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SALVATORE CAMPOSEO Olivi superintensivi, un indice per l'epoca giusta di raccolta

Da Antoniobruno5

SALVATORE CAMPOSEO Olivi superintensivi, un indice per l'epoca giusta di raccolta
SALVATORE CAMPOSEO Olivi superintensivi, un indice per l'epoca giusta di raccolta
SALVATORE CAMPOSEO Olivi superintensivi, un indice per l'epoca giusta di raccolta
n. 41/2013 19 ottobre 2013 62 Terra e Vita TECNICA E TECNOLOGIA FRUTTICOLTURA I A confronto Arbequina, Arbosana, Coratina e Urano. Una ricerca dell'Università di Bari Olivi superintensivi, un indice per l'epoca giusta di raccolta SALVATORE CAMPOSEO(*) La meccanizzazione inte-grale della raccolta delle olive costituisce il fattore indispensabile per il raggiungi-mento di due importanti obiet-tivi produttivi: l'abbattimento degli elevati costi di produzio-ne, con la diminuzione del fab-bisogno di manodopera sem-pre più costosa e difficile da re-perire, e la riduzione dei tempi di raccolta delle olive, con effet-ti estremamente positivi sulla qualità dell'olio estratto. Il sistema colturale supe-rintensivo rappresenta oggi l'unica olivicoltura in grado di ridurre al minimo i costi di produzione grazie alla mecca-nizzazione integrale di tutte le operazioni colturali. È caratte-rizzato da densità di impianto superiore a 1.200 alberi/ha, for- È fondamentale disporre di cultivar con differenti epoche di maturazione per costitutire dei blend ma di allevamento ad asse cen-trale, con distanze sulla fila di 1,5 m a costituire una parete produttiva. Con tale sistema la raccolta viene effettuata in con-tinuo da macchine scavallatrici a scuotimento orizzontale, mol-to simili a quelle impiegate nel vigneto, che permettono di in-nalzare la produttività del lavo-ro del cantiere di raccolta fino a dieci volte rispetto a quella del- r Raccolta meccanica in continuo con scavallatrice Grégoire a Cerignola (Fg). r Prima raccolta meccanica in continuo delle olive in Puglia su un impianto di tre anni, effettuata con scavallatrice Braud a Cassano delle Murge (Ba) il 6 dicembre 2005. la raccolta meccanica a pianta singola effettuata da scuotitori di tronco. La sostenibilità agro-nomica dell'olivicoltura supe-rintensiva dipende essenzial-mente dalla disponibilità di cultivar idonee, caratterizzate da portamento compatto, bassa vigoria e rapida entrata in pro-duzione. Tali caratteristiche so-no proprie di due cultivar spa-gnole, Arbequina e Arbosana, sulle quali è stato calibrato il modello, ma non delle cultivar italiane finora studiate. Poiché l'epoca di raccolta in-fluenza notevolmente la quanti-tà e la qualità dell'olio estratto da ciascuna varietà coltivata, la sua scelta deve essere fatta in funzione dell'obiettivo produt-tivo, tenendo conto dell'ottimiz-zazione della raccolta, soprat-tutto se meccanica. Con lo scuo-titore di tronco un ettaro di oliveto intensivo (300-400 alberi) viene raccolto in 3-4 giorni; un ettaro di oliveto superintensivo (1.200-2mila alberi) richiede sole 2-3 ore, permettendo così di con-centrare la raccolta in un perio-do brevissimo. Inoltre, perché la raccolta meccanica sia efficiente, dev'essere praticata quando la maggior parte dei frutti rag-giunge un livello ottimale di ma-turazione e le rese di distacco sono altrettanto elevate. [ PARAMETRI Di conseguenza è cruciale la conoscenza dell'epoca otti-male di raccolta di ciascuna cultivar per ottimizzare non solo l'efficienza della raccol-ta meccanica ma anche la produzione raccoglibile. Per sottrarre la valutazione del grado di maturazione delle olive a un giudizio soggettivo è necessario disporre di validi in-dici di maturazione basati sulle n. 41/2013 19 ottobre 2013 TECNICA E TECNOLOGIA Terra e Vita 63 FIG. 2 - CURVE DI INOLIZIONE (c/0 SS) E DEL CONTENUTO DI POLIFENOLI TOTALI (MG wo G-1 SS) Contenuto in olio (% s.s.) Contenuto in olio (% s.s.) 50 48 46 44 42 40 38 36 34 32 30 28-set cv ARBEQUINA A A ....---1 ..................«........41A iii23  B B ami C C so   48 -A 46 44 42 40 38 36 34 32 30 28-set 15-Ott 31-Ott woo 900 800 700 600 500 400 300 200 100 o 15-nov Contenuto in olio (°/0 s.s.) cv ARBOSANA 50   48 46 44 42 40 38 36 l000 o 900 un 800 E 700 = UI o u; 600 uu 500 rz_ 00 400 CO o 3oo O = = 200 c bi) cu 100 O o A 34 32 30 28-set 15 -Ott 31-Ott 15-nov —e›- Contenuto in olio (% s.s.) Contenuto in polifenoli (mg ac.gallicohoo g s.s.) cv CORATINA A C 15-Ott l000 900 800 700 600 500 400 300 200 100   o 31-ott 15-nov co OD E = V) gui bo :1= o e O o O = t 73 = bo O Contenuto in olio (% s.s.) cv URANO 50   48 46 44 42 40 38 36 34 woo o goo 800 E 700 =o vi. 600 c cu := e 500 00 400 = 300 0= 200 100 o o LI A A AB C 32 30 28-set D 15-Ott 31-Ott 15-nov più attendibili variazioni delle caratteristiche fisiologiche, fisi-che e biochimiche, che avven-gono nel frutto durante il suo sviluppo terminale. In genera-le, un buon indice di matura-zione deve soddisfare alcuni re-quisiti: essere ben correlato con la maturazione, semplice e di facile rilevazione, oggettivo, economico e non distruttivo. [ L'EFFICIENZA NEL TEMPO L'efficienza della raccolta mec-canica varia nel tempo soprat-tutto in funzione della resisten-za al distacco della drupa (N) e del suo peso fresco (g), i para-metri più correlati alla resa di distacco. Il rapporto tra questi due indici, definito indice di ca-duta, è quello che principalmen-te caratterizza in generale la rac-colta meccanica dei frutti, fre-schi e secchi. In particolare, l'efficienza di raccolta delle oli-ve effettuata con lo scuotitore di tronco è massima (90-95%) quando tale rapporto è intorno a 2,0 N g-t. Con la scavallatrice si suppone che la massima effi-cienza di raccolta delle olive sia raggiunta con un più alto valore di indice di caduta, come ripor-tato per l'uva da vino, in consi-derazione del fatto che la mac-china raccoglitrice è la stessa. Dalle indagini sperimentali con-dotte negli ultimi dieci anni dal gruppo di ricerca sull'olivicol-tura dell'Università di Bari è sta-ta osservata un'efficienza media del 95% di raccolta meccanica in continuo delle olive quando l'indice di caduta risultava infe-riore a 2,7 N g.' su un campione varietale molto rappresentativo, costituito da ben 13 differenti cultivar. Tuttavia l'indice di ca-duta è un indice distruttivo, la-borioso e di non immediata de-terminazione, tanto da dover proporre un indice alternativo, più semplice e diretto. Recentemente è stato intro-dotto anche in olivicoltura l'in- dice colorimetrico, misurato con un colorimetro portatile; è un indice semplice, non distrutti-vo, già utilizzato con successo in frutticoltura e potrebbe rap-presentare un metodo veloce che permetterebbe il monito-raggio diretto della variazione di colore delle olive e sostituire tutti gli altri indici fisici, in pri-mis quello di caduta. Il grado di inolizione e il contenuto di polifenoli nei frut-ti rappresenterebbero, infine, i parametri analitici più affidabi-li per stabilire il livello di matu-razione delle drupe: non sono, però, indici economici e di sem-plice rilevazione. Per la mag-gior parte delle varietà, l'accu-mulo di olio cessa 20-22 setti-mane dopo la fioritura. La componente fenolica, invece, costituisce la frazione che defi-nisce la qualità dell'olio vergine di oliva e perciò è considerata come il più importante marca-tore analitico della maturazio- ne delle olive, in combinazione con l'inolizione. [ L'INDAGINE In considerazione della recente diffusione in Italia del sistema olivicolo superintensivo (circa 1.500 ha al 2012) si è evidenzia-ta la necessità di ottenere nei nostri areali informazioni sul-l'epoca ottimale di raccolta del-le cultivar spagnole, sulle quali è stato calibrato il sistema. Inoltre, le cultivar italiane Co-ratina e Urano® hanno manife-stato una certa adattabilità a questo sistema colturale. La ri-cerca svolta per un biennio aveva l'obiettivo di studiare l'evoluzione della maturazio-ne di frutti di queste quattro cultivar. Lo studio è stato con-dotto in un oliveto superinten-sivo allestito nella primavera 2002 a Cassano delle Murge (Bari, 307 m s.l.m.). Arbequina, Coratina e Ura-no mostrano un più rapido am-
n. 41/2013 19 ottobre 2111-4 64 Terra e Vita TECNICA E TECNOLOGIA mollimento del frutto rispetto ad Arbosana, che invece mani-festa un più lungo periodo di maturazione. L'indice di cadu-ta di Coratina scende sotto i 2,7 N g-' precocemente, grazie al notevole aumento del peso fre-sco del frutto (da 2,5 a 3,5 g). Stesso comportamento mostra Urano, anche se raggiunge pezzature finali molto conte-nute (poco meno di 2 g). Arbe-quina, Coratina e Urano pig-mentano l'epicarpo precoce-mente rispetto ad Arbosana che inizia lo sverdimento solo tra il 50° e il 70° giorno dall'ini-zio della maturazione delle oli-ve. La curva dell'inolizione ha il tipico andamento sigmoidale per tutte le varietà. Arbequina, Arbosana e Urano mostrano valori finali di polifenoli totali medio-bassi, intorno a 200-300 mg 100 g' ss; al contrario Cora-tina possiede contenuti più che doppi, intorno a 600 mg 100 g-1 ss, al termine del periodo di maturazione. [ CRITERI PER LA RACCOLTA Primo criterio - Dall'analisi degli andamenti del solo indice di ca-duta risultano le seguenti epo-che di raccolta: Coratina 2a-3a decade di settembre, Urano® 1a decade di ottobre, Arbequina 2a-3a decade di ottobre, Arbosa-na la decade di novembre-1' di dicembre, in funzione dell'an-damento climatico. Tuttavia poiché gli indici di distacco di Arbequina, Coratina e Urano non variano significativamente dopo il 45°-60° giorno dall'ini-zio della maturazione, le epo-che precedenti potrebbero esse-re estese di altri 20 giorni circa, senza importanti effetti sull'ef-ficienza di raccolta. Secondo criterio. Se si vuole anche massimizzare la quantità di olio raccoglibile, l'epoca di raccolta deve tenere conto del grado di inolizione delle drupe. Nello studio biennale è stato E Raccolta in continuo con scavallatrice Pellenc su impianto giovane, a Valenzano (Ba). osservato in generale che il con-tenuto massimo di olio è stato raggiunto circa un mese dopo al massimo della efficienza meccanica. Di conseguenza le epoche di raccolta definite se-guendo il solo criterio della massima efficienza meccanica di raccolta, andrebbero così modificate: Urano 1a-2a decade di novembre, Arbequina e Co-ratina 2'-3a decade di novem-bre. Per Arbosana invece, coin-cidendo i due massimi, l'epoca risulta invariata. Terzo criterio. Se si desidera, infine, ottimizzare il contenuto dei composti fenolici, poiché questi contribuiscono sostan-zialmente a determinare la qua-lità degli oli estratti, in partico-lare le caratteristiche organolet-tiche, la slielf-life e le proprietà salutistiche, sulla base dei risul-tati ottenuti dovremmo antici-pare l'epoca di raccolta delle olive soprattutto per quelle va-rietà a medio-basso contenuto finale di polifenoli, come Arbe-quina, Arbosana e Urano e ri-tardarla per Coratina, ad alto contenuto. [ SCELTA DEGLI INDICI La scelta degli indici di matura-zione per poter decidere l'epo-ca ottimale di raccolta delle oli-ve dipende dalla varietà stessa da raccogliere. Il semplice, ra- pido e non distruttivo indice colorimetrico può essere usato al posto del complesso, lento, distruttivo indice di caduta per le varietà a maturazione me-dio-precoce, quali Arbequina, Coratina e Urano®, per le quali l'analisi delle correlazioni ha ri-velato l'elevata significatività tra l'indice di caduta e tutti gli altri indici di maturazione, in particolare quello colorimetri-co. Invece, per Arbosana, per la quale l'invaiatura procede tar-divamente, molto lentamente o non avviene del tutto, non pos-siamo adoperare quest'ultimo indice, poiché esso non è corre-lato con l'indice di caduta. Per varietà con tale comportamen-to l'indice di caduta resta l'uni-ca alternativa agronomicamen-te valida. I risultati della ricerca con-tribuiscono a chiarire i processi di maturazione delle quattro varietà e sono applicabili per la gestione della raccolta non solo negli impianti olivicoli ad alta densità, ma anche per quelli in-tensivi e tradizionali, dove so-no coltivate quelle varietà. [ UNA SCALA DI IMPORTANZA I risultati, inoltre, enfatizzano l'importanza di definire un cri-terio di priorità nella scelta del-l'epoca di raccolta meccanica delle olive, che prevede in ordi- ne: massimizzare la quantità di olive raccolte, massimizzare la quantità di olio raccoglibile, ot-timizzare la qualità dell'olio estraibile. Questa scala di im-portanza dovrebbe essere ap-plicata rigidamente per la rac-colta meccanica in continuo delle olive, vale a dire per gli impianti superintensivi. Infatti essa perde progressivamente rigidità, ma gli 'ingredienti' ri-mangono gli stessi, passando agli impianti intensivi con rac-colta meccanica discontinua o a pianta singola (scuotitore di tronco), a quelli tradizionali con raccolta meccanizzata (attrezzi agevolatori), man mano che si dilatano i tempi di raccolta dei diversi cantieri utilizzabili. Preme evidenziare, inoltre, come sia di particolare impor-tanza negli impianti superin-tensivi la disponibilità di culti-var con differenti epoche di ma-turazione: ciò non solo per meglio ammortizzare l'impie-go della macchina raccoglitrice su un maggiore periodo lavora-tivo annuo, ma anche per per-mettere la costituzione di blend che rispondano alle diversifica-te richieste del mercato. Infine, osservazioni ripetute per più anni e in differenti areali su cia-scuna varietà coltivata potreb-bero permettere la definizione di carte colorimetriche che aiu-terebbero il tecnico e l'impren-ditore olivicolo nella determi-nazione della ottimale epoca di raccolta, così come già possibile fare per altre specie arboree da frutto: è un fabbisogno di ricer-ca che stiamo cercando di sod-disfare almeno per l'olivicol-tura pugliese! • La versione originale dell'arti-colo è stata pubblicata su Olivo e Olio n. 10/2013 (*) Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali, Uni-versità di Bari

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