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RWC2015: Scozia, la rabbia e l’orgoglio. Una punizione dubbia al 79′ nega ai Dark Blues la semifinale mondiale

Creato il 18 ottobre 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

La Scozia esce sconfitta dalla battaglia di Twickenham contro l'Australia di un punto e per una decisione più che controversa del direttore di gara che, ad un minuto dalla fine con i Dark Blues avanti di due punti, ha cambiato il corso del match e la storia della Scozia nella RWC. I Wallabies hanno marcato cinque mete ma la Scozia è stata sempre in partita, ha saputo difendere bene, sfruttando quasi tutte le occasioni concesse dagli avversari e arrivando ad una rimessa laterale dalla semifinale della RWC2015. Dopo un 6 Nations da dimenticare, Vern Cotter e i suoi ragazzi hanno saputo rendere finalmente una nazione orgogliosa; adesso c'è una base da cui ripartire, se si continua così, il futuro non potrà che riservare soddisfazioni.

Inizio nervoso per la Scozia, che concede una punizione dopo 30″ con Dickinson che entra laterale in un raggruppamento e Richie Gray che regala dieci metri all'Australia per aver calciato lontano l'ovale. Nonostante l'Australia giochi per quasi cinque minuti nei 22m avversari, Dark Blues non pagano pegno grazie ad una difesa attenta che, dopo dieci fasi, costringe Foley ad un passaggio forzato in avanti ad un palmo dalla linea di meta.

I Wallabies continuano a spingere e passano dopo 8 minuti con la meta di Adam Ashley-Cooper che, servito alla perfezione da Kuridrani dopo aver eluso l'intervento di tre difensori, va in tuffo all'altezza della bandierina alla destra d'attacco. Seymour aveva letto bene le intenzioni del centro avversario ma ha mancato il placcaggio decisivo.

Foley non trasforma e la Scozia reagisce subito, accorciando le distanze con un piazzato di Laidlaw arrivato per un'infrazione australiana al breakdown - forzata dalla grande pressione scozzese. La Scozia non molla la presa e continua ad attaccare, andando in meta al 17′ con Peter Horne che sfrutta un'incomprensibile "dormita collettiva" della difesa Aussies al breakdown e va in tuffo sotto ai pali, agevolando la trasformazione di Laidlaw che manda i Dark Blues avanti per la prima volta nel match.

L'Australia non riesce a reagire e il pack scozzese vince una scrum importantissima all'altezza dei 10m difensivi avversari, mandando ancora una volta capitan Laidlaw dalla piazzola; il mediano di mischia di Gloucester ha potenza e precisione e la Scozia porta il proprio vantaggio oltre il break.

Il comportamento al breakdown è una delle chiavi tattiche del match e finora, la Scozia, sta facendo molto bene. Alla mezz'ora, però, i Wallabies trovano la loro seconda meta; dopo qualche fase in cui la difesa scozzese viene messa a dura prova, l'Australia allarga improvvisamente il gioco sulla sinistra trovando Drew Mitchell - servito da Beale - che può andare in tuffo oltre la linea. Foley manca la seconda trasformazione consecutiva e la Scozia resta avanti di tre punti, che diventano sei nell'azione successiva dopo che il pack scozzese - bravissimo WP Nel su Sio- costringe quello avversario a concedere un'altra punizione.

L'Australia, negli ultimi cinque minuti del primo tempo, ottiene due punizioni consecutive; nella seconda occasione sceglie la penal'touche da cui nasce la terza meta - Hooper schiaccia a terra finalizzando la perfetta esecuzione di una rolling maul, con Joubert, il direttore di gara, col braccio teso per un vantaggio australiano. Foley, però, manca la terza trasformazione - 0/3 dalla piazzola per lui - e la Scozia può andare a riposo avanti di un punto.

La ripresa si apre con la Scozia in inferiorità e l'Australia che va in meta dopo due minuti e mezzo. È ancora Mitchell a chiudere un'azione nata da una chiamata molto, molto discutibile di Joubert che, dopo aver chiesto l'intervento del TMO, manda Sean Maitland nel sin-bin per un in-avanti volontario che sembra una punizione troppo dura per l'ala dei London Irish. I Wallabies calciano in touche, nasce una maul che arriva ai 5m scozzesi prima che Genia ricicli sull'ala che può andare in meta indisturbato.

Foley stavolta trasforma ma la Scozia risponde subito con Laidlaw, ancora dal tee; i Wallabies si vedono annullare la quinta marcatura dal TMO per un in avanti di Genia (ottavo errore di handling degli Aussies) al breakdown, salvando Finn Russell che aveva appena commesso un errore clamoroso di giudizio nei suoi 22m. Quando Maitland torna dal sin-bin, l'Australia ha appena ottenuto una punizione sui 10m scozzesi e, per la prima volta oggi, manda Foley dal tee che, da posizione centrale, non sbaglia.

"Se saremo ancora in partita dopo l'ora di gioco, avremo una chance", ha detto Cotter ieri e la Scozia entra nell'ultimo quarto con un solo punto di distacco, dopo che Seymour, servito da un grande offload di Russell, riesce ad andare in meta. Laidlaw non trasforma, da posizione difficile ma non impossibile, e adesso la gara si rianima.

Hogg è perfetto in fase difensiva con un tackle decisivo su Ashley-Cooper, ma al 63′ Kuridrani riesce, dopo un lineout rubato e qualche fase giocata nei 22m scozzesi, ad andare oltre la linea per la quinta meta Aussie, che Foley trasforma mandando i suoi oltre il break. La Scozia di oggi, però, non è intenzionata a mollare e si rifà sotto, trovando una punizione al termine di un'azione insistita che, saggiamente, Laidlaw decide di calciare tra i pali prima che Cotter inserisca Richie Vernon e, dal cielo inizi a scendere una pioggia battente.

È un segno del destino, forse, che l'ultima volta che la Scozia ha battuto l'Australia l'ha fatto sotto il diluvio di Newcastle; comunque la si pensi, al 73. Mark Bennett intercetta un brutto passaggio di Slipper e va in meta sotto ai pali, agevolando il compito di Laidlaw che, con la trasformazione, rimanda avanti i Dark Blues di due punti.

Ad un minuto dalla fine, però, un'intera nazione resta pietrificata; Brown non si intende con Denton in touche, la palla viene contesa e rimbalza sulla spalla di Strauss, finendo nelle mani di Welsh. Joubert vede un in-avanti e, di conseguenza, punisce il fuorigioco del pilone scozzese, concedendo una punizione che Foley calcia tra i pali per il nuovo contro-sorpasso. Il direttore di gara si prende una grande responsabilità senza consultare il TMO, una decisione molto probabilmente sbagliata che costa alla Scozia una storica semifinale che, per quanto visto in campo, sarebbe stata strameritata.

Score: 8′ Ashley-Cooper m (5-0), 13′ Laidlaw cp (5-3), 17′ Horne m Laidlaw tr (5-10), 21′ Laidlaw cp (5-13), 29′ Mitchell m (10-13), 33′ Laidlaw cp (10-16), 39′ Hooper m (15-16); 42′ Mitchell m Foley tr (22-16), 46′ Laidlaw cp (22-19), 53′ Foley cp (25-19), 58′ Seymour m (25-24), 63′ Kuridrani m Foley tr (32-24), 69′ Laidlaw cp (32-27), 73′ Bennett m Laidlaw tr (32-34), 79′ Foley cp (35-34).

HT: 15-16
Sin bin: 42′ Sean Maitland (Scozia),


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