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San Paolo

Creato il 27 luglio 2013 da Albix

Io sono Paolo, un Giudeo di Tarso,

città cilicia tra le più importanti!

Il petto di furore aveo riarso

contro i cristiani della Giudea, nanti

che Dio mi chiedesse, ché sulla via

mi trovavo di Damasco, per  quanti

ragion di  fustigati aveo di mia

propria mano e degl’altri ch’andavo

a perseguire! Ma la diceria

che mi vorrebbe poscia tanto bravo,

quanto spietato sarei stato pria,

vorrei condurre al suo corretto enclavo;

passi dunque d’ogni soperchieria

l’addebito e d’ogni complicità,

sia che in Giudea o nella Samarìa,

per arroganza o cieca volontà

abbia avuto nelle persecuzioni

dei fratelli ebrei, che alla novità

di Cristo subito eran stati proni;

però quello che a me pare più inviso

è che qualcuno fuor dal coro stoni

accusandomi anche d’avere ucciso!

No, no, e poi ancora no! Giammai

Il mio braccio fu di sangue nostro intriso

Di quei della mia stessa razza! Mai

mi spinse a dar la morte il tanto odio

Che pur covavo allora contro i sai

Che, minacciando d’occupare il podio

Supremo dell’avito Tempio, il Verbo

Novello di Gesù, come in allodio

Diffondevano intorno. Ero acerbo

Quando i mantelli dei lapidatori

Del primo martire cristiano in serbo

avevo e quando gli estremi rigori

Del voto mortale in Sinedrio io davo!

Ma della legge è noto ai più cultori

Come non sia punibile lo schiavo

Quando esegua; ed io agivo stretto

Dalla legge, di cui l’antico avo

Mosè, a tutti noi imponea rispetto;

e anche io la sentìa vincolante!

Nel giusto io mi credea, anzi costretto,

ad agire in quel modo di zelante

gioventù! Di Gesù, figlio di Abbà,

niente sapevo ancora, ma ignorante

ero di Lui e della verità

con cui ha illuminato il mondo!

Quando poi cessò in me la cecità

M’accorsi d’esser giunto al fondo

E vidi il vero nella sua realtà!

Oh me infelice, quando iracondo

Perseguivo i  fratelli con viltà!

Oh me fallace, che la vecchia via

Sola vedevo di mia volontà!

Ebbene, Dio, nella coscienza mia

Non volle che pesasse anche il supplizio

D’aver tolto la vita! E dunque sia:

Non mi sottrarrò al vostro giudizio!

Né valga ciò che dopo sono stato

A mio favore! Che sia all’inizio

Che  al prosieguo, io fui destinato

A ciò che in alto fu per me deciso;

in bene e in male io l’ho accettato!

E se quello a voi vi pare inviso,

questo l’ho accettato di buon grado

e il mio sentiero di dolore intriso

è stato ed è, dovunque io vado!

Non siate dunque voi assai severi,

e quando in aria lancerete il dado

considerate insieme oggi e ieri,

chè la vita di un uomo è un tutt’uno

fatto di azioni e di pensieri;

e mentre le prime  son per ognuno

evidenti, quegl’altri solo Dio

li sa pesare, dando a ciascuno

il suo giusto tributo! Dunque io,

quando fui scelto per la diffusione,

nel mondo, del nuovo credo, di mio

misi, come in passato, la passione

e la coscienza di essere nel vero!

Conosco e precedo l’obiezione

Che con un simil ragionar, invero,

nessuno potria mai ser condannato,

il bugiardo apparerìa sincero

e l’omicida sarìa liberato!

Ma conoscevo ben solo una legge

Pria che alla mission fossi vocato!

Ed era la legge di Mosè! Vegge

Chiunque come io fossi nel giusto!

Vorrei comunque dire per chi legge

Questo mio scritto, che il solo disgusto

Di cui serbo memoria di quegl’anni

Trascorsi all’insegna del trambusto

Giovanil,  son le torture e i malanni

Che senza pietà arrecavo ai rei

Presunti! Questo tra i diversi danni

Riconosco! Lo stesso che i Giudei

Cristiani oggi tentano di fare

A me e a tutti gli altri Ebrei

Che sol intendon farsi battezzare,

ritraendosi alla circoncisione!

Il mio invito ad avvicinare

Gesù e la Sua nuova religione

Lo perseguo infatti in amore,

giammai con violenza o restrizione!

E’ tempo ormai d’aprire il nostro cuore

Al mondo, come Gesù ci ha insegnato!

Il Verbo del Cristo, nel Suo vigore

Non deve più restare limitato

Negli angusti confini d’Israele,

di Giudea e di chiunque vi è nato!

E non già con la forza e con il fiele

Si fa la via che a Gesù conduce!

Dispieghiamo spontanei le vele

Del nuovo vento di riscatto e luce,

che a Gesù Cristo Il Redentore

e alla Promessa di salvezza adduce!

Gesù, morto in croce per amore,

di tutti quanti, Ebrei e pagani!

Cerchiamo con entusiasmo e ardore

Di collaborare ai Suoi santi piani

Per la Nuova ed Eterna Alleanza

Che vorrebbe vedere, ai Cristiani,

Uniti in una sola fratellanza,

tutti gli uomini e razze della terra!

Valutate la vera importanza

Della nuova fede in Cristo! Erra

Chi non si avvede che è la pace

La nuova frontiera e non la guerra!

E Gesù Cristo, pur morto, non giace

Ma Egli è risorto! Io, testimone,

apostolo indegno, eppur capace,

da Lui sono stato per la missione

giudicato e scelto di persona

e incaricato della diffusione

del Vangelo, non solo in questa zona

ma in tutto il mondo conosciuto!

E sì farò, sinchè non sarà prona

La mia volontà e non sia venuto

Il giorno del giudizio universale,

quando il mondo intero avrà saputo

la Verità che veramente vale

ed il sentier che ognun deve seguire,

per la via che al Padreterno sale!


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