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Russia, tempesta politica in arrivo: arrestato Udaltsov, leader anti-Putin

Creato il 18 ottobre 2012 da Alessandroronga @alexronga

Russia, tempesta politica in arrivo: arrestato Udaltsov, leader anti-PutinPrima “vittima” illustre del documentario-shock trasmesso la scorsa settimana dallemittente privata russa NTV, che mostrerebbe il leader della sinistra nazionalpopulista Sergei Udaltsov pianificare una serie di manifestazoni anti-Putin insieme ad uno dei principali fautori della Rivoluzione delle Rose in Georgia: si tratta proprio dello stesso Udaltsov, fermato dalle forze speciali russe con l’accusa di aver organizzato disordini di massa e rischia dieci anni di carcere.  Attualmente, l’uomo si trova in stato di fermo nei locali della Commissione Investigativa russa, una struttura del Ministero dell’Interno che si occupa di reati politici a sfondo terroristico ed eversivo. L’arresto arriva a poco più di una settimana dalla messa in onda di “Anatomia di una protesta 2“, un reportage in cui una telecamera nascosta mostrava un uomo molto somigliante a Udaltsov incontrarsi a Minsk con il georgiano Givi Targamadze, molto vicino al presidente Saakashvili, e discutere sulle modalità per prendere il potere in diverse città della Russia. Le immagini non sono chiarissime (il filmato è di bassa qualità e molto sgranato) ma secondo gli esperti della Commissione Investigativa russa, il video sarebbe autentico. Non è della stessa opinione l’avvocato Violetta Volkova, legale di Udaltsov, secondo la quale il filmato sarebbe stato taroccato.

All’indomani della messa in onda del servizio Udaltsov aveva ammesso attività di fund-raising presso ambienti finanziari, ma aveva negato di aver mai discusso di azioni violente. Targamedze, che ha invece negato di aver mai incontrato Udaltsov, è andato giù più duro, bollando tutta questa vicenda come “propaganda russa”.

Mentre veniva portato al quartier generale della Commissione Investigativa russa, Udaltsov ha chiamato a raccolta la società civile russa “Spero che non resti in silenzio dinanzi a un’arbitraria a repressione “. Sabato 20 ottobre, intanto, l’opposizione scenderà in piazza in suo sostegno.

Dopo Michail Khodorkovskij e le Pussy Riot, si prospetta un nuovo caso politico destinato a far discutere, in Russia ma soprattutto all’estero.
Certo, se si pensa al fatto che NTV è controllata dalla Gazprom, qualche sospetto che ci si trovi in presenza di un falso può anche starci. Ma è anche vero che le dinamiche che portarono allo scoppio improvviso delle manifestazioni di piazza, dopo le elezioni parlamentari, sono simili a quelle generarono le rivoluzioni colorate in Ucraina e Georgia: troppo,  per non destare perplessità.


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