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Santa Gilla, il paradiso dei detriti

Creato il 29 agosto 2015 da Alessandro Zorco @alessandrozorco
Santa Gilla, il paradiso dei detriti

Spesso in questo sito ci siamo occupati delle enormi potenzialità turistiche della Sardegna. Potenzialità che passano anche e soprattutto attraverso una adeguata valorizzazione dell'enorme patrimonio ambientale e paesaggistico di cui dispone la nostra isola. Una delle risorse naturali più importanti è senza dubbio il compendio lagunare di Santa Gilla, una delle zone umide più importanti dell'area Mediterranea, sito di interesse comunitario e vincolato dalla convenzione Ramsar, che negli anni scorsi è stata oggetto di importanti investimenti da parte della Regione Sardegna.

Per capire quali siano le condizioni della laguna di Santa Gilla e quanto la nostra Regione stia puntando sull'ambiente e la natura valorizzando questo sito di eccezionale importanza pubblichiamo integralmente questo intervento di Roberto Copparoni, presidente dell'associazione ambientalista Amici di Sardegna, corredato da un eloquente servizio fotografico.

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Santa Gilla: intervento di Roberto Copparoni, presidente dell'Associazione Amici di Sardegna
E' incredibile come e quanto a Cagliari si facciano dei lavori, anche importanti, senza metterci anima e passione. Mi spiego meglio.... soprattutto quando si realizzano delle opere di valenza pubblica sarebbe cosa normale aver pensato a come gestire le strutture e gli impianti realizzati e come mantenerli in buono stato di utilizzo al fine di garantirne la migliore e più funzionale fruizione...invece. Pensate alla risorsa del compendio lagunare di Santa Gilla affidato dalla Regione a una improduttiva istituzione, lasciata in balia dei sindacati di categoria che, spesso, si preoccupano più delle loro sopravvivenza strutturale che della valorizzazione delle risorse umane e territoriali che gli vengono affidate. Sono stati spesi centinaia di milioni di euro per bonifiche, dragaggi, imponenti opere di ingegneria per realizzare canali, bacini, argini e quant'altro. Per fare cosa...poi? Ma questo è un altro discorso... Resta il fatto però che le cose spesso vengono fatte a membro di segugio, lasciando intendere che la necessità primaria sia stata giusto quella di spendere denaro pubblico e far lavorare le ditte specializzate e far girare un po' di soldi piuttosto che strappare al degrado luoghi e monumenti di grande valenza ambientale, culturale, turistica e ... bla, bla ,bla. Qui, siamo dentro la Laguna di Santa Gilla, area di Cagliari. Parlo di Laguna e non Stagno come anche certi esperti affermano, generando confusione e anche un poco di ignoranza; sito di Interesse comunitario, vincolato dalla convenzione di Ramsar e un sacco di altre cose... Vi sembra normale che si spendano dei soldi per fare delle opere che non saranno mai utilizzate fino a quando non si creeranno le condizioni per essere degnamente fruite? Le foto che ho postato dimostrano la persistenza di un forte degrado, vedasi la presenza di rifiuti di vario genere e natura con l'eternit, frigo, lavandini e delle gomme di camion in buona evidenza.
Santa Gilla, il paradiso dei detriti
Qui si dovrebbero recare i bambini, vista anche la presenza di altalene...
Santa Gilla, il paradiso dei detriti
Peraltro l'area è priva di controllo e penso che il legname di cui sono costituite le strutture che si stanno ancorando a terra saranno presto smantellate per procurarsi della legna per il camino o nella migliore delle ipotesi rubate... Poi ci lamentiamo che la UE ci critichi per il cattivo uso dei soldi che ci concede. Vedasi il progetto LIFE e il fantomatico coordinamento dei Comuni che si affacciano nella Laguna cosa ha prodotto di concreto? I milioni di euro concessi dovevano essere utilizzati per realizzare dei camminamenti non nuove strade di penetrazione camionabile; peraltro usate in prevalenza da pescatori abusivi. Il centro di Terr' e Olia, è in abbandono, nonostante siano stati spesi diversi milioni di euro per il suo recupero e tante altre cose... Ci sono diverse Associazioni di settore, operanti nel Volontariato che da anni chiedono di avere in assegnazione queste strutture o quanto meno di potervi accedere...Invece mille problemi, di competenze, di chiavi di accesso, di presunte pericolosità e di non so quali altri problemi e nel frattempo il degrado avanza con perdita di memoria collettiva, fino alle prossime elezioni....
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Questa non vuole di certo essere una critica contro questo e quell'amministratore, tutti e nessuno ne sono responsabili anche per atti omissivi, ma solo un ennesimo e motivato appello affinché si metta un po' di anima e passione nelle cose che si fanno e soprattutto ci si armi di buon senso, quello di cui in molti sono carenti. Del resto è noto a tutti che "sbagliare è umano...perseverare è diabolico", specie ora. Roberto Copparoni - Presidente Associazione Amici di Sardegna www.sardiniafriends.com

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