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Sabrina Misseri continua a difendere sè e la madre. I mesi di carcere l’hanno segnata

Creato il 25 agosto 2011 da Yellowflate @yellowflate

Il carcereContinua a far parlare di sè Sabrina Misseri. Ad un anno dai fatti legati alla morte di Sarah Scazzi, la cugina, probabile autrice del delitto continua con i suoi scoop. Se lo scorso anno e, fino a qualche mese fa diventava sembrava quadi innamorata del padre, Michele Misseri tanto da dire “Scapperei, ma non voglio lasciare mio padre nelle grinfie di mia madre” e, scriveva messaggi all’amico Ivano quasi tutti incentrati su  «Il mio incubo è diventare come lei». Forse la vita detentiva cambia tutti? Oppure ha fatto effetto sulla giovane Misseri? Ecco, da quando Sabrina e Cosima condividono la stessa cella, insieme ad altre detenute, passano tempo insieme, tanto, così tanto che probabilmente nella loro vita non lo avevano mai passato. Tra le due, ora non c’è più odio , la relazione genitore figlio dal sapere adolescenziale è sparita, quasi sepolta.

 Il carcere cambia un pò tutto e dopo la disperazione dei primi tempi, dopo il corso per parrucchiera, dopo le speranze deluse di ogni istanza respinta, ora è tempo di concentrarsi su altro, per Sabrina. Per esempio cercare di non far sopraffare Cosima dalla depressione. «Mamma si è incupita molto, la vedo sempre più avvilita e triste. Parla poco e non fa che ricamare» ha detto lei stessa a Nicola Marseglia, l’avvocato che la difende assieme a Franco Coppi. E ancora: «Già mi sembravano tutte assurde le accuse contro di me ma quelle contro mia madre… il suo sì che è un sequestro di persona…».

Sabrina però non serba scoops per lunedì infatti ha deciso che seguirà la linea della sua difesa, quella di sembra ovvero che lei non ha mai visto Sarah quel pomeriggio di un anno fa perché Sarah a casa sua non è mai arrivata, lei è innocente, sua madre mai avrebbe fatto quello di cui l’accusano e le ordinanze che ha imparato a memoria ipotizzano «assurdità», «farneticazioni», «bugie», «cose da pazzi», «teorie incredibili».

Le giornate di Sabrina in carcere trascorrono normali, lenti e monotoni, i giorni si contano con le visite di Emma, la sorella di Cosima, e quelle più rare di Valentina, la sorella di Sabrina che vive a Roma, mentre Michele Misseri, il marito di Cosima che all’inizio fu accusato dell’omicidio e che poi tirò in ballo la figlia Sabrina. «Cosima passa ore a pregare» rivela il suo avvocato Franco De Jaco. La cosa che ripete più spesso è «non mi importa di me ma sono preoccupata per Sabrina, è innocente, è un’ingiustizia tenerla in carcere». E Sabrina: «L’amarezza di mia madre è la mia… ».

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