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SAG Awards: Le Pagelle di Stile

Da Lazitellaacida
Dovete perdonare la latitanza, Zitella era in crisi.
No, non ero dispersa per saldi (come sapete quest'anno mi sono trattenuta, ho comprato solo un parka, una sciarpa, una camicia di jeans e un paio di stivaletti molto discreti) ma la mia vita personale (sì lo so: anche io mi stupisco di averne una) mi ha provocato qualche turbamento che mi ha fatto passare la voglia di scrivere. Eppure c'è chi mi ha parlato dell'equazione “hai un blog quindi sei infelice”, paradigma sul quale non mi ero mai soffermata. Parzialmente vero, concediamoglielo al Daniele, perché essendo questo il mio secondo blog in effetti riconosco che ancora non ho trovato pace. No, non sono felice. Ma chi lo è? O per lo meno, chi è che si azzarda ad ammetterlo per il timore di non portarsi sfiga da solo? Però io quando sono profondamente infelice, non scrivo. Non ho aperto il blog per ammorbare le genti con i miei problemi, per quello uso Twitter (o tuttalpiù scriverò un romanzo). In più dopo tutto questo, c'è anche qualche bel troll che giusto ieri mi ha dato della troia.
E dell'Incompetente in fatto di moda.
Bene amica, una cosa ci tengo a dirla: troia TE LO PASSO anche, ma non venirmi a dire che ANGELINA JOLIE E' UNA REGINA DI STILE.

ONCE YOU GO BLACK YOU LOOK LIKE A SACKSAG Awards: Le Pagelle di Stile
Angelina Jolie - Jenny Packham; Emma Stone - Alexander McQueen; Tina Fey - Versace vintage; Jane Krakowski - Antonio Berardi: Ashlee Simpson - Jenny Packham
E proprio da lei partiamo.
Sì, anche questa volta il mio titolista si è preso qualche giorno di ferie quindi i nomi delle categorie sono frutto dei miei deliri serali da mancanza di carboidrati.
Insomma, she looks like a sack della munnezza.  L'abito è innovativo come una cintura di borchie negli anni '90, lei inoltre ha l'entusiasmo e il colorito della Strega di Blair e la voglia di calpestare il red carpet che ho io di litigare per un paio di jeans neri da Zara in tempo di saldi (for the record: non li ho ancora trovati).
Guia Soncini ha molto sapientemente riassunto il suo atteggiamento in colei a cui dà fastidio essere così figa. Non potrei che trovarmi più d'accordo. Che ci posso fare, io continuo a non trovarla una bella donna, anzi. La trovo pure un po' creepy.
Emma Stone, la Carey Mulligan del 2012 (e a proposito di Carey Mulligan: mi sono fatta un'idea della sua recitazione e della sua depilazione vaginale con Shame. Ve lo consiglio -ma non al cinema- se non altro per Fassbender, che è veramente Tanta Roba), l'unica nel cast di The Help a non essere stata nominata nemmeno per la casa del Grande Fratello. Peccato, il film è splendido (ma portatevi dei fazzoletti) e lei, se non fosse per uno strano lavoro di tiranti alle sopracciglia è stata impeccabile. Poco o nulla da dire su Emma questa volta, è adorabile in questo McQueen (un po' scoppiazzato da Prada). Menzione d'onore per la clutch.
Tina Fey e Jane Krakowski: Sono parte del cast di 30 Rock, serie che non seguo spesso ma che conosco (e apprezzo).
Qui particolarmente mirabile Jane: quell'abito è magico (sarebbe perfetto per Kate Winslet), con quel gioco di luci e ombre tra il corpetto e la gonna, potrebbe nascondere qualsiasi difetto senza farla sembrare un monolite.
Ashlee Simpson: non capisco perché bazzichi per questo genere di eventi. Forse coglie l'occasione per calpestare un red carpet qualsiasi per suscitare l'invidia della sorella Jessica, che ormai per muoversi rotola.
Non ho quasi nulla da dire. Quasi.
Perché per l'età che ha, avrei evitato il nero e lo strascico. Infine il velo sul decolleté è un grandissimo perché.

NO WHITE AT NIGHT
SAG Awards: Le Pagelle di Stile
Berenice Bejo - Ralph Lauren; Julianna Marguiles - Calvin Klein; Kelly Osbourne - Badgley Mischka; Zoe Saldana - Givenchy Couture
Noterete che la mia candida rosa di celebrities recensite si è ampliata. Sì, sono andata al cinema.
E ho visto The Artist. Motivo per il quale ora ho un nuovo nome da scrivere sul diario: Jean Dujardin.

SAG Awards: Le Pagelle di Stile
Per cui ora so anche chi è Berenice Bejo (moglie del regista, ahem), co-protagonista in The Artist.
L'abito non è nulla di speciale ma c'è una cosa che mi turba più del resto: i capelli. Sarà che il film era muto e in bianco e nero, vedere gli interpreti a colori porta con sé con un bagaglio di aspettative. Ecco, nel suo caso sono state deluse. Quella tinta mi sa di capelli posticci, o di pessimo colorista. Poi quella collana: l'unica giustificazione che le concedo è che sia stato un portafortuna (che ha miseramente fallito per altro). Per il resto sembra un monile comprato dai marocchini sui Navigli.
Julianna Marguiles è NOIA. Sempre lo stesso abito, sempre lo stesso modello, sempre la stessa faccia. E LO SO che fa The Good Wife, lo so. Solo che non lo guardo.
Kelly Osbourne, bhè lo sappiamo no? Lei è Quella Dimagrita, che adesso pure OSA mettersi il bianco per farci incazzare ancora di più. E con quale risultato? Quello di sembrare sempre un cesso, nonostante un abito che se addosso ad una Tilda o ad una Cate, avrebbe spaccato i culi. Che vita di merda Kelly: potersi finalmente permettere certe cose ottenendo, comunque, sempre disastrosi risultati. E chiudi quella bocca, che sembra ancora di più che tu abbia ingoiato un ferro da stiro (ringrazio Facebook per questa perla).
Zoe Saldana fa quello che sa fare meglio: indossare UN solo colore.
Con un Givenchy talmente fresco di couture da avere ancora qualche spillo addosso, davo per certa questa uscita per gli Oscar ma lei ha battuto tutte sul tempo. Apparentemente semplice, pare una t-shirt su una canotta, in realtà è un capolavoro di applicazioni e cristalli. Unica cosa che non mi entusiasma sono le maniche, troppo poco eleganti. Perfetta la scelta dello smalto scuro.

SAG Awards: Le Pagelle di Stile
  Octavia Spencer - Tadashi Shoji; Lea Michele - Versace; Tilda Swinton - Lanvin custom; Viola Davis - MarchesaOctavia Spencer è un'altra ottima attrice del cast di The Help, anche lei candidata agli Oscar come attrice non protagonista.  Forse il mio giudizio è tarato da quello che penso della sua interpretazione e del suo personaggio nel film, ma ha dimostrato di non essere un inetta sul red carpet. Essendo non proprio filiforme ha giocato con i diversi tessuti per contenere le forme: il corpetto più rigido e ricamato contiene il decolletè senza mettere tutto in piazza, la manichetta nasconde il forte avambraccio, lo scollo a barchetta ingentilisce il tutto senza soffocarla e infine la gonna in chiffon le regala la giusta leggerezza che non la fa sembrare troppo irrigidita.
Lea Michele continua le sue audizioni per entrare nel Club delle Strappone. L'abito è meraviglioso, un classico Versace dell'era Donatella, di un colore però molto difficile: forse solo una donna di colore potrebbe indossarlo senza sembrare sbattuta.
Tilda Swinton quando non sceglie un Jil Sander o un Haider Ackermann sbaglia miseramente. Sarà anche un custom Lanvin ma è poco distante da una vestaglia da camera (almeno una cintura dorata, no?). Vera e propria occasione sprecata per Tilda questa, che spero agli Oscar si confermi regina delle anticonformiste.
Viola Davis, protagonista di The Help. Splendido Marchesa (sì, lo so, quelli di Giorgina Chapman) che tutte noi vorremmo per andare all'altare.

POTEVI FARE DI PIU' INVECE E' SOLO BLU
SAG Awards: Le Pagelle di Stile
 Shailene Woodley - L'Wren Scott; Jessica Chastain - Calvin Klein; Meryl Streep - Vivienne Westwood; Glenn Close - Zac Posen
Shailene Woodley si merita senz'altro il titolo di Peggio Malva dei SAG Awards 2012.
Non so se voleva imitare il Vionnet di Madonna a Venezia ma se l'ha fatto, le è venuto veramente male. La prossima volta fai meno la figurativa, amica.
Jessica Chastain faceva la parte della cattiva in The Help e l'ho riconosciuta solo alla fine, leggendo la locandina. Ha vantato una linea di eyeliner perfetta che le ho invidiato per tutto il film e non mi spiego come mai sui red carpet risulti sempre meno bella di quanto appaia poi nei film. Secondo me è un problema di capelli, trovatele una soluzione. Per il resto è rossa e in quanto tale è candidata ad essere sempre una delle migliori in eventi come questi.
Meryl Streep spero che cambi stylist, ora che manca meno di un mese agli Oscar. Lo so io, lo sa lei e lo sapete voi che vincerà l'Oscar quindi Meryl, te ne prego, torna in te e vatti a comprare qualcosa di adatto per LA TUA ETA'. Lascia la Westwood e quella cintura che pare rubata da una sedia elettrica a Helena Bonham Carter e vatti a comprare un Armani o un Oscar de la Renta. Sentiammè.
Glenn Close sa vestirsi da signora. Quindi Glenn, dacci un consiglio alla Meryl già che ci sei.

LE AVANGUARDIESAG Awards: Le Pagelle di Stile
 Michelle Williams - Valentino; Natalie Portman - Giambattista Valli couture; Emily Blunt - Oscar de la Renta
Pensavate eh, che me le fossi dimenticate. Ed eccole qua, Le Migliori.
L'Intoccabile Michelle conferma il mio amore incondizionato con un raro rosso Valentino di pregiata eleganza. Lunghezza non scontata e sandali tono su tono (Mish, la prossima volta meglio dorati). Unico neo continuano ad essere i capelli: sembra fuori taglio e il colore ancora non mi convince.
Natalie La Secchiona Portman: il suo sorriso sembra spontaneo come la grazia di una madonna. Indossa una delle poche belle uscite di Valli dell'ultima sfilata couture. Ad essere onesta mi ricorda troppo un Gucci dello scorso inverno ma a quanto pare sembro l'unica ad essersene accorta. Anche per lei avrei preferito gli accessori dorati.
Infine un'incredibile Emily Blunt, con il verde che ho sempre sognato (per me): strappona q.b. per un abito del genere, mostra e dimostra di saper essere anche lei sexy. Piccola nota per il rossetto: pessimo il colore mattone, mi chiedo perché si ostinino a produrlo ancora.
Infine qualche ritratto:

SAG Awards: Le Pagelle di Stile
Angelina La Luna Nera Jolie: che non s'azzardi nessuno a dirmi che è una bella donna. La bellezza, è un'altra cosa. Sarà anche stata sexy (in passato), ma ora sembra malata, secca, fredda, morta.
Jessica Chastain: riprendi in mano l'eyeliner che hai lasciato sul set.
Kelly Osbourne: questa foto è da stampare e attaccare vicino allo specchio alla mattina. Un antidoto al pessimo umore.

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