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Scaffale /Quelle tenaci primavere arabe / Samir Khalil /EMI-Bologna

Creato il 20 luglio 2014 da Marianna06

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"All'ottimismo pare essere subentrato il pessimismo e alle primavere arabe del 2011 pare essere succeduto, in molti casi, un rigido inverno. "

"Questo è il dramma del mondo arabo: una minoranza fanatica e radicale si impone a una maggioranza musulmana, non fanatica, con cui si potrebbe dialogare".

E' quanto afferma , senza mezzi termini, l'autore: Samir Khalil Samir.

Samir Khalil Samir allo stesso tempo è convinto, però, che si sia messa in moto una rivoluzione irreversibile nelle menti di strati sempre più ampli delle popolazioni arabe.

E che, prima o poi, ci saranno frutti maturi e saporosi.

Come ancora  egli pensa che, sostanzialmente, musulmani e cristiani, in quelle terre, in cui esiste una cultura comune,  arriveranno un giorno  a costruire un progetto condivisibile.

E lo proporranno anche al resto del mondo.

E sarà la dimostrazione che contro le divisioni, politicamente volute per interessi di certe parti in causa, la pace è possibile.

Ma chi è Samir Khalil Samir ?

La sua biografia racconta che è nato al Cairo nel 1938 ed è divenuto gesuita nel 1955.

Ha conseguito un dottorato in Francia (Aix en Provence) in Islamistica e successivamente uno in Scienze religiose, a Roma, al Pontificio Istituto Orientale.

Ha sempre insegnato ma è stato, inoltre, ben sette anni impegnato nella pastorale sociale nei quartieri più poveri del Cairo.

E il suo impegno riguardava , in quel tempo, in prevalenza l'urgenza dell'alfabetizzazione tanto tra i cristiani che tra i musulmani con l'apertura di piccole ma funzionali scuole per entrambe le comunità.

Da circa quarant'anni si spende nell'insegnamento universitario e in cicli di conferenze per far conoscere il patrimonio culturale dei cristiani di lingua araba.

Patrimonio,che risale all'ottavo secolo dopo  Cristo, e che gli stessi arabi non conoscono.

Attualmente a Beirut , in Libano, dove insegna all'università  "Saint Josef", ha creato un centro che promuove l'approfondimento di questo genere di studi.

Leggere ""Quelle tenaci primavere arabe" significa  innanzitutto conoscere più di quanto i "media"  nostrani solitamente ci propinano sull'argomento e, contemporaneamente, liberarci  da quegli  assurdi pregiudizi che, figli dell'ignoranza, istigano alla conflittualità e allontanano la pace.

Un libro e un autore che meritano.Un libro e un autore che ci aiuteranno a fare piazza pulita di superficiali pregiudizi.

 

                  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 


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