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Ruse (Kiev-Roma da Ramingo parte 11)

Creato il 23 novembre 2015 da Alessio Sebastianelli @bastianatte

La stazione ferroviaria, un'architettura sovietica e monumentale, e quella dei bus si trovano appaiate nella zona meridionale della città, a circa 2,5 km dal centro con cui sono collegate da alcune linee di autobus urbani, ma vista l'economicità dei taxi forse conviene usufruirne. Ostelli non ve ne sono; per gli alberghi invece un po' di scelta c'è: io ho soggiornato al National Hotel, che si è rivelata una buona struttura con un ottimo rapporto qualità-prezzo, situata leggermente fuori dalla zona più centrale ma in un quartiere tranquillo e comodamente raggiungibile a piedi.

I quartieri periferici non hanno un aspetto molto invitante, con i casermoni sovietici a farla da padrone e la maggior parte dei palazzi in condizioni non proprio ottimali, ma invece tutta la zona del centro storico è ottimamente tenuta, pulita e dall'aspetto gradevole grazie a una moltitudine di palazzi ottocenteschi dalle belle facciate barocche di ispirazione austro-ungarica. Ruse è poi una di quelle città che si identificano quasi completamente con la sua piazza centrale, La grande piazza, frequentatissima sia di giorno che di sera, è caratterizzata da fontane e giardini, al centro dei quali svetta il Monumento alla Libertà, e dai tavoli dei numerosi caffè e ristoranti che vi si affacciano, e inoltre il suo perimetro è abbellito da molte delle più importanti costruzioni cittadine come: il neoclassico monumentale Palazzo di Giustizia, la Torre dell'Orologio, il Teatro dell'Opera e l'adiacente piccola chiesa russa ortodossa di Tra le innumerevoli strade che incrociano la piazza, un ruolo preponderante è ricoperto dalla bella
Ploschad Svoboda, un vastissimo spazio interamente pedonale che rappresenta il cuore pulsante e il fulcro dell'attività cittadina.
Sveta Troitsa, parzialmente sotterranea, il moderno palazzone del Municipio e il bel Teatro di Arte Drammatica, dalla facciata decorata.
Ulitsa Aleksandrovska, pedonale per oltre un chilometro e come tale anche meta preferita dalla popolazione locale per lo struscio. Anche su questa strada si affacciano, oltre a parecchie case antiche dalle facciate eleganti, tantissimi negozi, caffetterie, bar, ristoranti e fast food. L'estremità meridionale della via coincide con la gradevole piazza Knyatz Aleksander Battemberg, abbellita anche questa da aiuole e fontane e dalla facciata del Museo Nazionale di Storia; mentre il limite settentrionale è rappresentato da un'ampia rotatoria al centro della quale sorge il Monumento all'Esercito Sovietico.

Proprio alle spalle di questa rotatoria sorge il principale e più esteso spazio verde del centro cittadino, il parco Fuori dalla piazza e dalla direttrice rappresentata da
Mladezhki, amatissimo dalla popolazione locale che affolla a tutte le ore i suoi bei viali alberati e le sue aree ricreative.
Ulitsa Aleksandrovska le cose da vedere non sono poi molte, ma qualche spunto interessante comunque si trova. Proprio a metà del percorso pedonale per esempio si incrocia il largo viale Tsar Osvoboditel, che preso in direzione sud permette di arrivare quasi subito al parco Vazrozhdentsite, di fronte al quale si apre la vista sul monumentale Pantheon della Rinascita Nazionale, un memoriale a cupola costruito in occasione dei 100 anni dalla liberazione dall'impero ottomano.
Anche se la città sorge in riva al Danubio, questo è separato dall'area urbana da una vecchia ferrovia e le vedute panoramiche sul fiume sono rare; non c'è inoltre un vero e proprio lungofiume attrezzato, tuttavia un tratto non molto lungo dove è possibile passeggiare vicino alla riva su una stradina asfaltata (pedonale) con una stretta zona verde alle spalle si trova poco a nord del vecchio terminal dei traghetti ora in disuso. Nei pressi di quest'ultimo sorgono anche i resti, non particolarmente impressionanti ma comunque meritevoli, della fortezza romana di Sexaginta Prista, che faceva parte di un grandioso sistema di fortificazioni risalenti al 70 dopo Cristo. Il sito archeologico consta anche di un piccolo museo con sculture e pietre tombali.
Due curiosità: Ruse è la città natale di un premio Nobel per la letteratura, tale Elias Canetti, e la sua casa si trova proprio nei pressi delle rovine romane, ma è ancora un'abitazione privata e quindi non visitabile; sulle basse colline alle spalle della stazione ferroviaria sorge infine la torre della televisione più alta dei Balcani, con i suoi 204 metri, dotata anche di una piattaforma panoramica.

Durante le serate estive la città è piuttosto vivace, anche se la quasi totalità del movimento si ha nella piazza centrale e lungo Ruse si visita in mezzo pomeriggio (ma se si vuole allungare il soggiorno, poche decine di chilometri a sud della città sorge il bellissimo parco naturale Rusenski Lom, con canyon scavati nella roccia dal fiume omonimo, grotte e foreste, e la cittadina di Ivanovo, con delle chiese rupestri affrescate dichiarate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO) ed è consigliabile soprattutto come tappa da o per
Ulitsa Aleksandrovska, dove i numerosi ristoranti, caffetterie, bar e gelaterie con i tavolini all'aperto si riempiono di gente. Io ho cenato al bel Bistro Fairplay, in piena zona pedonale, che offre buona cucina e servizio (anche in inglese), prezzi bassi (in linea con quelli di tutta la nazione) e un ambiente gradevole. Nelle altre zone la gente in giro è poca e l'illuminazione minore, ma comunque tornando a piedi all'hotel di notte non ho avuto il minimo sentore di pericolo e la città sembra tutta molto tranquilla e sicura. Bucarest; tuttavia se nel viaggio verso sud il treno è una buona opzione, quello in direzione della capitale rumena, che dista solo 70 km, ha invece un orario piuttosto scomodo e quindi la soluzione migliore è quella di affidarsi a una delle compagnie private (gli uffici si trovano nell'autostazione) che organizzano dei taxi appositi, il prezzo è ovviamente maggiore (ma comunque abbordabile) ma è il modo più veloce e sicuro per giungere a destinazione.
Una soluzione alternativa (mi era stata proposta dal tassista che mi stava portando all'autostazione, ma io avevo già prenotato con una delle compagnie di cui sopra) e più economica è quella di prendere un taxi fino alla rumena Giurgiu, che dista meno di 10 km, e da lì prendere uno dei numerosi bus e minibus per la capitale; in ogni caso sul ponte sul Danubio si forma sempre una lunga fila che, unita ai controlli di frontiera, fa perdere almeno un'ora per entrare in Romania.


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