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RWC2015, Pool B: Meraviglia Giappone! A Brighton i Brave Blossoms fanno la storia battendo gli Springboks

Creato il 19 settembre 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

Il Giappone compie la prima, meravigliosa impresa della Rugby World Cup 2015 andando a battere il Sud Africa al termine di una gara che è già entrata nella storia della competizione iridata. I ragazzi di Eddie Jones hanno giocato una partita quasi perfetta, sorretti dal piede dell'estremo Goromaru e dal loro pack, che ha saputo mettere più di una volta in difficoltà un Sud Africa apparso. " If we can control the scrums, we can beat South Africa ", aveva detto l'head coach giapponese in settimana. In pochi gli avevano creduto, in molti dovranno ricredersi. Per la Scozia, un campanello d'allarme: la sconfitta del Sud Africa potrebbe spalancare scenari quasi impensabili alla vigilia, ma battere questo Giappone mercoledì prossimo a Gloucester sarà molto, molto dura.

La sfida tra Sud Africa e Giappone apre le danze della Pool B, al "Brighton Community Stadium" di Brighton, città sulla costa sud dell'Inghilterra dove domani USA e Samoa chiuderanno il programma della prima giornata.

Il Sud Africa chiude subito il Giappone nei suoi 22m difensivi ma i Brave Blossoms rispondono alla grande, spegnendo le iniziative dei Bokke con tre turnovers consecutivi nei primi cinque minuti di gioco. Non contento, il Giappone vince anche la prima mischia chiusa del match e con la prima ripartenza di Goromaru costringe il Sud Africa a concedere una punizione che l'estremo nipponico, da 30 metri, calcia tra i pali, portando i suoi avanti.

Gli Springboks sono scioccati dalla partenza del Giappone e concedono, in poco tempo, altre due punizioni, mandando ancora Goromaru dalla piazzola che stavolta, però, è impreciso. Jean De Villiers chiama i suoi a raccolta per cercare di dare loro la sveglia ma un brutto errore di Zane Kirchner, che calcia direttamente in touche col piede poco oltre i suoi 22m, regala al Giappone un'altra piattaforma d'attacco. La difesa sudafricana tiene, seppur con qualche affanno e, dopo un quarto d'ora molto difficile, De Jager ruba una rimessa laterale che consente ai suoi di rifiatare.

Gli Springboks ribaltano il fronte e passano in vantaggio due minuti dopo grazie alla meta di Francois Louw, che finalizza una maul nata da una touche all'interno dei 22m giapponesi. Lambie trasforma e poco dopo il TMO annulla, giustamente, una meta di Du Plessis che perde l'ovale un attimo prima di schiacciarlo a terra, ma il pack giapponese vince un'altra scrum e, nel complesso, i Brave Blossoms alla mezz'ora continuano, quando in possesso, a mettere in grosse difficoltà gli avversari. Non solo, al breakdown il Giappone sta vincendo quasi tutte le sfide e il Sud Africa è costretto a ricorrere all'indisciplina per fermare le avanzate nipponiche. Una maul giapponese si ferma ad un palmo dalla linea - il TMO, chiamato ancora in causa, vede che l'ovale non tocca il whitewash - ma il Sud Africa concede un'altra punizione, da cui stavolta nasce la prima marcatura giapponese. È capitan Leitch che riesce a schiacciare l'ovale oltre la linea chiudendo la seconda rolling maul consecutiva; Goromaru trova i pali e il Giappone torna in vantaggio. La gara è decollata e gli Springboks si riportano avanti nell'azione successiva, ancora grazie ad una maul di quasi quindici metri che Bismarck Du Plessis finalizza. Lambie manca la trasformazione e il primo tempo si chiude con i Bokke avanti 12-10.

La ripresa si apre con il Giappone ancora avanti, grazie ad un piazzato di Goromaru a punire la troppa indisciplina sudafricana. I Bokke, dopo la strigliata di Heyneke Meyer durante l'intervallo, si scuotono subito e trovano la terza meta con De Jager, bravo a rompere due placcaggi nei 22m avversari prima di andare in tuffo oltre la linea. Lambie trasforma da quasi sotto i pali e porta gli Springboks avanti di sei punti, che cinque minuti dopo diventano solo tre perché i Bokke sono ancora indisciplinati e Goromaru è preciso dalla piazzola. La gara è davvero bella e i Bokke continuano a faticare moltissimo a dare continuità alle proprie giocate, mentre il Giappone, d'altro canto, spinge senza sosta e trova il pareggio al 53′ ancora con l'estremo, Goromaru, ancora dalla piazzola e ancora a punire una scorrettezza al breakdown.

Che per il Sud Africa sia una giornata difficile si capisce anche dalla scelta di capitan De Villiers di andare per i pali da quasi metà campo; Lambie è preciso ma il Giappone non molla ed entra nell'ultimo quarto in parità dopo il calcio di Goromaru. Il direttore di gara, Jerome Garces, richiama capitan De Villiers per la troppa indisciplina prima che gli Springboks trovino il bonus offensivo con la meta di Strauss che va oltre la linea.

Pollard, subentrato a Lambie, trasforma ma se pensate che, finalmente, il Sud Africa abbia spezzato la resistenza giapponese vi sbagliate di grosso. Eddie Jones e i suoi ragazzi non mollano nemmeno adesso e trovano la meta del pareggio con Ayumu Goromaru, decisamente il man of the match, al termine di una bellissima azione, che aggiunge anche i punti della trasformazione. Il pubblico sugli spalti è letteralmente in delirio, quando Pollard trova tre punti dalla piazzola per riportare avanti i Bokke a sette minuti dalla fine di una gara bellissima, inaspettatamente bellissima.

Gli ultimi minuti vedono il Giappone in attacco, all'arrembaggio, con il Sud Africa che è costretto ad una disperata resistenza per fermare le avanzate testarde ed ordinate dei nipponici che lasciano i Bokke in inferiorità. Oosthuizen si prende un giallo per irregolarità sulla linea di meta e il Giappone, a due minuti dalla fine e sotto di tre punti, calcia in touche per vincere la partita. Dalla rimessa nasce una rolling maul che si ferma a cavallo della linea di meta; Garces chiede l'intervento del TMO che non riesce a vedere l'ovale, sparito sotto la massa di giocatori, e il gioco riparte, al minuto 79'28", con una mischia ai 5m per il Giappone. Il pack giapponese vince la scrum ma, anziché andare per i pali, da posizione assolutamente "calciabile", sceglie ancora la mischia chiusa, mostrando un coraggio e un orgoglio commovente. La gara entra nella storia al minuto 83′, quando Hesketh finalizza un'azione in velocità battendo JP Pietersen per andare in tuffo a marcare la meta che regala al Giappone la vittoria, strameritata, che manda Eddie Jones e i suoi ragazzi nell'Olimpo del rugby.

Score: 7′ Goromaru cp (0-3), 17′ Louw m Lambie tr (7-3), 29′ Leitch m Goromaru tr (7-10), 32′ BW Du Plessis m (12-10); 42′ Goromaru cp (12-13), 43′ De Jager m Lambie tr (19-13), 48′ Goromaru cp (19-16), 53′ Goromaru cp (19-19), 56′ Lambie cp (22-19), 59′ Goromaru cp (22-22), 62′ Strauss m Lambie Pollard tr (29-22), 68′ Goromaru m Goromaru tr (29-29), 72′ Pollard cp (32-29), 83′ Hesketh m (32-34).

HT: 12-10
Sin bin: 78′ Oosthuizen (Sud Africa)
man of the match: Goromaru (Giappone)


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