Magazine Cultura

Scegliere di non scegliere

Creato il 29 gennaio 2013 da Sommobuta @sommobuta
Scegliere di non scegliere Qualche giorno fa, in una discussione “politica” sulla fanpage facebook, Juru scrive: “Ciao a tutti! mi chiamo Juru, ho 21 anni, sono rwandese cresciuto in Italia, sono rifugiato politico e non posso votare in nessuno dei due paesi di cui sono figlio. Ora fatte le dovute premesse, vi dico in breve la mia. Sin da bambino sogno di poter votare e ora a 21 anni continua ad esserlo, io non verrò a dirvi che non votare è sbagliato c'è già tanta gente che lo fa, io vi dico di usare il cervello, per favore fatelo per me, non ostentate il "sono tutti ladri", informatevi, leggete, studiate, leggete programmi, generalizzare è da "idioti", veramente si parla della vostra nazione! Per favore se non lo fate per voi fatelo per me, anche se votate Storace basta che sia una scelta pensata, non fermiamoci al "non ci capisco niente della politica" veramente è la cosa peggiore!
E’ un messaggio che mi ha molto colpito. E credo che sia oltremodo condivisibile l’ultima parte, ovvero che il voto debba essere una scelta pensata, in pieno contrasto con chi è contento del fatto di non capire nulla della politica.
Dice un comico che si occupa di politica: “Se non ti occupi di politica, la politica si occupa di te”.
Cosa verissima.
Ma in questa campagna elettorale basata e fondata sul nulla dilagante, dove i politici non fanno altro che ribadire che bisogna votare “loro” perché “quelli là” sono peggiori (e non perché offrono un’alternativa diversa e/o migliore), mi dà da pensare.
Scegliere di non scegliere Il PNI - Partito Nientista Italiano rimane una valida alternativa. Sempre.
Mi dà da pensare quando uno come Monti si lamenta del fatto che non ha potuto attuare nessuna riforma a causa dei sindacati, proprio lui che ha avuto una maggioranza bulgare che nemmeno ai tempi di Benito tonante.
Mi dà da pensare quando Silvio dice che il suo governo e il suo operato non hanno colpe su ciò che sta succedendo, come se non avesse governato 10 anni negli ultimi 18. Per non parlare del fatto che finalmente ha ammesso che il suo punto di riferimento era il fascismo, che in fin dei conti non era così malvagio (la battuta di Benigni riecheggia sempre nella memoria).
Mi dà da pensare quando il PD tace e si lava le mani sull'affare MPS nonostante buona parte dei soci di maggioranza siano loro (e Silvio), che non saranno in grado di vincere pienamente le elezioni, che faranno inciuci col centro e dopo un paio d'anni si ritornerà a votare.
Scegliere di non scegliere Il voto in Italia è come una supposta: sempre "là" va a finire...
Mi dà da pensare quando vedo gente come Fini e Casini, che sono stati per 20 anni a 90° davanti Silvio e i suoi sodali, dicono peste e corna di persone come Alfano e Tremonti, scaricando le colpe su di loro.
Mi dà da pensare quando leggo che la lista di Ingroia ricicla tutto il vecchiume di IdV, PRC, Verdi e altri simpaticoni millantando “il nuovo”.
Mi danno da pensare le liste del M5S , dove sono candidati tutti i fondatori dei meetup, quindi col cazzo la “rivoluzione dal basso”, perché pure là c'è una gerarchia insormontabile (per non parlare di Grillo che dice che medici e farmaci sono sorpassati, e che la cura te la puoi fare da solo su internetto – certo, vallo a dire a uno che ha un tumore in fase terminale).
E allora, caro Juru, io ci ho pensato bene. Molto bene. Posso dire che non sono indifferente alla politica. Ma se posso capire che tu soffri per non poter esercitare un tuo diritto (sia in Rwanda che qui in Italia), riesco anche a capire che ci sono persone che esercitano il diritto di non votare, dopo aver sondato a fondo quelle che sono le varie opzioni.
Perché forse (forse) è più dannoso votare turandosi il proverbiale naso, che scegliere di non scegliere.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :