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Samantha Cristoforetti, la prima italiana nello spazio, un sogno che si avvera, la missione Futura e….il maschilismo italico!

Da Bambolediavole @BamboleDiavole

Non so  voi, ma a me tutta la faccenda di Samantha Cristoforetti ha gasato davvero tantissimo!

Forse perché da piccola sognavo, come tant* probabilmente, di poter fare l’astronauta. Guardavo le stelle e mi ripetevo con convinzione che un giorno avrei passeggiato su di esse. Leggevo libri di astronomia, studiavo le stelle e le “cose spaziali” (come ero solita dire a mia madre stringendo il mio libro pieno di parole che non comprendevo ma ricolmo di immagini). Oggi vedere Samantha partire per l’Iss, seguire i preparativi su internet, leggere i suoi tweet e status di Facebook, mi emoziona davvero tanto. Questa donna rappresenta tutto quello che da bambina volevo essere!

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Ma parliamo un po’ della missione e della sua protagonista:

Samantha Cristoforetti
Samantha Cristoforetti

Samantha Cristoforetti è nata a Milano il 26 aprile del 1977, ma è cresciuta nella provincia di Trento, in un piccolo paese che si chiama Malè. Si è laureata presso l’Università Tecnica di Monaco di Baviera in ingegneria meccanica. Negli anni seguenti la sua laurea ha frequentato in Italia l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli e tra il 2005 e il 2006 è diventata pilota di guerra, conseguendo titoli e riconoscimenti per la sua attività e diventando Capitana dell’Aeronautica Italiana. A maggio 2009  viene selezionata come astronauta dall’Agenzia Spaziale Europea — prima donna italiana e terza europea in assoluto dopo la britannica Helen Sharman (1991) e la francese Claudie Haigneré (2001) — risultando tra le sei migliori di una selezione alla quale avevano preso parte 8500 candidati.

@AstroSamantha parla correntemente ben quattro lingue: inglese, francese, tedesco e russo, oltre all’italiano.

Il 23 Novembre alle 22.01 (ora italiana)  è partita da Baikonur (Kazakistan) e ha raggiunto  la Stazione Spaziale Internazionale  intorno alle 4 del mattino (ora italiana) iniziando così la sua missione di sei mesi. L’aggancio è avvenuto in modo perfetto e Samantha Cristoforetti è entrata per prima dalla Sojuz all’Iss, seguita dai due colleghi, il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts.

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Entrata di Samantha Cristoforetti dalla Soyuz all’Iss

A bordo hanno trovato il comandante Barry E. Wilmore della Nasa e i russi Aleksandr Samokutyayev ed Elena Serova. I sei astronauti diventano l’equipaggio 42 della Iss. Il loro ingresso rappresenta il via ufficiale alla missione Futura.

Samantha sarà chiamata, in questi sei mesi, a svolgere ben 200 esperimenti, alcuni  dell’Agenzia Spaziale Italiana (qui in dettaglio ) : nel programma della missione vi sono esperimenti sulla fisiologia umana, analisi biologiche e la stampa di oggetti 3D in assenza di peso in modo da sperimentare anche la possibilità di stampare pezzi di ricambio per la stazione stessa senza dover dipendere dagli invii da terra.


Quest’anno l’Italia ha sfornato tante belle notizie, ricordiamo infatti che un’altra donna, sempre rimanendo in ambito scientifico, ci ha regalato un’altra grande soddisfazione: la scienziata italiana Fabiola Gianotti  diventa la prima donna alla guida del Cern di Ginevra.

L’Italia, definita come il paese delle veline e dei calciatori, alla quale troppo spesso viene associata la parola mafia, ridicolizzata all’estero per la pessima situazione politica e i vari scandali che si sono susseguiti negli anni, nel pieno di una profonda crisi economica che ha portato molti imprenditori al suicidio, molte impresse a chiudere e molt* giovan* ad emigrare all’estero, finalmente poteva avere un piccolo momento di riscatto, poteva brillare di luce riflessa, poteva rompere le catene che intrappolano da sempre le donne negli stereotipi del famigerato binomio “santa\puttana” … e cosa fa?

Tratta la notizia della prima donna italiana nello spazio con superficialità – nessuna testata giornalistica ha messo in prima pagina questo evento che entrerà a far parte della nostra storia- e sui social network i maschilisti si sono sbizzarriti (continuando tuttora) dando ampio sfogo alla loro frustrazione con battute sessiste, squallide e ricche di stereotipi.

Purtroppo una donna, nel momento in cui ha ambizioni che escono fuori dai muri della cucina, deve scontrarsi con un muro ricco di stereotipi e pregiudizi. Samantha Cristoforetti è stata insultata! Giudicata per il suo aspetto fisico e definita incapace (una cosa veramente assurda se si legge la sua biografia!). Per l’ennesima volta l’Italia ha dato  testimonianza che non è un paese per donne! È questa la triste realtà!

Una delle tante
Una delle tante “raccolte” di battute sessiste rivolte a Samantha

Se l’italico maschilista non vede turgidi seni, donne svestite e\o rassicuranti angeli del focolare- cose alle quali è stato abituato e assuefatto da una società profondamente patriarcale e machista- sente l’impellente necessità di esprimere il proprio livore.  La donna non può avere ambizioni, non può essere qualcuna, non può compiere gesta che la faranno entrare nella storia! No, non può. Perché da sempre l’immagine che si ha di essa è un’altra: la donna  è velina, è l’abbellimento muto e svestito che presiede una trasmissione, è l’angelo del focolare che vuole  fare figli ed essere fedele serva del suo uomo, è lo “strumento” che sollazza i piaceri maschili, è colei che si sacrifica per la famiglia soffocando le proprie ambizioni, desideri e sogni. Non è astronauta, non è ministra, non è direttrice del Cern. E qualora ricoprisse una carica importante, se di bello aspetto non sarebbe libera neanche di mangiare un gelato o di indossare un tailleur blu senza che non vengano fatte battute a sfondo sessuale. La donna bella è troia. La donna che invece non da adito a battute del genere è  attaccabile su altri fronti: è incapace, “un’inchiavabile culona”, la cucina è il suo regno e ovviamente se non sa parcheggiare una macchina figuriamoci una Sojuz!

In molt* probabilmente potranno dire che l’impresa di Samantha non rappresenti nulla di nuovo: Jurij Gagarin fu il primo uomo a volare nello spazio il 12 aprile 1961; Valentina Vladimirovna Tereškova fu la prima donna nello spazio nel 1963;  Neil Armstrong mise piede sulla luna per la prima volta ben 45 anni fa.

Perciò Samantha che ha fatto di così speciale? Beh, Samantha oltre a essere la prima donna italiana nello spazio, come ho già scritto, tramite i risultati dei suoi esperimenti darà un enorme contributo alla scienza e, chissà, probabilmente sarà proprio grazie a lei e all’equipaggio di cui fa parte, se un giorno sarà possibile fare nuove conquiste in un mondo infinito.

Fortunatamente un giorno, donne come Samantha Cristoforetti e Fabiola Gianotti verranno ricordate per l’importante contribuito fornito e non per l’accoglienza che il loro operato ha avuto in questo degradante ambiente maschilista che attualmente fa fare a noi italiani una figura a dir poco pessima agli occhi del mondo.

Oggi, donne come loro  rappresentano una speranza e un esempio per tutte. Possiamo scegliere se essere mogli e\o mamme, ma possiamo anche essere astronauta, direttrice del Cern e scienziata di fama o tutto ciò che vogliamo! L’importante è avere ambizioni, sogni, tenacia e soprattutto un gran coraggio!

Fonti: qui, qui, qui

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