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Saguaro #1: un ritorno alla serialità nel segno del classico

Creato il 12 giugno 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Con Saguaro, la Bonelli ritorna alle serie regolari (altre due sono in cantiere), non senza alcune perplessità da parte dei lettori della casa milanese. Il ritorno al concetto di avventura pura (e semplice) sembra in Saguaro perfettamente raggiunto, forse anche troppo. Questo “Ritorno a Window Rock” non presenta particolari innovazioni (almeno in superficie), semmai è una summa di tutta la decennale produzione bonelliana.

Il genere si può etichettare come “western moderno”, un genere tornato alla ribalta soprattutto dopo il film “Non è un Paese per Vecchi” dei fratelli Coen, e il protagonista è Thorn Kitcheyan, detto “Saguaro”, che, almeno caratterialmente, sembra quasi un parente “alla lontana” niente di meno che dello stesso Tex Willer: oltre ad appartenere alla tribù dei Navajo, è un ragazzone all’apparenza di poche parole, con pugni di ferro e dal grado di infallibilità molto vicino a quello del famoso ranger. Saguaro riunisce anche alcuni elementi che hanno fatto la fortuna di altri due personaggi della SBE: Magico Vento (un protagonista che vive nel mondo dei nativi americani),

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In precedenza dicevamo che Saguaro non presenta grosse innovazioni, eppure qualcosa c’è: se si aguzza la vista si noterà che Saguaro è il primo protagonista bonelliano che affronta il tema dei nativi americani dall’interno, essendo lui stesso un nativo (sebbene lo si affronti negli anni ‘70, elemento non di poco conto). Lo stesso Gianfranco Manfredi, riguardo Magico Vento, ha dichiarato più volte di aver optato per un occidentale “adottato” dagli indiani, essendo interessato a guardare il mondo “rosso” attraverso gli occhi di un “bianco”. Le ragioni di questa scelta andavano ricercate sia nel profondo rispetto per quell’universo che sia nella difficoltà di affrontare un mondo così sfaccettato e ricco come quello degli Indiani d’America, tramite un nativo stesso, cosa che invece sembra non intimorire Bruno Enna.

Ritorno a Window Rock” è un numero solido, appagante, con dialoghi molto fluidi (forse l’elemento più riuscito) che assolve il compito che spetta ad un numero 1, ovvero quello di presentare in maniera soddisfacente i personaggi che troveremo nei prossimo mesi.

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Una sceneggiatura attenta ai dettagli, in cui fanno capolino anche alcuni antagonisti che sembrano legati ai cartelli messicani (una tipologia di cattivi molto in voga ultimamente, specialmente nei telefilm di ultima generazione). Particolarmente violenta, almeno per gli attuali canoni bonelliani, la sequenza di pag. 48 in cui si assiste alla morte sanguinosa di un poliziotto corrotto (ucciso, peraltro, dello stesso Saguaro).

Ai pennelli abbiamo il tratto classico e funzionale di , che svolge il suo compito egregiamente, senza particolari sbavature ma anche senza quell’impatto scenico che dovrebbe esser proprio di un numero uno, specialmente di una serie mensile (gli Stano e i Castellini di due tra i più famosi numeri 1 della SBE sono difficili da dimenticare). Una prova forse anche più convincente delle ultime (ricordiamo i 4 albi su 12 disegnati per Caravan), con una particolare attenzione per i volti dei protagonisti, sempre chiari e riconoscibili.

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In definitiva, “Ritorno a Window Rock” è un buonissimo numero, che conferma il talento di Enna e, se ci si sofferma sulle canoniche 94 tavole, convince sotto tutti i punti di vista. Resta però la curiosità di vedere come proseguirà la storia: se c’è un “difetto” in questo numero (un difetto non effettivo, ma potenziale) è l’impressione che la serie non disponga della necessaria “materia prima” per reggere una serie mensile, complice anche un contesto, quello dei nativi americani, calato in una ambientazione sicuramente non usuale come gli anni ‘70. Lo stesso protagonista non sembra ancora ben inquadrato: pur essendo chiare le sue peculiarità principali, abbiamo un personaggio che deve crescere ancora tanto per poter invogliare i lettori ad un appuntamento mensile fisso. D’altra parte questo è solo un numero 1, e il tempo per poter conoscere meglio Thorn Kitcheyan, detto Saguaro, non mancherà.

 

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Abbiamo parlato di:
Saguaro #1 – Ritorno a Window Rock
Bruno Enna, Fabio Valdambrini
Sergio Bonelli Editore, Giugno 2012
98 pagine, brossurato, bianco e nero, 2,90 €
ISBN: 9772280151000

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