Salvatore ferragamo: l'arte delle calzature femminili

Il grande merito di questo grande creatore del Made in Italy è stato quello di creare una moda che prima non esisteva, quella delle calzature femminili.

Salvatore Ferragamo nacque a Bonito, un paese in provincia di Napoli, nel 1898, da una famiglia modesta ed era l'undicesimo di quattordici figli. Dopo aver lavorato come apprendista nella bottega di Luigi Festa, a quattordici anni emigrò negli Stati Uniti e negli anni Venti aprì una bottega di calzature e riparazioni a Santa Barbara, in California.

In quel periodo iniziò la sua collaborazione con il cinema, infatti nel 1923 si trasferì ad Hollywood dove aprì l'Hollywood Boot Shop. La sua prima cliente celebre fu Lottie Pickford, per la quale creò il suo "primo" modello, un semplice paio di scarpe eleganti in capretto marrone.

Nel 1927 tornò in Italia e si stabilì a Firenze, dove aprì un laboratorio di calzature su misura. Dopo aver sfiorato il fallimento in seguito al crollo di Wall Street, alla fine degli anni Trenta raggiunse il culmine della notorietà grazie alla scarpa ortopedica con la suola in sughero.

La prima cliente a cui Ferragamo presentò il modello fu la duchessa Visconti di Modrone, la quale rimase turbata dopo aver visto le scarpe, ma lo stilista la convinse ad indossarle e solo se nessuno le avesse chiesto nulla a riguardo, gliele avrebbe potute restituite.

Fu così che la duchessa le indossò una domenica mattina per andare a messa e il giorno dopo, quando Salvatore Ferragamo aprì il negozio, andarono da lui alcune amiche della duchessa per comprare la scarpa a zeppa.

Durante gli anni del Fascismo la sua bottega fu frequentata da Mussolini e Claretta Petacci, e addirittura da Eva Braun, l'amante di Hitler.

Tra i numerosi modelli realizzati da Ferragamo, quello più celebre fu  il sandalo "invisibile" con tomaia di nylon trasparente, per il quale ricevette l'Oscar della moda nel 1947.

Quando nel 1960 morì, le redini dell'azienda furono prese dalla moglie Wanda e dalla figlia maggiore Fiamma. In questo stesso periodo si cominciò a diversificare la produzione, estendendola al settore dell'abbigliamento e degli accessori.

A vent'anni esatti dall'Oscar del padre, Fiamma Ferragamo ricevette anche lei lo stesso premio. A lei si deve l'ideazione del celebre modello di calzatura Vara, contraddistinto dal fiocco in gros-grain e considerato uno dei classici dell'azienda.

Nel 1995 è stato inaugurato il museo Salvatore Ferragamo a Firenze in Palazzo Spini Feroni.

fonte: "Un secolo di moda italiana" di Sofia Gnoli

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