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Sardegna Visita sull’altopiano del Golgo

Creato il 30 giugno 2015 da Yellowflate @yellowflate

Se siete in Sardegna e volete trascorre una giornata straordinaria, magari lontano per qualche ora dal mare, non perdetevi una gita sull’altopiano del Golgo .

Siamo in Ogliastra luogo per eccellenza di natura e mistero della Sardegna di sempre. Qui vivrete un’ esperienza veramente indimenticabile per la bellezza e l’incanto del luogo.

L’altopiano del Golgo, un luogo incantato, lontano dalla contemporaneità e immerso in una millenaria atmosfera di storia e leggenda vi aspetta. La profonda voragine, i bacini di raccolta dell’acqua , la chiesa , la struttura degli ovili , tutto scorre sotto gli occhi per essere vissuto come in un film. Una gita sull’altopiano del Golgo è veramente irrinunciabile .

L’Altopiano del Golgo, è probabilmente il più interessante contesto storico archeologico del territorio con i numerosi nuraghi che lo proteggono. L’altopiano del Golgo si trova poco a nord della località As Piscinas, a monte dell’abitato di Baunei a 380 metri sul livello del mare, vicino alla chiesa suggestiva campestre di San Pietro. Dopo aver percorso una serie di tornanti in salita dal centro abitato di Baunei, si apre una selvaggia vallata  ricoperta da una fitta vegetazione di lecci, ginepri e macchia mediterranea.

Luogo denso di richiami e sensazioni di misteriose presenze, l’Altopiano è noto principalmente per la sua Voragine  di “Su Sterru”  chiamato anche “Voragine del Golgo”, una voragine che risulta essere la più profonda d’Europa. In un primo momento si credeva che fosse la bocca di un vulcano, nel tempo, a seguito di diversi sopralluoghi e studi, si è capito che era invece un enorme abisso carsico venuto alla luce quando lo strato di roccia basaltica che lo ricopriva  è precipitata nel vuoto. “Su Sterru”viene anche identificata quale luogo dove si compiva l’uccisione degli anziani fra risa rituali, riso sardonico, e la presenza dei Mamuthones

In prossimità della Voragine ecco naturali conche di raccolta dell’acqua piovana, modificate dall’uomo, per consentire sia la lavorazione dei metalli, sia i culti magici, animistico-naturalistici, come l’ordalia dell’acqua, una sorta di giudizio a cui si sottoponevano coloro ritenuti responsabili di un delitto.

Nei pressi del Golgo  un sentiero abbastanza agevole, che può essere percorso solo a piedi, dopo circa quattro chilometri si affaccia su un panorama mozzafiato e sulla cala di Goloritzè, piccola spiaggetta inconfondibile per la presenza dell’omonimo arco in pietra, e per il suo mare reso cristallino dalle pietrine bianchissime di natura calcarea.


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