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Salemi (TP): chiesto scioglimento comune per infiltrazioni mafiose. Sgarbi si dimette da sindaco

Creato il 06 febbraio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Salemi (TP): chiesto scioglimento comune  per infiltrazioni mafiose. Sgarbi si dimette da sindaco
 Ma per Vittorio Sgarbi, la mafia a Salemi non esiste. 
L’ha messa anche al museo per ricordarne il suo passaggio oltre ad aver speso tante iniziative contro il male di terra siciliana. 
Così, all'operazione "Salus Iniqua", il sindaco replica a suon di querele: Questore di Trapani, Carmine Esposito, e gli investigatori che hanno portato avanti l'indagine, chiedendo un risarcimento danni milionario per il Comune di Salemi.
Una politica seguita da Sgarbi contro tutti quelli che nel tempo hanno accostato il nome di Salemi alla mafia. 
Ma non sono i soli: gli ultimi ad essere querelati sono Nicola Ferotti, amministratore di un gruppo su Facebook, e Giannicola Favuzza, militare della Guardia di Finanza che pare abbia commentato un  articolo apparso su La Repubblica e riguardante il sindaco Vittorio Sgarbi, con queste parole: «La mafia ha condizionato le ultime elezioni amministrative e continua a condizionare l’amministrazione».
 Per anni sottoposto alla sorveglianza speciale dopo un'indagine per mafia, dalla quale era uscito indenne, Giammarinaro avrebbe continuato a svolgere un ruolo politico di primo piano. Ha appoggiato la candidatura di Sgarbi a sindaco di Salemi e, secondo le indagini di polizia e guardia di finanza, avrebbe tentato di condizionare la vita amministrativa del Comune arrivando a partecipare, senza alcun titolo, alle riunioni della giunta guidata dal critico d'arte. Così si legge nell'ordinanza di sequestro dei beni del maggio 2011. 
Sui rischi di infiltrazioni i magistrati hanno raccolto anche la testimonianza del fotografo Oliviero Toscani, che era stato nominato assessore da Sgarbi ma si era dimesso denunciando interferenze nella vita e nelle scelte dell'amministrazione comunale. Nel giugno dell'anno scorso il Viminale aveva nominato una commissione per l'accesso agli atti della giunta e del consiglio comunale coordinata dal vice prefetto di Trapani, Giuseppe Ranieri. 
Sgarbi aveva fatto sapere di essere stato proprio lui a chiederne la nomina «nell'assoluta certezza che nessun atto sia stato compiuto per richiesta o compiacimento esterni, al di fuori delle mie decisioni e di quelle del vice sindaco Antonella Favuzza». La commissione ora ha concluso l'ispezione con una relazione nella quale viene confermato che la giunta, il consiglio comunale e i vertici della burocrazia avrebbero subito condizionamenti mafiosi. 
Nel frattempo il sindaco di Salemi  ha sospeso il concorso per la nomina del suo vice ed ha contestualmente deciso di nominare Vice Sindaco l'ex onorevole Pino Giammarinaro. 
La decisione segue la notizia della proposta di scioglimento del Comune di Salemi, per «infiltrazioni mafiose» contenuta nella relazione degli ispettori nominati dall'ex ministro Roberto Maroni dopo l'operazione su appalti e nomine nella sanità culminata con il sequestro di beni per 35 milioni riconducibile proprio all'ex deputato regionale democristiano Giuseppe Giammarinaro. 
Ma è dell'ultima ora la notizia che Vittorio Sgarbi  si è dimesso dalla carica di sindaco di Salemi. 
«Mi sono dimesso da sindaco di Salemi. Grazie agli ispettori del ministero che hanno mostrato cose di cui non mi ero accorto». Lo dice all'ANSA, il critico d'arte Vittorio Sgarbi, dopo la notizia della proposta di scioglimento del Comune per presunte infiltrazioni mafiose da parte degli ispettori del ministero dell'Interno. 
«Mi sentivo - aggiunge - in pericolo e me ne torno al Nord. Incontrerò il ministro Cancellieri alle 9 di mercoledì prossimo per riferire il mio compiacimento per questa scelta».
Sgarbi, tra il serio e l'ironico ringrazia di «esser stato tutelato». 
«Ero sotto scorta - aggiunge - e tutti vedevano quello che facevo. Penso che la Sicilia non abbia possibilità di fare qualcosa di nuovo, di ipotizzare un futuro diverso. Invito il consiglio comunale a dimettersi prima che i consiglieri vengano smobilitati, sarebbe una cosa non onorevole». «Io ho creato il museo della mafia - prosegue - ho portato Picasso, Rubens, Caravaggio stavo portando Van Gogh e hanno trovato infiltrazioni mafiose ignari delle infiltrazioni culturali. Non ho alternative devo ringraziarli...» 
L'ex sindaco ha annullato anche la conferenza stampa prevista per domani e ha detto che la nomina di Giammarinaro a vicesindaco era una risposta alla notizia dei risultati dell'ispezione ministeriale. «Poi - dice - ho riflettuto e ho deciso di dimettermi». 

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