San Pietro e Paolo, le sparatorie e il ritratto in cornice

Finisco di lavorare presto, solo due clienti che mangiano due penne al salmone e due tiramisù. . E poi casa. Doccia . Caffè. Aqua di Giò che si scrive senza la c . Maglia di cotone verde. Recupero la serata con Ginko e GL. Un altro caffè nelle tazzine giapponesi preziose e fini. Succo di Pera nel bicchiere quadrato con il bordo blu Tentiamo di guardare un film con Brad Pitt e Agiolina Jolie. Ma il film è difficilissimo da seguire. Solo tante pallottole che continuano a demolire qualsiasi oggetto gli si pari innanzi. Nel frattempo nella piazza sottostante passa la processione di San Pietro e Paolo e i canti arrotati e striduli delle beghine si fondono con il rumore di fondo dell'americanata insulsa che scorre veloce sullo schermo catturando solo un po' della nostra attenzione. Per un gioco che ho già notato, il volto antico della casa di Ginko concentra i suoni dell'esterno esattamente alle mie spalle, nell'angolo interno del bel salone. Facciamo poi quattro chiacchiere sul lavoro, ricevo qualche notizia sugli amici che trascuro e qualche idea interessante. Ginko e GL mi chiedono poi di ritrarli con il mio obiettivo. Mi dicono di non avere ancora una foto insieme e la cosa mi lusinga . Mi viene in mente di usare la grande cornice dorata appoggiata al muro, abbastanza brutta da risultare efficace. Mi piacerebbe fargliela reggere. Magari fargliela sollevare , insieme , ad un metro da terra. Si tratta però di un'immagine che ancora non esiste e che di certo, gioiosi lettori miei , non vedrete mai . Ancora una volta Ginko non mi ha detto il suo secondo nome .