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Sannio, quanta bellezza!

Creato il 27 ottobre 2014 da Manuelapeace

rosoneCi sono città di cui non ti non ti aspetti la bellezza. Città che avevi sottovalutato e che non avresti mai pensato avessero tanto fascino. E’ il caso di Benevento, una perla del territorio sannita, che ho scoperto ieri, dopo aver presentato la sera prima il mio libro “Femmine che mai vorreste come amiche” al Circolo della Stampa di Avellino, altra cittadina deliziosa, pulita ed elegante.
corso-2A Benevento, come ad Avellino, è piacevole passeggiare per il corso e incappare in angoli fioriti, persone gentili, percorrere strade pulite, senza bancarelle di vu cumprà e negozi di chincaglierie cinesi e anche senza traffico. Città dove la vita sembra proprio concepita a misura di essere umano, dove i ragazzini possono correre in bicicletta senza la paura di essere schiacciati da macchine in corsa.
governoFare i turisti a Benevento è un’esperienza che vale la pena di provare.campanile
ssofiaLa chiesa di Santa Sofia, appena dopo il Palazzo del Governo, è stata nominata patrimonio dell’Unesco e appena entrati si capisce il perché. L’architettura longobarda, la struttura esagonale e le colonne provenienti dal Tempio di Iside ne fanno un vero gioiello.
statueAccanto c’è il Museo del Sannio, dove in questa domenica di tardo ottobre, in una giornata luminosa con un freddo secco ben diverso dalle più miti temperature romane, ci siamo persi per un paio d’ore ad ammirare statue greche e romane, monili di età longobarda, acquerelli dell’Ottocento, vasi e urne perfettamente conservati ed esposti. Passeggiare per il chiostro romanico, tra gerani e limoni, è stato poi particolarmente rilassante. chiostro-2
E che dire della cucina e dei vini di questa incredibile terra? Piatti semplici, provenienti dalla cultura contadina, ma così saporiti e colorati e abbinati a vini deliziosi e profumati che ci hanno deliziato prima dell’inevitabile rientro.
Quando torno da queste brevi incursioni in posti dell’Italia lontani dal rumore di Roma, mi chiedo quanto tempo ancora passerà prima che io mi decida davvero a trovarmi una casetta in campagna, tra ulivi e cespugli di lavanda, dove il vicino di casa non è soltanto un cognome su un citofono, ma è uno di famiglia. Solitamente sono l’Umbria e la Toscana le mete più ambite per trascorrere week end tra arte, storia e natura, invece ho scoperto ieri che la zona del Sannio e anche i dintorni, non hanno proprio nulla da invidiare alle suddette regioni dell’Italia centrale e andrebbe scoperta pian piano, assaporata per bene, come un calice di uno dei suoi vini odorosi. Ad Avellino e Benevento non ho trovato neppure l’ombra di quella “napolitanità” becera, distruttiva, criminosa e volgare che ha fatto della città più magica del mondo, una meta dove gli stranieri hanno paura a girare. E ho trovato nei capoluoghi sanniti, molta voglia di “fare cultura” e partecipazione e iniziative e tanta bella gioventù.
Tra poco in quelle zone sarà tempo di torroni, bianchi, neri, farciti, al cioccolato, al miele, al limone, morbidi, duri, al liquore (è nato qui il celeberrimo e anche molto cinematografico “Strega”, che ha legato il suo nome anche al più prestigioso Premio letterario). E allora bisognerà proprio che io ci torni presto.
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