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Santoro, mi consenta

Creato il 10 gennaio 2013 da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg

Santoro, mi consenta
Caro Santoro, mi consenta: il servizio pubblico non si fa tenendo fermo un vecchio cazzaro di 76 anni mentre gli altri 5 lo menano. Non si fa sbucandogli da dietro e dicendogli: “ son qui” ( sembravi più ridicolo di  quando lui faceva cucù alla Merkel). Non si fa cantando le canzoni napoletane, preparando pernacchie, stronzi finti e bucce di banana per far scivolare un interlocutore. Tu davanti avevi (sembra incredibile, ma è così), l’ex presidente del consiglio, e potevi chiamare due o tre giornalisti preparati e non i tuoi soliti 4 gatti. Giannini di Repubblica? Mauro del Corriere? Scalfari? No. Scalfari sta antipatico ad Ingroia e a Travaglio e poi è un vecchio liberale, fa poco operaio e poco imprenditore del nord-est che si suicida. Se c’era Scalfari però, mi sa che Berlusconi rideva un po’ meno. Con la Costamagna invece, che ha fallito in tutte le trasmissioni della penisola, e  per la quale tu Santoro, ma solo tu, hai una sorta di feticismo, ha avuto vita facile, con Dragoni che ti impone il tuo criptoeditore Grillo, manco il solletico. Chi gli ha fatto male? Giulia Innocenzi con la storia della BundesBank. Brava.
Poi il cavaliere è andato in difficoltà diverse volte, vedi di fronte ai filmati su Brunetta, Maroni, sulla storia dell’Imu, e chiaramente raccontando le sue solite boiate sesquipedali per le quali però, tu dovresti saperlo caro Santoro, gli italiani vanno matti: “ sono un uomo onesto e buono”, “ Dell’Utri ha il solo torto di essere nato a Palermo”, “ ho passato tutta la giornata a studiare tutti i partiti che si vogliono apparentare con noi”. E allora è stato inutile il siparietto sulle “ scuole serali” trend topic della serata. Cioè, inutile dargli corda sull’ umorismo da navi da crociera se poi alla prima letterina fatta con i copia\incolla da Wikipedia ti fai infilare e diventi una jena. E già: Berlusconi osa toccare il tuo sodale Travaglio e tu lo interrompi? Ma come? Non doveva essere lui quello che si sarebbe dovuto alzare e sbattere la porta? Guarda che il cavaliere ha detto la verità quando ha parlato della storia dei bookmakers e della scommessa su quanto avrebbe "resistito" seduto su quella poltrona: leggere per credere. E' da una vita che racconta balle, ma questa era vera: davano 5 a 1 l'abbandono dell'ex premier e chi ha puntato sull'abbandono ha perso grazie a te, caro Santoro. Sarà una fesseria rispetto ai mali d'Italia, ma intanto hai ridato una boccata d'ossigeno ad uno dei maggiori mali d'Italia. Contento?
Io ho cercato di analizzare, di capire, eppure non ci sono riuscito. Sarà stata ansia da prestazione? No, perché anche se tu caro Santoro  aspettavi quest’occasione da anni,  va comunque detto che fino a quella fatidica letterina scritta dal Borges dei ghostwriter Bonaiuti, ti eri prodotto in una performance notevole: acrobatic sex con il filmato sulla ricostruzione della crisi fatta da Tremonti; sadomaso con il filmato della Merkel che aspetta il Berlusca al telefono;  gangbang con Travaglio sentenziante (con tanto di applauso a scena aperta). E allora? Cos’è che ti ha bloccato proprio sul più bello, quando si trattava di lasciare sul letto sfatto, madida di sudore e lacrime l’insaziabile baldracca? Boh.
Santoro, che cos’è un servizio pubblico? Di certo non è la tua presunzione, cioè la pretesa di rappresentare 60 milioni di italiani attraverso i 10 euro di 100.000 persone. Come si fa il servizio pubblico? Io no lo so; per questo non avrei mai la pretesa di intitolare una semplice trasmissione in modo così roboante, ma tu si, tu sei convinto di incarnare il servizio pubblico, di essere assolutamente al servizio del pubblico. Di quale pubblico? Che pubblico è il tuo Santoro? Forse quello di chi è abituato a sentire le sentenze del giudice Travaglio. Lo sai caro Santoro che un giornalista non si fa vendere i suoi libri e DVD su “ Grillorama” come fa Travaglio? Ma si che lo sai. E perché non dovrebbe farlo un giornalista degno di questo nome? Perché sarebbe in conflitto d’interessi con un movimento politico. Parlo ovviamente del M5S, che stando ai sondaggi avrebbe ad oggi il 13\ 14 % dei consensi. Travaglio oserebbe mai parlare male di Grillo, cioè del leader di un movimento che presto porterà diversi uomini in parlamento? L’ha mai fatto? Ma no, gli fa un'intervista degna del miglior Vespa con Berlusconi. E anche lo stesso Vespa non vendeva certo libri sul sito ufficiale di Forza Italia, sarebbe stato davvero troppo.
Finito lo sfogo? No. Che delusione caro Santoro. Ora è lo spettatore che si ricorda di Anno Zero alla Rai che ti parla. Ti seguo da tanto tempo. Ho sempre pagato il canone e continuo a pagarlo. Non mi sono mai sognato di darti ( a te ovviamente, perché sarebbero tue e non di un presunto “pubblico”) quei 10 euro, e ho fatto bene: avevo immaginato che sarebbe finito tutto a schifio. In Rai rispondesti a Berlusconi dicendogli: “ non sono un suo dipendente ! ”. Ecco: per quello continuo a spendere 113 euro e 50 ( il canone aumenta ogni anno). Sogno ancora che nessuno debba mai essere  “dipendente” di un dittatore parrucato in un servizio pubblico, ma una persona libera e tu lo sei stato, anche fra mille Bisignani e Masi. Bisogna però anche essere liberi  dal proprio ego e dai propri infantilismi. Tu ieri lo sei stato? No. Appena il cavaliere comincia a leggere una letterina cretina tu cosa fai? Ti alzi e te ne vai? Ma non era una trappola per farlo indiavolare? No. Gli hai ridato linfa vitale. Ecco i titoli dei giornalacci di oggi: Il Tempo: “ alla fine Santoro fa lo spot a Berlusconi”. Il Giornale: “ Silvio mata Santoro”.
Ah caro Santoro, prima ti dicevo che avresti potuto invitare giornalisti preparati, magari “della casta”, legati “ ai poteri forti”, ma forse più interessanti della complottara che hai fatto intervenire per profetizzare sulla sovranità monetaria ( e le scie chimiche?). Puoi anche avere una linea editoriale che non sia quella di De Bortoli o Ezio Mauro, ma perché per forza quella dei post di Beppe Grillo e di tutti i vaffanculisti d’Italia?
Ma sai che ti dico Santoro? Altro che Scalfari: potevi invitare a fare le interviste un vero comunista di questi ultimi tempi, uno che davvero avrebbe mandato su tutte le furie Berlusconi: Massimo Giletti. Quello si che gliene cantava quattro.

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