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Salmi (41- 45)

Creato il 28 maggio 2012 da Lory663
Salmi (41- 45)Salmo 41
Preghiera del malato abbandonato

[1]Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.
[2]Beato l'uomo che ha cura del debole,
nel giorno della sventura il Signore lo libera.
[3]Veglierà su di lui il Signore,
lo farà vivere beato sulla terra,
non lo abbandonerà alle brame dei nemici.
[4]Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
gli darai sollievo nella sua malattia.
[5]Io ho detto: «Pietà di me, Signore;
risanami, contro di te ho peccato».
[6]I nemici mi augurano il male:
«Quando morirà e perirà il suo nome?».
[7]Chi viene a visitarmi dice il falso,
il suo cuore accumula malizia
e uscito fuori sparla.
[8]Contro di me sussurrano insieme i miei nemici,
contro di me pensano il male:
[9]«Un morbo maligno su di lui si è abbattuto,
da dove si è steso non potrà rialzarsi».
[10]Anche l'amico in cui confidavo,
anche lui, che mangiava il mio pane,
alza contro di me il suo calcagno.
[11]Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami,
che io li possa ripagare.
[12]Da questo saprò che tu mi ami
se non trionfa su di me il mio nemico;
[13]per la mia integrità tu mi sostieni,
mi fai stare alla tua presenza per sempre.
[14]Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele,
da sempre e per sempre. Amen, amen.
Salmo 42
Lamento del levita esiliato

[1]Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core.
[2]Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio.
[3]L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?
[4]Le lacrime sono mio pane giorno e notte,
mentre mi dicono sempre: «Dov'è il tuo Dio?».
[5]Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge:
attraverso la folla avanzavo tra i primi
fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia
di una moltitudine in festa.
[6]Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
[7]In me si abbatte l'anima mia;
perciò di te mi ricordo
dal paese del Giordano e dell'Ermon, dal monte Misar.
[8]Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate;
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati.
[9]Di giorno il Signore mi dona la sua grazia
di notte per lui innalzo il mio canto:
la mia preghiera al Dio vivente.
[10]Dirò a Dio, mia difesa:
«Perché mi hai dimenticato?
Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?».
[11]Per l'insulto dei miei avversari
sono infrante le mie ossa;
essi dicono a me tutto il giorno: «Dov'è il tuo Dio?».
[12]Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Salmo 43
[1]Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall'uomo iniquo e fallace.
[2]Tu sei il Dio della mia difesa;
perché mi respingi,
perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?
[3]Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi,
mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore.
[4]Verrò all'altare di Dio,
al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.
[5]Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Salmo 44
Lamento nazionale

[1]Al maestro del coro. Dei figli di Core. Maskil.
[2]Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito,
i nostri padri ci hanno raccontato
l'opera che hai compiuto ai loro giorni,
nei tempi antichi.
[3]Tu per piantarli, con la tua mano hai sradicato le genti,
per far loro posto, hai distrutto i popoli.
[4]Poiché non con la spada conquistarono la terra,
né fu il loro braccio a salvarli;
ma il tuo braccio e la tua destra
e la luce del tuo volto,
perché tu li amavi.
[5]Sei tu il mio re, Dio mio,
che decidi vittorie per Giacobbe.
[6]Per te abbiamo respinto i nostri avversari
nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori.
[7]Infatti nel mio arco non ho confidato
e non la mia spada mi ha salvato,
[8]ma tu ci hai salvati dai nostri avversari,
hai confuso i nostri nemici.
[9]In Dio ci gloriamo ogni giorno,
celebrando senza fine il tuo nome.
[10]Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna,
e più non esci con le nostre schiere.
[11]Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari
e i nostri nemici ci hanno spogliati.
[12]Ci hai consegnati come pecore da macello,
ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.
[13]Hai venduto il tuo popolo per niente,
sul loro prezzo non hai guadagnato.
[14]Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini,
scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.
[15]Ci hai resi la favola dei popoli,
su di noi le nazioni scuotono il capo.
[16]L'infamia mi sta sempre davanti
e la vergogna copre il mio volto
[17]per la voce di chi insulta e bestemmia,
davanti al nemico che brama vendetta.
[18]Tutto questo ci è accaduto
e non ti avevamo dimenticato,
non avevamo tradito la tua alleanza.
[19]Non si era volto indietro il nostro cuore,
i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;
[20]ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli
e ci hai avvolti di ombre tenebrose.
[21]Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio
e teso le mani verso un dio straniero,
[22]forse che Dio non lo avrebbe scoperto,
lui che conosce i segreti del cuore?
[23]Per te ogni giorno siamo messi a morte,
stimati come pecore da macello.
[24]Svègliati, perché dormi, Signore?
Dèstati, non ci respingere per sempre.
[25]Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?
[26]Poiché siamo prostrati nella polvere,
il nostro corpo è steso a terra.
Sorgi, vieni in nostro aiuto;
[27]salvaci per la tua misericordia.
Salmo 45
Epitalamio regale

[1]Al maestro del coro. Su «I gigli...». Dei figli di Core.
Maskil. Canto d'amore.
[2]Effonde il mio cuore liete parole,
io canto al re il mio poema.
La mia lingua è stilo di scriba veloce.
[3]Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
ti ha benedetto Dio per sempre.
[4]Cingi, prode, la spada al tuo fianco,
nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte,
[5]avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.
[6]La tua destra ti mostri prodigi:
le tue frecce acute
colpiscono al cuore i nemici del re;
sotto di te cadono i popoli.
[7]Il tuo trono, Dio, dura per sempre;
è scettro giusto lo scettro del tuo regno.
[8]Ami la giustizia e l'empietà detesti:
Dio, il tuo Dio ti ha consacrato
con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.
[9]Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia,
dai palazzi d'avorio ti allietano le cetre.
[10]Figlie di re stanno tra le tue predilette;
alla tua destra la regina in ori di Ofir.
[11]Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio,
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
[12]al re piacerà la tua bellezza.
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
[13]Da Tiro vengono portando doni,
i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
[14]La figlia del re è tutta splendore,
gemme e tessuto d'oro è il suo vestito.
[15]E' presentata al re in preziosi ricami;
con lei le vergini compagne a te sono condotte;
[16]guidate in gioia ed esultanza
entrano insieme nel palazzo del re.
[17]Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai capi di tutta la terra.
[18]Farò ricordare il tuo nome
per tutte le generazioni,
e i popoli ti loderanno in eterno, per sempre.
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