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Sanremo 2011: la recensione completa della prima serata

Creato il 16 febbraio 2011 da Marianocervone @marianocervone
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Iniziato alle 21:16 il sessantunesimo Festival di Sanremo si è aperto con il luminoso volto di Antonella Clerici, conduttrice della passata edizione, la quale, insieme alla figlia Maelle di quasi due anni, presentata per la prima volta al pubblico, ha introdotto la kermesse canora, passandone idealmente il testimone al nuovo conduttore Gianni Morandi e alla sua “squadra”. Contrariamente a quanto si poteva immaginare dal chiacchiericcio di questi giorni, contro ogni previsione e pronostico maligno, lo show è stato invece molto scorrevole, se si esclude la pessima parentesi satirico-politica dei comici Luca&Paolo, migliore la chiusura, e qualche sketch maldestro delle primedonne Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis, la musica è stata protagonista indiscussa di questa prima serata, riservata ai soli Big. Prima in scaletta Giusy Ferreri, rivelazione di X Factor, che ha proposto Il mare immenso, ballad rock poco orecchiabile, che potrebbe invece rivelarsi un diesel. Non convince del tutto nemmeno Luca Barbarossa, benché il suo brano sia decisamente più orecchiabile del precedente, che insieme alla cantante spagnola Raquel del Rosario ha interpretato Fino in fondo. Ripetitivo e noioso invece il brano cantautorale di Roberto Vecchioni, Chiamami ancora amore.

Inelegante il brano di Anna Tatangelo, che più volte, durante la sua Bastardo, offende il suo uomo con il volgare, e nemmeno originale, epiteto, memore di Marcella Bella di Sanremo 2005.

Intenso il brano del gruppo milanese La Crus, composto da Mauro Ermanno Giovanardi e Cesare Malfatti, occasionalmente ritornati insieme su quel palco dell’Ariston dove la loro storia artistica ha avuto inizio: Io Confesso è infatti tra i brani più orecchiabili del festival, impreziosito dalla soprano Susanna Rigacci.

Max Pezzali è invece pronto per la seconda parte della sua carriera, e ritorna con Il mio secondo tempo, di sicuro il brano più radiofonico di tutto il festival.

A cinque anni dal suo ultimo festival, e con l’ennesimo nuovo look, Anna Oxa ritorna con La mia anima d’uomo, brano roccheggiante, che la Oxa ha interpretato quasi come una indemoniata.

Deludente Tricarico, che dopo il brillante Bosco delle Fragole, torna sul palco dell’Ariston con Tre colori, lenta filastrocca-inno al tricolore italiano, rasentando i canti degli alpini. Non deludono invece i favoriti di questa edizione, i Modà featuring Emma Marrone che hanno invece cantato Arriverà.

Tra i brani orecchiabili anche l’Alieno di Luca Madonia con Franco Battiato. Old style, ma sempre attuale, Il vento e le rose interpretato da una Patty Pravo (vocalmente) non proprio in forma.

Vivo sospesa è stato il penultimo brano in gara, cantato dalla vincitrice in carica di X Factor, Natalie, la quale in alcuni momenti, con il suo brano rock, ha vagamente ricordato Bjork. Ha chiuso questa prima serata Albano che con Amanda è libera, magistralmente cantata, ma musicalmente già sentita, ha affrontato la delicata tematica della prostituzione.

LE ELIMINATE:

Prime ad abbandonare la gara le due Anna: Anna Oxa con La mia anima d’uomo e Anna Tatangelo con Bastardo cedono infatti il passo alle dodici canzoni che riascolteremo domani sera insieme ai giovani.


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