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Saper riconoscere lo zucchero buono da quello cattivo nell'alimentazione per bambini

Da Piccolocuoco @piccolocuoco

Saper riconoscere lo zucchero buono da quello cattivo nell'alimentazione per bambini
Piccolo Cuoco, come promotore della cucina naturale, biologica e sopratutto dell'alimentazione sana  per bambini da 3-9 anni ha assunto un impegno importante a partire dal 01 gennaio dell'anno presente: sostituire completamente lo zucchero bianco nelle ricette per i bambini con i dolcificanti naturali. Un impegno che presenta anche una bella sfida in quanto lo zucchero bianco ( raffinato ) è il prodotto presente in moltissimi prodotti adatti per la prima infanzia: non solo nei prodotti industriali come le merendine, i succhi di frutta, le marmellate, caramelle, ma anche nei dentifrici (!), nelle conserve, nello scattolame, nei insaccatti, nei farmaci (!) e nei dolci di ogni genere, purtroppo anche in quelli della tradizione e preparazione casalinga. 
Prima di occuparsi ( in uno dei prossimi post ) dei dolcificanti naturali, vi vogliamo dare una breve spiegazione e chiarimenti su come orientarsi nell'acquisto e nella scelta di ciò che comunemente viene chiamato "lo zucchero":
Lo zucchero, il saccarosio è il carboidrato prodotto dalla canna da zucchero (Saccharum officinarum) una pianta che cresce nei climi tropicali e sub-tropicali ed è provvista di rizomi e contiene lo zucchero all’interno del culmo e la barbabietola da zucchero (Beta vulgaris var. saccharifera) che si trova nei climi temperati che contiene lo zucchero nella radice.
Tipi di zucchero più comunemente trovabili nel commercio
Zucchero integrale di canna: proviene da lavorazione artigianale. E’ 100% succo di canna concentrato ottenuto per evaporazione quasi totale dell’acqua. Il prodotto finale conserva, grazie a questo tipo di lavorazione, gran parte dei sali minerali di origine, come potassio, calcio, fosforo e soprattutto il magnesio,  le sostanze proteiche e le vitamine che permettono una più facile utilizzazione metabolica dello zucchero nell’organismo. Nello zucchero di canna si mantiene inoltre la componente in melassa naturale, glucosio e fruttosio che conferiscono a questo zucchero un aspetto pastoso e la colorazione scura. In Europa la sua coltivazione è presente solo in Spagna.I prodotti di commercio equo solidale, distribuiti dalle diverse Onlus, oltre che la qualità e spesso certofocazione bio per questo tipo di prodotto, garantiscono prezzi equi, decisi dagli stessi produttori in base ai costi reali di produzione, per lo zuchero proveniente dalle Americhe, dalla Africa, Asia e Australia.

Zucchero greggio: nonostante la colorazione ancora scura questo zucchero ha già subito buona parte del processo di raffinazione chimica industriale. In particolare i trattamenti con calce e anidride solforosa subiti hanno allontanato gran parte dei minerali e dei costituenti preziosi presenti nel succo di partenza. Quindi attenzione alle etichette perché lo zucchero greggio, al di là del suo colore, è una cosa diversa da quello integrale. Spesso per accentuarne la colorazione subisce un trattamento con E 150c (caramello ammoniacale). In pratica, è lo zucchero raffinato colorato con caramello sintetico.
Zucchero raffinato (zucchero bianco) che è completamente privo di proprietà nutrizionali. Fornisce calorie “nude e vuote” perché non accompagnate dalle vitamine e i minerali necessari alla loro giusta utilizzazione, ma che comunque devono essere spese dal nostro corpo con il metabolismo dello zucchero. E onnipresente nei prodotti industriali in forma di bevande, caramelle, dolci, ed è la prima causa di carie, obesità, iperacidità gastrica, fermentazioni intestinali con conseguente gonfiore, flatulenza ed ha un leggero effetto lassativo. Lo zucchero raffinato non solo è stato privato di alcune importanti componenti iniziali ma subisce, al temine della lavorazione, prima una decolorazione ottenuta con acido solforoso poi, per mascherare il giallo che potrebbe riaffiorare, un processo di colorazione per il quale vengono usati bleu indantrene, una sostanza colorante del catrame, e bleu oltremare,sostanza decisamente tossica.
I pericoli e conseguenze negative dello zucchero raffinato e greggio nell'alimentazione dei bambini Zuccheri raffinati e greggi acidificano l'organismo e per essere digeriti usano le riserve di calcio e vitamine del gruppo B, vitamine, enzimi, sali minerali risultando nella carie dei denti e nell'indebolimento delle ossa. Sono responsabili dello squilibrio del pancreas, la ghiandola che produce l'insulina. Ogni volta quando nella dieta è presente lo zucchero, il pancreas è costretto ad uno sforzo notevole per produrre l'insulina necessaria a far sì che lo zucchero mangiato sia utilizzato dalle cellule. A lungo andare, il pancreas si "esaurisce" e questo può portare alla comparsa del diabete. Zucchero raffinato è inoltre responsabile dell'obesità infantile, perché essendo in pratica energia in forma pura, se non viene utilizzata immediatamente dall'organismo ( per esempio, dai bambini che praticano molta vita sedentaria ) si deposita nel fegato sotto forma di grasso. Ma gli aspetti più importanti da considerare sono quelli legati al comportamento e all'ansia: infatti, mangiando zucchero si hanno nel giro di pochissimi minuti un'impennata della glicemia ; allo stesso tempo, questo picco determina una produzione intensa di insulina che riporta nel giro di mezz'ora l'organismo a una specie di condizione di ipoglicemia, con ansia, tremori, senso di disagio, lieve sudorazione e senso di stanchezza. Si sviluppa così una serie di reazioni a catena, da cui deriva che l'assunzione di zucchero comporta la necessità di mangiarne dell'altro.
10 Cose da fare per evitare lo zucchero "cattivo"

  1. E' importante fornire ai bambini una dieta equilibrata, che non significa infatti togliergli il piacere di mangiare i dolci. Introdurre carboidrati semplici e complessi, come cereali e frutta, naturalmente ricchi di zuccheri “buoni”.
  2. Sostituite lo zucchero di canna e da barbabietola con altri dolcificanti naturali come il miele, il malto, succo d’agave, fruttosio, sciroppo d’acero.
  3. Mentre fate la spesa, leggete attentamente le etichette con gli ingredienti. Possibilmente, acquistate i prodotti alimentari nei negozi biologici. 
  4. Se decidete comunque di fare la spesa nelle grandi catene dei supermercati, scegliete prodotti freschi, biologici, integrali e privi di zucchero raffinato ( soprattutto merendine, yoghurt aromatizzati, succhi di frutta, bibite, budini, snack..)
  5. Nelle occasioni sociali e famigliari, permettere ai bambini, senza paura, qualche strappo alla regola.
  6. Siate creativi: ripronete le vostre tradizionali ricette di famiglia o quelle che trovate nelle riviste, ricettari e siti web sostituendo sempre lo zucchero con una variante del dolcificante naturale. Se proprio non sapete come fare, chiedete al Piccolo Cuoco ;-)
  7. Abituate i bambini ai cibi semplici, non troppo elaborati e mai troppo sapidi
  8. Date sempre il buon esempio. Per esempio, non ha senso nè effetto servire tisane o spremute casalinghe senza zucchero al bambino, se vi vede ogni mattina che vi dolcificate il caffè
  9. Preparate dolci lievitati naturalmente, con frutta fresca e secca, da far consumare come spuntini o colazione; in alternativa, offrire come spuntini frutta fresca o secca.
  10. Coinvolgete i bambini in cucina: divertitevi e spiegate cosa preparete, i bambini mangeranno più volentieri se hanno contribuito personalmete alla creazione dei piatti.


Se avete delle domande alla Dott.ssa Lisa Fiori, la nostra biologa nutrizionista, scrivete a [email protected] e vi risponderemo nei tempi più brevi possibili.
Nel prossimo post, ci occuperemno della presentazione dei dolcificanti naturali.
Buon appetito e Buon divertimento in Cucina!Vostro,

Saper riconoscere lo zucchero buono da quello cattivo nell'alimentazione per bambini


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