Magazine Cultura

SALEM ( 2014) : ANALISI DI UNA SERIE -Prima Parte.

Creato il 16 febbraio 2015 da Nickparisi
SALEM ( 2014) : ANALISI DI UNA SERIE -Prima Parte.
Siamo nel XVII Secolo ed  il Capitano John Alden torna a casa dopo una lunga guerra contro i Nativi Americani. Alden, se n'era andato anni prima, disgustato dal sempre più repressivo clima instaurato dai Puritani, erò per farlo aveva dovuto lasciare anche Mary Sibley la donna amata.
Il ritorno del Capitano però è molto diverso da quello che l'uomo si aspettava, non solo  Salem sembra vivere nel terrore, ma la stessa Mary è profondamente cambiata.
In peggio.
La città ormai è sull'orlo dell'abisso, le streghe esistono davvero ed hanno un loro piano che non prevede la sopravvivenza della popolazione del New England.  A nulla sembrano servire gli sforzi a volte congiunti, spesso in contrapposizione del Capitano Alden e dell'inquisitore Cotton Mather per comprendere prima ancora di poter scongiurare ciò che gli sta capitando attorno sembrano sempre più vani. A complicare le cose è lo stesso Cotton Mather, figura complessa, debole e contaddittoria, sovente in contrasto con l'ingombrante figura paterna.
L'inferno sta dunque spalancare  le sue porte su Salem ?


SALEM ( 2014) : ANALISI DI UNA SERIE -Prima Parte.Ultimamente sto recuperando molte serie televisive (anche se presto arriveranno anche recensioni su film e libri, non temete quindi, non sto diventando monotematico .)  Tra queste nuove serie ho dato una possibilità anche alla presente Salem.
A parte il tema "Streghe", che  come sapete, ormai ci vado nozze m'interessava proprio la genesi della serie.
Salem è infatti la prima produzione originale di una piccola rete generalista, una rete che fino all'anno scorso non faceva altro che trasmettere sport e repliche di programmi creati da altri network; la WGN America, questo il nome della rete che ha la sua sede a Chicago, inoltre pur essendo tecnicamente un Network nazionale (e quindi di una certa grandezza, visto l'ampiezza del territorio americano) fino al 2013 non era nemmeno visibile su tutto il territorio statunitense- e da quello che mi risulta non è che ora le cose siano molto cambiate - Interessante quindi il dato che come prima produzione originale la rete abbia voluto spingere proprio su una produzione a tema Horror piuttosto della solita onnipresente serie poliziesca.
Inoltre Salem dalla sua poteva vantare l'apporto creativo di veterani del piccolo schermo e cioè Brannon Braga ed Adam Simon,  due tra gli sceneggiatori e produttori più attivi nell'ambito dei generi del perturbante e della fantascienza. Se Brannon Braga è stato infatti una delle  tante menti costruttrici del  franchise trekkiano ( con serie come ST: The Next Generation; ST: Voyager; ST: Enterprise ed i film Generazioni e Primo Contatto ) ma anche di action thriller di successo mondiale come 24 arrivando a produzioni-per la verità non sempre eccelse - più recenti come Threshold Flashforward. Per quanto riguarda Simon invece,  spulciando nel suo curriculum ci si  rende conto che l'uomo può vantarsi di essere  stato uno dei responsabili della grande ondata del Cinema Splatter dei primi anni 90S, suo è stato infatti il simpatico film Brain Dead  ma anche il bellissimo The American Nightmare il documentario uscito nel 2000 sul' evoluzione del Cinema del terrore americano  da Romero e le contestazioni degli anni del Vietnam fino ai giorni nostri (tra parentesi consiglio la visione di quest'ultimo documentario a tutti gli appassionati del genere horror)

SALEM ( 2014) : ANALISI DI UNA SERIE -Prima Parte.

Janet Montgomery e Shane West


Interessante anche lo sfondo ed il periodo storico scelti da Simon e Braga per la loro nuova creazione: il New England statunitense con le sue tradizioni, la sua eredità coloniale, il ricordo del celebre processo alle streghe avvenuto proprio a Salem e dintorni nel corso del 1692. 
Nella realtà storica il processo di Salem nacque da denunce spesso false riconducibili al clima di isolamento e paranoia vigente nelle varie colonie inglesi sul territorio del nuovo mondo.
Denunce che ebbero per vittime
Ma della realtà storica parleremo più avanti.
Perché nello scenario fittizio immaginato da Simon & Braga le cose si svolgono in maniera molto diversa.
Perfino più sadica.
Nella serie infatti le Streghe non solo esistono veramente, ma sono loro che pilotano i processi mandando a morte vittime innocenti.
Lo scopo?
Un antico piano per creare l'inferno sulla Terra, un piano che nel corso dei secoli è sempre fallito ma che ora per la prima volta grazie al fanatismo e al comportamento bigotto degli inconsapevoli puritani rischia di avere successo.
SALEM ( 2014) : ANALISI DI UNA SERIE -Prima Parte.

Insomma,  i presupposti erano interessanti, il fatto che la prima stagione constasse di soli 13 episodi, anche.
Ma in definitiva, dopo averla vista tutta che giudizi si può dare a questa Salem
 Può Salem non dico reggere il confronto con altre serie horror contemporanee comeA.H.S ? ma perlomeno soddisfare gli appassionati horror ? 


Ecco, il dato positivo è che Salem riesce a gestire un argomenti non solo sfruttato ma addirittura abusati  come la stregoneria ed il capovolgimento di ruoli tra buoni e cattivi in maniera per niente scontata, certo niente di innovativo, nulla di originale però affrontati con mano onesta e senza deludere le aspettative.
La serie compie continue strizzatine d'occhio sia agli amanti delle ambientazioni gotiche sia agli appassionati dello splatter e questo risulta evidente sin dalla sigla presa tratta da Marylin Manson (chi meglio di lui?). Gli elementi gotici e splatter vengono poi mixati fino a costruire un melange  per niente adatto ai deboli di stomaco.
Sarebbe ora di cominciare a parlare degli interpreti, vero?
Qui giungiamo alle note ambivalenti.
 Forse la cosa che mi ha convinto proprio di meno è stata la scelta dell'attore protagonista.
Nel ruolo di John Alden viene infatti chiamato uno dei tanti orfani di E.R, cioè quel Shane West che pare essere dotato di sole due espressioni: quella che potremmo definire come "finto-burbera" e quella che potremmo invece definire come "finto-burbera ma un po meno finto-burbera, che altrimenti i telespettatori sennò pensano davvero che sono un grandissimo finto-burbero". L'attore fa quel che può per convincere, ma personalmente mi è sembrato abbastanza legnoso anche in questa occasione.
SALEM ( 2014) : ANALISI DI UNA SERIE -Prima Parte.
Molto meglio se la cava l'interprete femminile, la britannica Janet Montgomery che qui veste i panni di Mary Sibley. La Montgomery gestisce bene il suo personaggio dando voce e corpo ad una figura contrastata di donna sospesa tra il bene ed il male, tra il desiderio di vendetta e l'aspirazione ad una difficile redenzione.  Tra l'essere una pedina di forze alla fine più grandi di lei e il rimpianto per il figlio sacrificato all' adorazione del demonio.
Già, perchè Mary Sibley è anche una strega - e la cosa viene chiarita sin dai primi istanti del primissimo episodio- quando la donna viene convinta dalla schiava Tituba a vendere l'anima proprio a  causa della partenza per la guerra di Alden ed è il suo uno dei suoi personaggi della serie. 
La Sibley si rivela un personaggio credibile, che si trasforma nel corso degli episodi in maniera per nulla scontata.
Questo ragionamento però lo potremmo estendere anche a (quasi) tutti gli altri interpreti e a (quasi) tutti gli altri personaggi.
Anche perché, una volta tanto, l'evoluzione dei personaggi avviene in maniera ben ponderata, contrariamente a quanto accade - ad esempio- in The Walking Dead qui le trasformazioni, anzi i cambiamenti nel comportamento e nel carattere dei vari characters sono giustificate, motivate dagli eventi , ci risultano credibili.
Ma anche di questo parleremo più avanti.
Nel prossimo post.
(Fine Prima Parte)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine