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San Bassano, l’Altra Lombardia, assieme a un gruppo di cittadini, invitano a non pagare la prima rata dell’Imu. Secco no alla palestra milionaria

Creato il 08 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Da ieri è apparso sulla bacheca elettronica di San Bassano un sintetico messaggio che ricorda la scadenza di pagamento della prima rata IMU del 18 giugno 2012.

Sul sito web del Comune ci sono alcune (poche) informazioni sull’argomento e questo è tutto (pensano forse che vadano tutti a consultare il sito del comune, non sanno che a San Bassano ci sono molti che non usano il computer?). In moltissimi municipi della provincia di Cremona, anche più piccoli di San Bassano, i sindaci si mettono a disposizione dei propri cittadini organizzando assemblee e distribuendo nelle case dei fogli informativi. A San Bassano per ora tutto tace. Anzi, il sindaco ci fa sapere, sempre solo attraverso internet, che non ha ancora deciso niente sull’IMU.  Allora come ha fatto a fare un bilancio di previsione 2012 e il bilancio pluriennale 2012-2014 senza prendere decisioni sull’IMU? Ma come fa i conti? I cittadini di San Bassano hanno diritto di sapere subito se e quanto dovranno sborsare, o non sborsare, per la loro casa o la loro attività. L’IMU ha un costo sociale altissimo in un momento di crisi come questo e i sindaci possono intervenire per tagliare questa imposta fino ad azzerarla, attraverso l’aumento delle detrazioni. Su questo argomento il sottosegretario all’economia Grilli ha dichiarato testualmente: “I sindaci possono disporre incrementi della detrazione per l’abitazione principale”, i 200 euro più i 50 per ogni figlio a carico, “fino a concorrenza dell’imposta dovuta, esentando nei fatti l’immobile dall’imposizione”.

Il messaggio è chiaro: LA SCELTA DI FAR PAGARE O MENO L’IMU  SPETTA AI COMUNI E ALLA VOLONTA’ POLITICA DEI SINDACI

La giunta di San Bassano giustifica la sua non decisione con il pretesto che rimane in attesa che il governo Monti prenda nuovi provvedimenti sulla base del gettito che deriverà dal primo versamento a livello nazionale. Noi rifiutiamo e denunciamo questa posizione pilatesca, attendista e pericolosa per la popolazione residente.

Infatti, mettiamo il caso che l’amministrazione di San Bassano comunichi dopo il 18 giugno che ha deciso di far pagare meno dello 0,4 o di non far pagare del tutto l’IMU a certe categorie. A dicembre, in sede di conguaglio si dovranno rifare i conti e i cittadini di San Bassano che hanno pagato di più o che non dovevano pagare per niente dovranno chiedere al fisco il rimborso di quanto pagato in più in fase di acconto e si sa quanto siano lunghi i tempi per i rimborsi. Poi ci sono calcoli specifici per i terreni agricoli, i fabbricati rurali, gli immobili storici, le abitazioni delle cooperative, quelle degli anziani che vivono in altre strutture, e per le abitazioni date in affitto e via discorrendo.

E questa situazione di disagio vale per tutti i comuni in cui la giunta non ha ancora deciso come comportarsi con l’IMU. Rileviamo che alcuni comuni della provincia di Cremona hanno provveduto a ridurre l’IMU come ad esempio a Vaiano vicino a Crema.

Noi chiediamo che la giunta Bassanetti decida prima del 18 giugno che cosa ha intenzione di fare con l’IMU, e se non ha questa intenzione è meglio che si dimetta e lasci il posto a chi sa governare il bene pubblico.

Infatti una giunta che chiude i bilanci negli ultimi 3 anni in attivo o in pareggio, che fa costruire in piena crisi una palestra milionaria ed inutile, che perde i finanziamenti regionali per intempestività o incapacità e che riduce il paese ad un pista con buche e voragini e tanto altro, non può essere all’altezza del governo di un importante e ricco comune come San Bassano. E se non abolirà o ridurrà l’IMU si assumerà una grave responsabilità politica e morale di cui gli abitanti di San Bassano si ricorderanno.

Un’altra annotazione: la Lega è rappresentata in giunta dal segretario provinciale. Questo signore non ha niente da dire sull’IMU visto che il suo partito fa il diavolo a quattro a livello nazionale contro questa imposta ingiusta e al limite della costituzionalità?

Se c’è batta un colpo e distingua le sue responsabilità e scelte scellerate (come la costruzione della palestra) che questa giunta vorrebbe compiere.

In sintesi ; se l’IMU dovesse restare così com’è, se la costruzione della palestra non dovesse essere bloccata noi invitiamo la cittadinanza a non versare la prima rata dell’IMU anche perché questo non ha conseguenze penali.

Le sanzioni per i contribuenti che pagheranno la prima rata dell’imposta in ritardo saranno tutto sommato “abbastanza irrisorie”. Facciamo l’ esempio di un proprietario di prima casa che deve versare la prima rata di 50 euro entro il prossimo 18 giugno. Pagherà, tra interessi e sanzioni, 1,60 euro aggiuntivi nel caso il pagamento avvenga entro il trentesimo giorno dalla scadenza, comprensivo delle predette sanzioni ed interessi. Oltre il trentesimo e fino ad un anno dal termine iniziale, la maggiorazione sarà’ di 3,13 euro.

Ribadiamo che é diritto dei cittadini conoscere almeno una settimana prima del 18 giugno quali scelte effettuerà la giunta Bassanetti. Questo silenzio può essere anche sospetto perché la legge dice che i sindaci devono decidere entro il 30 settembre, poi entro il 12 dicembre lo Stato potrebbe rivedere le aliquote in base al gettito ottenuto in questa prima fase. Non vorremmo che il sindaco, furbescamente, aspettasse dicembre per poi attribuire al governo l’eventuale aumento dell’aliquota base.

Torneremo sull’argomento palestra perché stiamo lavorando per capire la correttezza della progettazione, lo svolgimento della gara di appalto e le modalità di lavoro dentro il cantiere.

 

Mariella Megna per un gruppo di cittadini di San Bassano

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Giorgio Riboldi – SU LA TESTA l’altra Lombardia

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