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Scanzi,misura la reputazione di Selvaggia Lucarelli

Creato il 23 marzo 2013 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

reputescionAndrea Scanzi fa il suo esordio alla conduzione di un talk show in tv. #Reputescion – Quanto vali sul web? Il primo format del giornalista de Il Fatto Quotidiano che, per dodici settimane alle 22,30 su La3, canale 143 di Sky, ospiterà i personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della politica per scoprire cosa pensa la Rete di loro. Conterà tutto: followers su twitter, like su Facebook ed interazioni.  Grazie alle indagini realizzate dall’Osservatorio REDDS con la collaborazione di Ventura Research Institute e di Reputation Manager, società che introduce il concetto di “ingegneria reputazionale”, il programmareputescion_selvaggia_lucarelli_04 ha come obiettivo misurare, su base scientifica, l’indice di gradimento che la rete ha di un dato personaggio.

E in attesa del risultato che riguarda l’ospite della settimana, la regina del gossip online e giornalista di Libero, Stefania Lucarelli, in rete dal 2002 con il blog Stanza Selvaggia,  che le ha dato notorietà e le ha pemaesso di partecipare a numerosi programmi televisivi, nel ruolo di opinionista e intervistatrice, il conduttore introduce parte della classifica: 140.000 followers su twitter, 53.000 fan su Facebook.

Nata sul web, amata e odiata a seconda dei suoi commenti su questo o quel personaggio. La chiamano ” Nostra signora del chiacchiericcio” più che un genere di donna è un genere di commento. Il web ha coniato anche la “Lucarellitudine”, un gossip lontano dal giornalismo. Lei, seduta di fronte al giornalista-attore in un faccia  a faccia tra il complice e il divertito, alla domanda, “Chi è Stefania Lucarelli”? risponde  – “Sicuramente sono un ibrido e non lo trovo un limite. Trovo che non essere etichettabile possa essere una qualità. Mi piace fare molte cose e le faccio. Non accetto di stare in una  nicchia e mi sta bene non avere un  sottopancia chiaro”.

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Lo snodo finale del programma è dunque sondare la reputazione degli ospiti, ovvero la loro identità digitale,  formata dai contenuti online immediatamente associabili al nome a seguito di una ricerca. Più semplicemente, è ciò che gli altri vedono quando cercano informazioni su di noi sul web. Ma prima di arrivare al reputometro ci sono tappe intermedie. L’web feeling, dal quale risulta che Selvaggia è al 46% positiva, 41% negativa, e 13% neutro. ” Non sono contenta di quel 13% – dice  – avrei preferito si spostasse sul negativo, l’idea di essere sbiadita mi infastidisce molto, preferisco che si abbia un’opinione definita su di me”. Quali sono i suoi amici e nemici on line, i video più commentati e criticati e gli hashtag più associati al suo nome su Twitter.

La sacerdotessa del chiacchiericcio, è balzata in testa alll’web grazie a querele e critiche a personaggi dello spettacolo e non. “Il termine chiacchiericcio lo trovo offensivo, io non faccio gossip, non sono l’Alfonso Signorini con tacco 12, mi sono occupata anche di altre cose, di politica per esempio, ovviamente con il mio stile, facendo satira”. E il suo stile ha fatto irritare molti, da Simona Ventura:”io sono una star, tu una mera blogger” a Lucio Presta “sei acida e invidiosa”.  Ma lei ci marcia non poco su questo personaggio. Il suo linguaggio è un’ arma. Il nonverbale è voluto e pianificato, anche nei dettagli.  Conosce cosa fare e come ottenere successo. È bravissima a piegare i media come vuole. La sua strategia è vincente, anche se il frivolo domina sulla parte seria togliendole credibilità. “Io ci gioco, so benissimo che la maggior parte delle persone non mi segue solo per quello è un valore aggunto e me lo gioco. Non accetto di sacrificare la parte più vanitosa e femminile del mio essere donna”.

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E il reputometro  la fa classificare a  0, 40, definito positivo, ma non  entusiasmente. Selvaggia Lucarelli paga il fatto di non avere una identità web solida, ma più legata alla contingenza di ciò che commenta. I contesti che la sostengono non sono sufficientemente forti, trattandosi per lo più di siti di gossip con una potenza minore rispetto a testate giornalistiche e video che invece sono schierati più negativamente.

E lei sorride, nella sua apparente leggerezza, mentre il conduttore rimanda alla prossima puntata.


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