Magazine Cultura
Complice un articolo di un paio di giorni orsono sulla Stampa - segno che gli organi d'informazione sono leggermente 'lenti' nel recensire fenomeni già in atto (giusto da quei quei due anni e mezzo) quando questi non sono sponsorizzati dalle istituzioni e dalla politica - è finalmente divenuta di patrimonio comune l'iniziativa che due artisti, Maksim Cristan e Daria Spada (ovvero MCCS) si sono inventati per sopravvivere, per portare un po' della loro arte e delle loro ricerche tra la cittadinanza, e anche per condividere le loro vite e la loro ospitalità con chi lo desidera.
E visto che si dice che "si deve battere il ferro finché è caldo", qui lo faccio io.
Maksim Cristan e Daria Spada si esibiscono gratuitamente tutte le domeniche pomeriggio, appunto da più di due anni, dal balcone della loro abitazione torinese, classico alloggio 'di ringhiera': per tal ragione il loro spettacolo si chiama Concertino dal balconcino. Arte, cultura e musica autogestita, legata all'improvvisazione ma su una base tecnica seria (Daria è cantante lirica e si sente...), molto 'alla buona' (come si dice qui) ovvero senza snobismi di sorta (al limite un po' di gusto bohémien) e con una seria volontà di partecipazione culturale e politica alla società. Un'arte di persone tra persone.
Ve la segnalo qui perché questa, per me, è davvero una pensata bella. E' fare con 'niente' - solo con le proprie forze, la propria volontà, i propri sorrisi, la propria immaginazione, e condividere la propria passione con gli altri. Tutto questo, poi, avviene in una cornice inesistente, sotto muri scrostati, balconi fatiscenti, teloni di plastica, con la gente in piedi nel cortile al freddo magari vicina ai bidoni dell'immondizia. Ma quello cui si assiste è così intenso, commovente e sincero che pensi che quando l'umanità s'inventa ancora queste cose, qualche speranza verso la stessa, di rimando, la puoi e forse la devi ancora nutrire...
A voi alcuni video che vi dicono tutto. Il primo è una registrazione del 2011 del pezzo Hijo de la luna. Il secondo una registrazione recente del gruppo turco Kara Güneş che s'è esibito con
Mübin Dünen nel loro cortile. E infine un piccolo servizio documentario di Acmos che vi racconta come è nata l'idea e chi ne sono i protagonisti.
E se fate un salto a Torino, andate ad ascoltarli di persona.
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