto delle diversità utilizzando il linguaggio dell’arte e così parlando con tutti, superando ogni barriera.

HUMAN RIGHTS?

Il 10 dicembre 1948, viene proclamata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: per la prima volta nella storia dell’umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo.
Ognuno di noi, per il solo fatto di essere nato, gode dei diritti sanciti nella Dichiarazione.
Ognuno di noi, indipendentemente dal luogo nel quale è nato e vive, gode di questi diritti.
Ognuno di noi ha diritti civili, politici, sociali, economici, culturali.
Ognuno di noi è uguale agli altri.

È sempre così?
In HUMAN RIGHTS? gli artisti parlano dei diritti umani. Il titolo semplice e diretto, senza giri di parole, esprime il concetto fondamentale che deve accompagnare l’esistenza di tutti.
In questo evento vengono toccati argomenti scomodi, complessi e di denuncia, che vadano a pungolare la coscienza di tutti coloro che, godendo appieno dei propri diritti, non pensano a tutte le persone che vedono i loro calpestati ogni giorno.
La logica di HUMAN RIGHTS? si fonda sul concetto fondamentale di arte come forma espressiva universale, comprensibile a tutti indipendentemente dalla lingua e dalla cultura di provenienza, indipendentemente dal
genere, dall’argomento trattato e dai linguaggi utilizzati.
I linguaggi variano in base all’esperienza e alla maestria degli artisti, e creano nuovi rapporti con il pubblico, che approccia l’arte sentendosene immediatamente coinvolto e direttamente toccato.
Immagini di disagio, di diritti violati, di storie quotidiane che non dovrebbero esistere, ma anche immagini che con sapienza e perché no, ironia, sappiano trattare un argomento difficile e delicato.
Nell’esposizione verranno messi in risalto i diversi modi di vedere la questione, dal momento che l’evento è aperto agli artisti di tutto il mondo. Diventa così particolarmente interessante scoprire in quale maniera la percezione del concetto di “rispetto dei diritti” viene vissuta ed espressa.
L’evento vuole quindi smuovere le coscienze, volendo fortemente uscire dai luoghi comuni che l’abuso dei termini porta con sé: parlare di diritti umani è diventato talmente frequente, che lo stresso termine “violazione dei diritti umani” si è svuotato di significati e ormai ci tocca solo da lontano quando ne sentiamo parlare, senza realmente entrare nella nostra testa.
Il modo più immediato di riprendere quella coscienza, indispensabile per essere realmente parte di un sistema che rispetti i diritti di tutti, è vedere con gli occhi tutto quello che gli artisti hanno da dire. Le immagini vanno a infilarsi nella memoria in maniera così immediata e così forte, che tutti coloro che la visiteranno ne usciranno più consapevoli ed emotivamente coinvolti.
Parlare dei diritti umani significa quindi per gli artisti “tirare fuori” molte idee che in altri eventi non possono trovare lo spazio adeguato.
HUMAN RIGHTS? vuole essere un segnale  forte per tutti gli artisti e per tutti coloro che la visiteranno.

L’ORGANIZZAZIONE E LA STORIA

‘HUMAN RIGHTS?’ è l’evento artistico internazionale che in sette edizioni ha riscosso enorme successo di critica e di pubblico.
La prima edizione è stata organizzata presso il Real Sito Belvedere di San Leucio a Caserta nel 2009.
Le successive tre sono state organizzate presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto (Tn) e, nel 2012, ha visto una doppia esposizione, presso il Castello di Acaya a Lecce nel periodo primaverile e presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti nel periodo autunnale.
L’edizione 2013 si è svolta a Specchia (Le) presso l’Ex Convento dei Francescani Neri, location densa di significati legati alle molte destinazioni del luogo nella storia.
Nel 2013 una ulteriore edizione speciale “HUMAN RIGHTS? #MIGRANTES – L’IMMIGRAZIONE E L’ACCOGLIENZA” collocatasi nel contesto delle iniziative promosse dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti, con l’obiettivo di sostenere e promuovere la cultura dell’ospitalità, dell’apertura e della condivisione è stata organizzata in una lunga esposizione della durata di quattro mesi.
Nel 2014 è stata organizzata “HUMAN RIGHTS? #MEMENTO – DALLA GUERRA ALLA PACE – l’edizione speciale 2014, in occasione del centenario dello scoppio della prima guerra mondiale. L’evento è stato organizzato presso Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto (Tn) per una durata di due mesi.
Dal 31 maggio al 30 agosto 2015 si è tenuta l’edizione speciale ‘HUMAN RIGHTS?#LA CASA DELLA PACE’, richiesta dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti, dove è stata organizzata, in occasione del novantesimo anniversario della fusione della Campana.
Dal 2010 ha ottenuto ogni anno il patrocinio del Consiglio d’Europa e nel 2013 il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. In tutte le altre edizioni sono stati concessi patrocini da istituzioni ufficiali.
In ogni edizione di “HUMAN RIGHTS?” vengono selezionati artisti da tutto il mondo, così da poter godere di molti punti di vista diversi, anche provenienti da altre culture.
Durante l’evento potranno essere organizzate conferenze sul tema dei diritti umani, della pace e dell’impegno sociale.
A cura di AIAPI e Spazio-Tempo Arte l’intero periodo espositivo potrà essere animato attraverso performance di artisti internazionali, action paintings, incontri con gli artisti che si renderanno disponibili a parlare delle loro opere.
Durante le serate inaugurali saranno organizzate performance artistiche.
Durante il periodo espositivo Spazio-Tempo Arte si rende disponibile all’organizzazione visite guidate per accompagnare gruppi di visitatori e comitive scolastiche.

LA LOCATION
LA FONDAZIONE OPERA CAMPANA DEI CADUTI DI ROVERETO (Trento – Italia)

La città di Rovereto ospita sul Colle Miravalle la grande Campana dei Caduti, Maria Dolens, intuita e voluta dal sacerdote roveretano don Antonio Rossaro all’indomani della Grande Guerra come simbolo imperituro di condanna del conflitto, di pacificazione delle coscienze, di fratellanza fra gli uomini, di solidarietà fra i popoli.
Realizzata col bronzo dei cannoni offerto dalle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale, suonò il primo rintocco il giorno 4 ottobre 1925, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.
In tutti questi anni ha fatto sentire alta la sua voce suonando ogni sera i cento rintocchi di ammonimento alla vita e alla pace.

Uomini di Stato, Presidenti ed Ambasciatori unitamente a cittadini di ogni Nazione, le hanno reso omaggio e continuano a sentirla come voce della propria coscienza.
Ben novantuno Nazioni hanno esposto il loro vessillo intorno a Maria Dolens, nome di battesimo della Campana stessa, lungo il Viale delle Bandiere e sulla Piazza delle Genti, a testimoniare, anche visibilmente, la fedeltà ad un messaggio, ad una sorta di “Patto della Pace”.
Il 18 gennaio 1968, con decreto del Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, nasce quale ente morale la Fondazione Opera Campana dei Caduti.
Nelle finalità della Fondazione particolare attenzione è rivolta all’educazione delle nuove generazioni, alla cultura della pace, della non-violenza e dei diritti umani.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

DIREZIONE ARTISTICA Roberto Ronca
COORDINAMENTO PROGETTO AIAPI
IDEAZIONE Roberto Ronca e Debora Salardi
COMUNICAZIONE Debora Salardi
PUBBLICHE RELAZIONI Susanna Viale, Piergiorgio Baroldi, Debora Salardi
SEDE Fondazione Opera Campana dei Caduti – Rovereto
UFFICIO STAMPA AIAPI | Spazio-Tempo Arte | Art&Forte
RELAZIONI ESTERNE Debora Salardi
AMMINISTRAZIONE Studio Baroldi
WEBDESIGN Spazio-Tempo Arte
ASSISTENZA LEGALE Maria Antonietta Maggi
SPAZIO-TEMPO ARTE FACEBOOK MANAGER | AIAPI FACEBOOK MANAGER Alfredo Avagliano
Patrocini IAA AIAP | UNESCO – ONU – Comune di Rovereto – Provincia Di Trento (altri richiesti)

Periodo

dal 21 Maggio 2016 | Giornata Mondiale delle diversità culturali – UNESCO

al 21 Settembre 2016 | Giornata Internazionale della Pace – ONU

WEB

http://www.aiapi.it
http://www.humanrightsart.com
http://www.spaziotempoarte.com


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