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Salviamo la Fardelliana

Da Agueci

“Scialo: leggo, suono e parlo” un’iniziativa di due giorni

«La cultura può e deve rappresentare un grande volano per il turismo, l’aggregazione sociale e l’elevazione spirituale di una collettività che vive in un territorio difficile ma straordinariamente ricco e antico».

È quanto è stato ribadito ieri in una conferenza stampa, tenuta presso la Biblioteca Fardelliana, a cui hanno preso parte la direttrice Margherita Giacalone e i rappresentanti delle 32 associazioni che hanno dato vita all’evento, nonché alunni della “R. Salvo” e del “G. B. Fardella” e liberi cittadini. È stato presentato il programma della due giorni che si terrà il 15 corrente mese, dalle ore 16 del sabato fino alle 4 del mattino e il 16 dalle ore 9 alle ore 14. Il titolo della manifestazione è “Scialo: leggo, suono e parlo”.

Quando un mese e mezzo fa, si paventò la chiusura della Biblioteca per mancanza di fondi, durante un’assemblea cittadina si decise di realizzare un momento culturale che avesse l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica a considerare la cultura tout court in sé e il luogo specifico dove si conserva la memoria di un popolo, come valore in assoluto di un vissuto che ci appartiene. Anche se oggi il pericolo per l’anno in corso è superato (il sindaco Damiano si è impegnato, infatti, a reperire i 250mila euro nel bilancio comunale), il problema resta per il futuro: «Urge la necessità  - afferma la Giacalone – di dare un assetto giuridico all’Ente».

L’importanza della “Fardelliana” (contiene una vasta documentazione che va dal 1300 fino al 1800), della quale si sono avvantaggiate generazioni di trapanesi e non, «si colloca, - come si legge in una nota – per consistenza e valore delle sue raccolte, tra le prime biblioteche della Sicilia e occupa, nel più vasto panorama culturale nazionale, un ruolo di tutto rispetto. Per questo, la paventata chiusura rappresenterebbe un grave danno non solo per la città di Trapani, ma per tutto il mondo culturale siciliano e italiano». Ed ecco perché gli organizzatori, per molta parte appartenenti a giovani associazioni e giovani anche loro, ritengono che la Biblioteca «non venga più vista come una zavorra, come una spesa eliminabile, superflua, eccessiva.  La Fardelliana – scrivono – deve assurgere a luogo privilegiato della cultura trapanese, dispiegare una forza e una vitalità nuova».

In quest’open day si alterneranno, attraverso le tre formule del leggo, parlo, suono, coloro che a Trapani vivono e producono cultura: scrittori, professori, fotografi, architetti, musicisti, cantanti, pittori.

Molti cittadini e associazioni in questo periodo hanno sentito il bisogno, ognuno a proprio modo, di testimoniare la loro vicinanza alla Biblioteca, per tutti cuore pulsante della città, che in passato e fino a oggi ha rappresentato, e lo dovrò fare ancor più per il futuro, il volano per il turismo.

SALVATORE AGUECI

(Pubblicato sul quotidiano “La Sicilia” del 13/03/2014 a pag. 35)


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