Magazine Scienze

Russia annuncia enorme deposito di diamanti creati da meteorite

Creato il 19 settembre 2012 da Zonwu
Russia annuncia enorme deposito di diamanti creati da meteorite
I ricercatori dell'Istituto di Geologia e Mineralogia dell'Accademia Russa delle Scienze hanno annunciato l'esistenza di un enorme deposito di diamanti dalle caratteristiche uniche in corrispondenza di un cratere da impatto siberiano. I diamanti hanno proprietà del tutto inaspettate: sono due volte più duri di un diamante tradizionale, e sono dotati di una struttura anomala.
Quello che definiamo "diamante" è sostanzialmente una struttura di carbonio i cui atomi sono disposti secondo uno schema cubico, creando i tipici cristalli che compongono la pietra. Perchè la nascita di un diamante "naturale" possa aver luogo, sono necessarie pressioni riscontrabili a 140-190 km all'interno del mantello terrestre, una manciata di minerali a base di carbonio, e da 1 a 3 miliardi di anni di paziente attesa.
Può anche succedere, invece, che la pressione e la giusta temperatura siano fornite non dalla massa stessa della Terra, ma dal violento impatto con un corpo celeste, come un meteorite sufficientemente grande da "diamantizzare" il carbonio contenuto nei minerali della crosta terrestre.
Il cratere Popigai, del diametro di circa 100 km, si trova al confine tra la regione del Krasnoyarsk e quella di Yakutia, e sarebbe il risultato di un impatto con un meteorite avvenuto 35 milioni di anni fa. Al suo interno, per via dell'enorme pressione generata dallo scontro del meteorite con la superficie terrestre, sarebbero nascoste riserve diamantifere ben più grandi di qualunque altra riserva del pianeta.
La scoperta del giacimento russo risale agli anni '70 del 1900, ma è rimasta nascosta negli archivi dell'ex Unione Sovietica per tutti questi anni, vista la delicatezza della questione. I governanti del tempo, inoltre, preferirono dedicarsi alla produzione di diamanti sintetici invece che investire tempo e denaro negli scavi.
Ma quelli del cratere Popigai non sono semplici diamanti: sono due volte più duri di un diamante tradizionale, probabilmente a causa delle spaventose pressioni coinvolte nell'impatto del meteorite.
L'introduzione sul mercato di questi diamanti potrebbe avere conseguenze piuttosto serie, vista la capienza del giacimento. "Le risorse di diamanti super-duri contenute nelle rocce della struttura di Popigai sono dieci volte superiori a tutte le riserve mondiali note" spiega Nikolai Pokhilenko, direttore dell'Istituto. "Stiamo parlando di migliaia di miliardi di carati; per fare un paragone, le attuali riserve della Yakutia sono state stimate a circa un miliardo di carati".
"Il valore di questi diamanti sale ulteriormente per via delle loro insolite proprietà abrasive e la grana grossa. Questo aumenta notevolmente la gamma di applicazioni, e li rende molto più preziosi per la lavorazione industriale. Questo materiale potrebbe rispondere alla domanda del pianeta intero per i prossimi 3.000 anni".
Il diamante viene utilizzato durante innumerevoli processi industriali, e non solo per lusso: circa l'80% dei diamanti naturali estratti ogni anno (90% se si aggiungono quelli sintetici) è destinato ad un uso industriale: l'equivalente di 27 tonnellate, o 135 milioni di carati (137 tonnellate se si tengono in considerazione i 570 milioni di carati di diamanti sintetici). 
Ma il dato più interessante è che non sono mai stati scoperti, in nessun angolo del pianeta, diamanti dalle caratteristiche simili a quelle delle pietre di Popigai. Sono pietre uniche che non hanno mancato di suscitare l'interesse di grosse multinazionali residenti in tutto il mondo, oltre che di ogni scienziato del settore. 
In questo caso, tuttavia, occorrerebbe lasciare un corridoio aperto e preferenziale per la ricerca, invitando scienziati provenienti da tutto il mondo a studiare un materiale così particolare e potenzialmente utile per la ricostruzione della nostra storia geologica.
Russia declassifies deposit of impact diamonds

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine