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"Ruolo del CTU e problematiche attuali"

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Resoconto convegno tenutosi a Milano "Ruolo del CTU e problematiche attuali" Coordinatore dei lavori: Prof. G. Brusa (Politecnico) Relatori: Avv. Cusumano (Ordine Avvocati Milano) Dr. Arch. O. Durante (Associazione Nazionale CTU) Avv. F. Cocco (Avvocatura generale delle Stato) Avv. U. Grella (Amministrativista) Prof. G. Brusa (Politecnico di Milano) Dott. J. L. Brucato (CRIF) Geom. A. Penna (Docente Geoval)

SINTESI DEGLI INTERVENTI Avv. Cusumano La figura del CTU assume progressivamente una maggiore importanza nell’ambito del processo civile e penale laddove la vecchia figura del giudice “peritus peritorun” ereditato dalla vecchia normativa è stata superata a causa della complessità insita nella realtà moderna anche per il peso sempre più decisivo degli aspetti tecnici e scientifici nella realtà di tutti i giorni. In quest’ ottica la stessa formazione del CTU richiede, per poter essere all’altezza delle esigenze richieste dai procedimenti giudiziari, uno sforzo tale da superare il gap tra le conoscenze di base del professionista e le implicazioni a volte complesse dei quesiti che il giudice è costretto a porre. Il CTU è obbligato quindi a soddisfare varie esigenze tra cui quella di ascoltare il parere tecnico delle parti (CTP) valorizzando, laddove effettivamente valido, il contributo tecnico che ne viene, ma anche facendosi percepire come “al di sopra delle parti” non solo in senso formale: questa osservazione deriva dall’aver l’Avv Cusumano spesso percepito tratti di arroganza negli atti dei CTU. E’ auspicato che l’aspetto della professionalità del CTU sia un elemento cardine della sua azione, così come, sempre in base alla propria esperienza, l’Avv. Cusumano fa presente che un elemento da non sottovalutare è quello della appartenenza del CTU alla stessa area geografica in cui si svolgono i fatti oggetto della causa, evitando così che aspetti peculiari da un punto di vista locale possano essere disattesi e non debitamente valutati. Arch. Durante L’Arch. Durante spiega come, unitamente ad alcuni professionisti che operano come CTU, abbia dato recentemente (un anno fa circa) vita all’Associazione Nazionale CTU, la cui esigenza è stata avvertita n relazione al vuoto che molto spesso caratterizza i rapporti tra Tribunale e CTU, atteso che, molto spesso è la discrezionalità del Tribunale a guidare la scelta e l’affidamento di incarichi a volte delicati e complessi a CTU spesso “pescati” dagli elenchi dei singoli Tribunali. Ciò accentua il carattere molto particolaristico della scelta e determina l’isolamento del CTU che, se invece fosse parte di un elenco omogeneamente costituito a carattere nazionale, verrebbe scelto con un processo selettivo e, successivamente, opererebbe in maniera più legata ad una normativa nazionale e a best practices standardizzate. L’Associazione ha focalizzato la sua attenzione sul conseguimento di alcuni obiettivi che si intende raggiungere a breve anche facendo leva sulla numerosità degli iscritti: tra essi è primaria la costituzione di un Albo Nazionale dal quale può provenire allo stesso CTU la debita autorevolezza rispetto al Collegio dei periti (i CTP) e rispecchiarne la figura di pubblico ufficiale che deve rispondere del suo operato in sede civile, penale e disciplinare. Lo stato attuale di confusione degli elenchi di CTU presenti presso i vari Tribunali potrà essere sistemato solo grazie ad una rivisitazione che l’Associazione intende fare e che dovrà includere anche un ampliamento delle specializzazioni imposto dalla maggiore complessità dei problemi che emergono. Accanto a questo si redigerà un Codice Deontologico e un Manuale Analitico che dovrà essere condiviso con il Committente del CTU cioè il Tribunale: detto Manuale sarà realizzato in base agli apporti originali di singoli professionisti che porteranno la rispettiva esperienza onde mettere a punto un elenco di linee-guida e di best practices operative. A sua volta il Codice Deontologico colmerà la lacuna che nasce oggi per quelle professioni che non sono coperte da Ordini professionali ma che abbisognano di una regolamentazione. Inoltre l’Associazione intende intervenire con l’emissione di una revisione degli onorari dei CTU che sono fermi a normative ormai superate (DPR 115 e norme del 2002). L’Associazione non ha scopo di lucro, e comprende CTU e aspiranti CTU. Il numero degli iscritti è in ascesa e la loro numerosità costituirà la chiave per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati. Avv. Cocco L’esperienza dell’Avv. Cocco in processi con coinvolgimento dello Stato è l’elemento fondamentale sul quale sono basati i suoi suggerimenti e le sue osservazioni: mette in evidenza come, pur disponendo lo Stato di branche cui appartengono funzionari in possesso delle più disparate e complete specializzazioni, è tuttavia frequente che per alcuni di essi sia richiesta una qualità professionale difficilmente acquisibile nelle posizioni che essi occupano, laddove, in numerosi processi è richiesta la capacità di gestire aspetti non semplici dal punto di vista tecnico e scientifico (vedi il campo dei reati ambientali). L’Avv. Cocco mette in evidenza anche il ruolo ormai inattuale del giudice peritus peritorum il cui “buon senso” non può come spesso accadeva in un passato ormai lontano di gestire problematiche specialistiche che richiedono preparazione professionale ed esperienza diretta. Da queste considerazioni nasce l’esigenza di disporre di un elenco nazionale dei CTU affidabile, aggiornato e documentato. Avv. Grella L’esperienza di Amministrativista in Lombardia porta l’Avv. Grella a spiegare come la Consulenza Tecnica d’Ufficio, che sempre più spesso interviene ad affiancare la “verificazione” (originariamente il procedimento di consulenza tecnica che si applicava sono in questo campo), stia assumendo aspetti sempre più complessi tanto da generare il caso del “CTU Ponzio Pilato” cioè del professionista che non riesce a scegliere tra due alternative tanta è la difficoltà di dirimere tecnicamente i vari aspetti che possono presentarsi. Evidenzia anche il problema della geograficità del CTU, di cui è richiesta una provenienza dagli stessi luoghi in cui si svolge la causa. Prof. Brusa La presentazione del prof. Brusa è stata strettamente collegata con alcuni casi pratici riferiti a perizie relative al campo edilizio e in particolare ad esecuzioni immobiliari dove la sua esperienza diretta lo ha portato a identificare aspetti di “non preparazione professionale del CTU” con esiti dannosi su processi. Tale posizione è suffragata da numerose indagini compiute da organismi facenti parte del mondo della Giustizia da cui si evincono dati allarmanti quale quello secondo cui quasi il 60% delle perizie depositate in 35 uffici giudiziari sono erronee: tali informazioni pongono il serio problema della qualità professionale del CTU (dato evidenziato dallo stesso Ministero in un’indagine del 1995). Un problema altrettanto allarmante è rappresentato dalla reale affidabilità di imprese che, pur certificate per le ISO 9001 e ISO 14001 risultano alla prova dei fatti scarsamente dotate della qualità che il loro accreditamento da parte di società specializzate dovrebbe supportare. Infine il Prof Brusa mette in evidenza come una delle carenze base dei corsi di studio di professionisti moto impegnati nel campo della CTU, come gli ingegneri e gli architetti, sia rappresentata dalla assenza di materie giuridiche che dovrebbero invece essere un elemento conoscitivo inalienabile del CTU. Dott. Brucato La presentazione del dott. Brucato verte specificamente sul campo della valutazione immobiliare di cui il CRIF è uno dei leader sul mercato. Le informazioni fornite che rappresentano il corredo di numerose CTU effettuate in questo campo tendono a presentare la realtà della crisi immobiliare che prevale da 4 anni a questa parte e che sta influenzando in maniera drammatica il settore provocando un numero abnorme di sofferenza e di insolvenze, con conseguenti pignoramenti di case sotto mutuo immobiliare concesso da banche e istituti specializzati di credito con ripercussioni molto gravi sul mercato finanziario internazionale che deve sobbarcarsi le conseguenze degli accantonamenti forzati che le banche devono eseguire a fronte delle insolvenze stesse. Ne nascono aste per la vendita di immobili che subiscono perdite che arrivano al 50-60% del valore iniziale. Nelle valutazioni (esecuzioni immobiliari) che portano alla predisposizione di aste di immobili sono coinvolti i CTU dei quali è quindi richiesta una particolare qualità professionale per adeguarsi ai quesiti dei giudici. Geom. Penna Anche questa presentazione verte esclusivamente sulla presentazione di casi storici di esperienza diretta dell’Autore da cui si deduce che il CTU deve essere fornito di notevoli qualità sotto il profilo professionale, del comportamento e della etica. Inoltre la posizione del CTU, spesso sotto il tiro incrociato di CTP e legali comporta che egli sia dotato di alte qualità professionali ma anche temperamentali e di esperienza al fine di saper raccogliere suggerimenti e coordinare apporti di diversa provenienza per poterli convogliare con una corretta opera di coordinamento in direzione della risposta più adeguata al quesito del Giudice. A cura del Dott. Giancarlo Di Luise (associazione Nazionale CTU) Via Baracca, 17 Monza a [email protected]

27 giugno 2013


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