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Sabato 15 luglio 1961

Creato il 15 luglio 2010 da Cbneas1968
Sabato 15 luglio 1961
TELEVISIONE
15,30 Venezia - FINALE DELLE 17e TARGHE VOLPI DI TENNIS
Telecronista: Giorgio Bellani
la TV dei ragazzi
17,30 IL PICCOLO LORD
di Frances H. Burnett
Traduzione e sceneggiatura televisiva in cinque puntate di Claudia Casassa
Con Sandro Pistolini, Andreina Paul, Vittoria Di Silverio, Michele Malaspina, Ugo Bologna, Attilio Ortolani
Scene di Ezio Vincenti
Regia di Vittorio Brìgnole
(Registrazione)
ritorno a casa
18,05 ENIGMI E TRAGEDIE DELLA STORIA
L'enigma del Delfino: Luigi XVII
a cura di Elio Nicolardi
Regia di Gianfranco Bettetini
18,30 TELEGIORNALE
Edizione del pomeriggio
ed
ESTRAZIONI DEL LOTTO
18,50 UOMINI E LIBRI
a cura di Luigi Silori
19,20 Il Ministero della Pubblica Istruzione e la RAI - Radiotelevisione Italiana
presentano
NON E' MAI TROPPO TARDI
Corso di istruzione popolare per adulti analfabeti
Insegnante Alberto Manzi
(Replica registrata della 41a lezione)
19,50 LA SETTIMANA NEL MONDO
Rassegna degli avvenimenti di politica estera a cura di Piergiorgio Branzi e Antonio Natoli
20,08 SETTE GIORNI AL PARLAMENTO
a cura di Jader Jacobelli
Realizzazione di Sergio Giordani
ribalta accesa
20,30 TIC - TAC (L'Oreal - Mozzarella S. Lucia)
SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE
Edizione della sera
ARCOBALENO (Neocid - Rilux - Lesso Galbani - Idrolitina)
PREVISIONI DEL TEMPO - SPORT
21,00 CAROSELLO
(1) Gillette - (2) Stock - (3) Buitoni - (4) Dentifricio Colgate - (5) Nescafè
I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Derby Film - 2) Cinetelevisione - 3) Organizzazione Pagot - 4) Tivucine Film - 5) Orion Film
21,15 L'AMICO DEL GIAGUARO
Spettacolo musicale a premi di Terzoli e Zapponi
presentato da Corrado
con Gino Bramieri, Marisa Del Frate e Raffaele Pisu
Balletto di Gisa Geert
Orchestra diretta da Mario Consiglio
Scene di Gianni Villa
Costumi di Folco
Regia di Vito Molinari
22,30 INCONTRI
23,00 TELEGIORNALE
Edizione della notte
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Come già preannunciato la notte scorsa, anche il post di oggi si avvale di una delle prestigiose firme che hanno l'onore di nobilitare il nostro
Focolare con interventi pertinenti quanto interessanti. Altresì, questa sera registriamo, dopo qualche mese di silenzio, un grande ritorno: quello di Paolo Starvaggi, uomo di spettacolo che non solo si cimenta con applauditissime commedie scritte di suo pugno (recentissimo è il trionfo napoletano di una sua piéce), ma che pure è un attento storico del teatro e della comicità italiana del secolo scorso, senza contare i molteplici esempi radiotelevisivi espressi da questo genere tra il 1953 ed il 1983 (che poi è il trentennale di cui si "nutre" il nostro blog).
Stavolta la scelta di Paolo è caduta su un simpatico e divertente gioco - spettacolo che siglò i sabati sera TV estivi nel 1961, nel '62 e nel '64:
L'amico del giaguaro ,una trasmissione che consacrò definitivamente al pubblico personaggi come Corrado Mantoni, ormai libero professionista e non più dipendente RAI, Marisa Del Frate, non più cantante melodica ma soubrette ad alto livello, Raffaele Pisu e Gino Bramieri, che aspettavano la grande occasione per sfondare, e rilanciò Roberto Villa, attore cinematografico in voga vent'anni prima. Volevamo corredare questo post con fotografie e dichiarazioni d'epoca, tratte da una pubblicazione curata dall'Editoriale Campi e dedicata proprio ai protagonisti del celebre programma, ma la valigia per il mare preparata in fretta e furia ci ha fatto dimenticare a casa questo interessantissimo reperto. Ad ogni modo, del Giaguaro riparleremo senz'altro in futuro.
Entriamo comunque nel clima di quei tempi, affidandoci alle esaurienti note illustrative del nostro "Starva". Noi ci ritroveremo puntuali con il prossimo intervento, che sarà direttamente farina del nostro sacco.
Buona serata e buona lettura a tutti ! ! !
CBNeas

C'è ancora un unico canale televisivo in Italia nell'estate 1961. E il grande successo catodico di quell'estate si chiama L'amico del giaguaro. Iniziato il 20 maggio, lo spettacolo a premi scritto da Italo Terzoli e Bernardino Zapponi si basa su un gioco semplicissimo e conosciuto da tutti: la tombola. Un tombolone televisivo a quiz, naturalmente, con tanto di fagioli d'oro messi in palio per i concorrenti in studio e per il pubblico a casa.
Per condurre un gioco così semplice, ci voleva un personaggio bonario. E chi meglio di Corrado Mantoni poteva ricoprire il ruolo? Detto, fatto: L'amico del giaguaro si rivela il primo vero successo personale per il presentatore romano, attivissimo in radio ma fino a quel momento poco utilizzato dalla TV. Qui Corrado ha, forse realmente per la prima volta, l'opportunità di dare fondo alla sua innata ironia, favorito dal clima spensierato e quasi goliardico della trasmissione.
Già, perché la tombola non è che il pretesto per incastrare sketch, balletti e parodie. Titolari della parte “spettacolare” sono tre giovani attori fantasisti provenienti dal teatro di rivista: Raffaele Pisu, Gino Bramieri e Marisa Del Frate.
Il bolognese Pisu è un volto già noto ai telespettatori: ha già partecipato a parecchi varietà sin dal '54 e preso parte a Valentina, il curioso tentativo di teleromanzo musicale di Metz e Marchesi. Anche la sua voce è nota: è lui infatti che doppia l'Omino coi Baffi del Carosello Bialetti.
Il milanesone Gino Bramieri ha un fisico straripante, che contribuisce a specializzarlo, in cinema e in rivista, nelle parti da cumenda. Si è fatto conoscere dal grande pubblico televisivo nell'estate del '60, con Tintarella.
La Del Frate, romana, è quasi una neofita del mezzo televisivo, anche se ha già vinto un Festival di Napoli, affiancato Macario in rivista e partecipato a parecchi film. Bella, moderna, spiritosa, spigliata e vocalmente dotata, è forse lei la più grande rivelazione del Giaguaro.
Introdotto dalla sua personalissima e orecchiabilissima intersigla, che i telespettatori dell'epoca canticchiano ancora nel 2010 (Laaa... la la la laaa... la la la laaa...), il trio comincia a punzecchiare e satireggiare tutti. O meglio, tutti quelli che la Direzione Generale della Televisione permette di prendere in giro: attori, presentatori, cantanti, sportivi... Immancabilmente Achille Campanile, dalle colonne dell'Europeo, tuona: perché lasciano stare i pezzi grossi e se la prendono con dei moscerini? E suggerisce ironicamente ai suoi lettori: se avete moscerini in casa, accendete la tv!

Regista del Giaguaro è il ligure Vito Molinari. Ha solo 32 anni, ma già all'attivo molti spettacoli per la TV (su tutti La via del successo e parecchie puntate di Un due tre). Grande appassionato di teatro, ambito dov'è attivo tutt'oggi, è considerato uno dei padri del varietà televisivo, al pari di Falqui, Siena e Trapani.
La puntata del 15 luglio 1961 si apre come sempre con una pre-sigla a cartoni animati che si rifà alla celeberrima barzelletta dell'esploratore che ha a sua volta ispirato il titolo della trasmissione.

I titoli di testa scorrono invece sui movimenti sensuali ma raffinatissimi (tipici di Gisa Geert, che firma le coreografie) di due ballerini in abiti “giaguarati”, ideati da Folco.
Corrado introduce poi i suoi collaboratori: la valletta Evi Rigano e l'aspirante notaio Roberto Villa. Popolarissimo attore cinematografico negli anni '40, specializzato nelle parti del “bello” (tra i suoi film di maggiore successo, Maddalena zero in condotta e Il fornaretto di Venezia), Villa naturalmente diventa la principale vittima della pungente ironia del conduttore.
C'è poi May Lang Chiang, che dalla settimana precedente sostituisce la deliziosa francesina Jacqueline Perrier nel gioco del fagiolone nascosto, concorso che permette ai telespettatori da casa di vincere ricchi premi in oro.
Si comincia a giocare. I due sfidanti cercano di togliere lo scettro di campione a Luciano Goretti, un bonario pittore torinese che nelle precedenti puntate ha già realizzato due tombole e un terno. Come tutti i campioni di telequiz dell'epoca, Goretti è divenuto un personaggio ed è dai redattori dei rotocalchi che chiedono di poterlo intervistare.
Il compito di tenere aggiornata la cartella della tombola per i telespettatori a casa è affidato ad una bella attrice nota al grande pubblico. In precedenza c'erano state Giorgia Moll, Liana Orfei, Cristina Gajoni, Sandra Mondaini, Leonora Ruffo, Franca Bettoja, Valeria Fabrizi. Stavolta è il turno di Daniela Rocca, fresca di successo cinematografico come moglie di Marcello Mastroianni in Divorzio all'italiana di Germi.
I quiz si alternano con gli sketch di Bramieri-Pisu-Del Frate, i balletti e l'ospite musicale della serata. Si tratta di Gino Corcelli, un nome oggi poco ricordato. Il crooner pesarese, che per l'occasione canta un brano dal titolo È la mia notte, avrà infatti una carriera meno fortunata rispetto agli altri cantanti finora comparsi nel Giaguaro (Fidenco, Donaggio, Dallara, Arigliano, Bindi, Joe Sentieri).
Altro ospite della puntata è nientemeno che Mike Bongiorno, il quale ovviamente inscena con Bramieri e Pisu una parodia di Campanile sera, l'altro grande appuntamento fisso settimanale per l'italico popolo televisivo.
C'è poi l'inchiesta di Raffele Pisu, che tocca di volta in volta un diverso argomento, dai giornali al teatro lirico, la calcio al boom del camping. Stavolta si parla del gran caldo che, nel 1961 come nel 2010, colpisce il nostro Paese. Ovvio che queste “inchieste” non siano altro che un collage di gag surreali, molto simili a quelle proposte un paio d'anni prima dallo stesso Pisu nei caroselli per il dentifricio Binaca.
A proposito: non è vero, come spesso si afferma, che L'amico del giaguaro è la prima trasmissione ad utilizzare sketch filmati in precedenza. L'espediente era già stato adottato qualche mese prima in Controcanale, altro gioco firmato Terzoli-Zapponi (e Zucconi), condotto da Corrado e diretto da Molinari.
Il colpo di scena della puntata è rappresentato da un errore del campione Goretti, che non riconosce la foto del buco di un tarlo su una tavola di legno e perde il titolo.
La passerella conclusiva, sulle note di Trente, quarante, roulette, baccarat consente a tutti i protagonisti (presentatore, collaboratori, attori e concorrenti) di guadagnare gli applausi del divertito pubblico in studio.
Sospinto da un clamoroso successo di pubblico, L'amico del giaguaro, iniziato in primavera, supererà brillantemente il traguardo dell'autunno e il 30 settembre 1961 prenderà congedo dopo 19 puntate quasi consecutive (quella del 1° luglio era saltata per uno sciopero dei tecnici).

Una considerazione finale, se permettete: in tempi in cui la tv e i suoi nomi di spicco vanno in ferie a fine maggio per poi riapparire nel piccolo schermo a inizio ottobre, è sempre piacevole e istruttivo ricordare come alcuni dei maggiori successi dei primordi della Rai-TV (citiamo Buone vacanze, Un due tre, e appunto L'amico del giaguaro) andassero in onda proprio d'estate. E parliamo di spettacoli che necessariamente dovevano andare in diretta: pensate, grandi artisti e fior di professionisti dell'intrattenimento che, anziché spassarsela in isole esotiche à la page, lavoravano in luglio e agosto per la Televisione, regalando perle ancor oggi ricordate. Questo si chiama rispetto verso il telespettatore: ecco cosa differenziava la Televisione di allora dalla televisione del 2010.
E con questo vi saluto, cari amici del Focolare. Alla prossima!
Paolo Starvaggi

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