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RWC2015: Sud Africa dominante, la Scozia non ha scampo

Creato il 03 ottobre 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

RWC2015: Sud Africa dominante, la Scozia non ha scampoSt James' Park (Newcastle upon Tyne) - Il Sud Africa conquista una vittoria di capitale importanza per la sua RWC contro la Scozia, gettando le basi del successo con un primo tempo in cui i Bokke hanno dominato le fasi statiche in lungo e in largo, costringendo la Scozia a difendersi per almeno mezz'ora nei propri 22m. Il successo manda gli Springboks in vetta alla Pool B con un punto di vantaggio proprio sui Dark Blues e tre sul Giappone. Sabato prossimo si decideranno le sorti di questo girone ma e' davvero difficile che il Sud Africa, se continuera' a giocare cosi, non riesca a conquistare il passaggio ai quarti. La Scozia esce sconfitta ma a testa alta, soprattutto per quanto mostrato nella ripresa; certo, ci sono ancora aspetti da mettere a posto ma sabato prossimo, contro Samoa, i ragazzi di Vern Cotter saranno padroni del proprio destino: una vittoria contro i pacifici manderebbe la Scozia ai quarti. Sara' dura, ma nonn e' impossibile.

Il Sud Africa imprime fin da subito un ritmo altissimo alla gara che la Scozia, almeno in avvio, sembra in grado di tenere; i Bokke vincono la prima mischia chiusa e, nell'azione successiva, rubano la prima touche con lancio avversario ma i Dark Blues rispondono bene alle offensive sudaficane - anche grazie ad un paio di errori (un fuorigioco di JP Pietersen e un in avanti) che spengono sul nascere le iniziative dei Bokke.

I problemi per la Scozia arrivano in scrum, dove il pack sudafricano e' assolutamente padrone, e al breakdown, perche' anche in questo aspetto la fisicita' degli Springboks fa la differenza. Al decimo il Sud Africa costruisce la prima azione attraverso le fasi e, nonostante l'eroica resistenza della difesa scozzese, si chiude con la meta. Nigel Owens si affida al TMO prima di convalidare la marcatura - e' Schalk Burger che, dopo molti tentativi, riesce a schiacciare l'ovale a terra.
Pollard trasforma e poco dopo l'apertura dei Bokke va ancora dalla piazzola, quando una maul partita da meta' campo si ferma solo a ridosso dei 22m scozzesi per un'irregolarita'. Il Sud Africa continua a fare la partita e la Scozia a limitare i danni, quando i Bokke scelgono di andare ancora dalla piazzola al termine dell'ennesima azione insistita all'interno dei 22m avversari; Pollard fa 3/3 dal tee e allunga il vantaggio sul 13-0, prima che la Scozia riesca a giocare qualche fase nella meta' campo avversaria e, grazie ad una scorrettezza di De Jager, avere la prima occasione di mettere punti a referto.

Greig Laidlaw trova i pali da piu' di quaranta metri e negli ultimi dieci minuti, complice un comprensibile calo degli Springboks - che restano anche in inferiorita', quando Jannie du Plessis si fa pescare dal TM mentre entra con la spalla in una ruck - la Scozia alleggerisce un po' la pressione. Laidlaw manca il secondo calcio del suo match e, quando finalmente i Dark Blues erano riusciti ad alzare il loro baricentro, si addormenta in fase di riciclo, consentendo a Fourie Du Preez di rubargli tempo e ovale regalando un break che crea le condizioni per la seconda meta dei Bokke. Vinta la rimessa laterale, si forma una maul che si ferma ai 5m scozzesi; Du Preez vede l'inserimento dell'ala che va fino in fondo, trovando una meta (trasformata da Pollard) che, psicologicamente, potrebbe aver chiuso la gara.

Le squadre iniziano il secondo tempo senza cambi e, francamente, un po' stupisce, soprattutto per quanto riguarda la Scozia; Vern Cotter deve aver alzato la voce negli spogliatoi perche' i Dark Blues tornano in campo con un piglio diverso, andando addiritttura in touche quando guadagnano la prima punizione. Saggiamente Laidlaw calcia tra i pali la seconda punizione, perche' la Scozia deve disperatamente ricucire lo svantaggio e ogni occasione di andare a punti, contro questi Springboks, va presa al volo.

Un po' come fa Duncan Weir, che si avventa su un passaggio un po' azzardato su Le Roux e vola in contrattacco; l'apertura dei Warriors si fa quasi ottanta metri palla in mano prima di venire placcato da Pietersen. Weir riesce a servire Visser che, al volo, serrve Seymour a sostegno al suo interno che riesce ad andare in meta eludendo l'intervento disperato di due avversari.

Laidlaw trasforma ma il Sud Africa si riporta oltre il break nell'azione successiva con un pperfetto drop di Pollard, servito alla perfezione da Du Preez. Poco dopo la Scozia restaa in quattordici, perche' Laidlaw va a placcare Bryan Habana senza palla - fermando un'azione potenzialmente letale.

Nonostante l'inferiorita' numerica, la Scozia continua a spingere; il Sud Africa, va detto, non e' quello del primo tempo ma e' anche merito della diversa attitudine messa in campo dai Dark Blues che si riportano ad una marcatura di distanza grazie ad un piazzato di Weir. Il Sud Africa ha capito che, oggi, e' piu' importante lasciare a secco gli avversari che cercare il punto di bonus offensivo e va per i pali alla prima occasione disponibile; Pollard e' ancora preciso dalla linea di meta' campo e i Bokke tornano a +10. Cotter toglie Hogg e Vernon, inserendo Horne al centro e Lamont all'ala e spostando Seymour estremo, quando anche Laidlaw torna in campo dopo aver scontato i dieic minuti nel sin-bin.

Pollard aggiunge altri tre punti dalla piazzola e adesso mla Scozia, con tredici minuti a disposizione, e' chiamata a fare un "piccolo miracolo" per garantirsi un punto di bonus difensivo che sarebbe importantissimo, anche alla luce della vittoria del Giappone contro Samoa. Le speranze scozzesi si spengono al 72′, quando al termine di una rabbiosa azione multifase Bryan Habana buca la difesa scozzese e va in tuffo oltre la linea per la terza meta dei Bokke. C'e' tempo adesso per il Sud Africa di pensare anche al punto di bonus offensivo, con ancora sei minuti a disposizione (dopo che Pollard ha mancato il primo calcio del suo match) ma la difesa scozzese tiene e riesce a negare ai Bokke la quarta meta.

Sud Africa 34
Scozia 16

Score: 12′ Burger m Pollard tr (7-0), 16′ Pollard cp (10-0), 26′ Pollard cp (13-0), 29′ Laiddlaw cp (13-3), 38′ Pietersen m Pollard tr (20-3); 44′ Laidlaw cp (20-6), 48′ Seymour m Laidlaw tr (20-13), 50′ Pollard drop-goal (23-13), 59′ Weir cp (23-16), 62′ Poollard cp (26-16), 67′ Pollard cp (29-16), 72′ Habana m (34-16).

Sud Africa: 15. Willie Le Roux 14. JP Pietersen 13. Jesse Kriel 12. Damian de Allende 11. Bryan Habana 10. Handre Pollard 9. Fourie Du Preez (C) 1. Tendai Mtawarira 2. Bismarck Du Plessis 3. Jannie Du Plessis 4. Eben Etzebeth 5. Lodewyk De Jager 6. Francois Louw 7. Schalk Burger 8. Duane Vermeulen
Panchina: 16. Adriaan Strauss 17. Trevor Nyakane 18. Frans Malherbe 19. Pieter-Steph Du Toit 20. Willem Alberts 21. Ruan Pienaar 22. Pat Lambie 23. Jan Serfontein

Scozia: 15 Stuart Hogg 14 Tommy Seymour 13 Richie Vernon 12 Matt Scott 11 Tim Visser 10 Duncan Weir 9 Greig Laidlaw (C) 1 Gordon Reid 2 Fraser Brown 3 WP Nel 4 Richie Gray 5 Jonny Gray 6 Josh Strauss 7 Blair Cowan 8 David Denton
Panchina: 16 Ross Ford 17 Alasdair Dickinson 18 Jon Welsh 19 Tim Swinson 20 Ryan Wilson 21 Sam Hidalgo-Clyne 22 Peter Horne (Glasgow Warriors) 23 Sean Lamont

HT: 20-3
Note: 13C, cielo coperto, vento assente. Prima della gara Nelson Mandela e' stato inserito nella World Rugby Hall of Fame, alla presenza di Francois Pienaar, capitano degli Springboks campioni del mondo nel 1995
Sin bin: 33′ Jannie du Plessis (Sud Africa), 52′ Greig Laidlaw (Scozia)
Man of the match: Lodewyk De Jager (Sud Africa)
Spettatori: 50900
Arbitro: Nigel Owens (WRU)


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