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SAN SEVERO – Commerciante sequestrato e picchiato da falsi poliziotti poi è liberato dai veri agenti

Creato il 26 febbraio 2013 da Daunianews

SAN SEVERO –  Commerciante sequestrato  e picchiato da falsi poliziotti  poi è liberato dai veri agentiIn tempi di crisi anche frutta e verdura sono presi di mira dai rapinatori. È accaduto sabato mattina alle 6.30 ad un fruttivendolo sanseverese aggredito da rapinatori mentre percorreva con il suo furgone la strada statale “16” tra San Severo e Foggia.
Giunto all’altezza dello scalo ferroviario di Rignano Garganico, il commerciante sanseverese è stato bloccato da alcuni malviventi fintisi forze dell’ordine e picchiato.

I rapinatori, tuttavia, nonostante fossero disarmati, hanno costretto l’uomo a scendere dal mezzo, lo hanno malmenato, per poi fuggire a bordo del furgone. Per darsi alla fuga i malviventi hanno imboccato una strada complanare della statale “16” ma dopo pochi chilometri si sono trovati a dover fare i conti con il fango presente sulla carreggiata, dovuto alle piogge che si sono abbattute in questi giorni sulla zona.
Il furgone è rimasto, infatti, impantanato nel fango e dopo numerosi tentativi ai malviventi non è rimasto altro che abbandonare il mezzo e darsi alla fuga nelle campagne limitrofe.

Immediato l’intervento di soccorso degli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di San Severo allertati dallo stesso malcapitato fruttivendolo sanseverese.
L’uomo ancora sotto shock per l’aggressione subita non è riuscito subito a spiegare quanto accaduto al centralino del 113 e non riusciva, nella concitazione del momento, a fornire la sua posizione.
Solo grazie alla professionalità dell’agente di pubblica sicurezza la vittima dell’aggressione si è calmata, riuscendo così a comunicare i fatti e la posizione ai poliziotti. Gli agenti, quindi, sono intervenuti sul posto e hanno dato il via alle ricerche degli aggressori e del mezzo rubato.

Infatti, in seguito ad una perlustrazione nei pressi dello scalo ferroviario di Rignano, i poliziotti hanno rinvenuto il furgone a pochi chilometri di distanza dal luogo dell’aggressione.
L’automezzo era stato abbandonato perché impantanato a causa del fango presente nella stradina secondaria imboccata dai malviventi per tentare la fuga.
da La Gazzetta del Mezzogiorno

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