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Scelta del regime Fiscale per titolari di partita Iva e liberi professionisti

Da Raffa269

Scelta del regime Fiscale per titolari di partita Iva e liberi professionistiLa scelta del regime fiscale al momento dell' apertura della partita Iva o quando si superano i limiti di fatturato, o anche quando ne vengono introdotti di nuovi, è una processione decisionale che deve prima di tutto prendere in considerazione il disposto normativo, l'analisi dei requisiti oggettivi e soggettivi da avere per accedere, esistono obblighi a carico di alcune categorie di società o di lavoratori autonomi o professionisti e talvolta che presta il fianco a calcoli di convenienza.

In questo articolo cerchiamo insieme di fare una sintesi dei principali regimi fiscali che potete adottare per esercitare la vostra libera professione con partita Iva, per

Regime Fiscale dei contribuenti minimi

Nella quasi totalità dei casi resta quello più conveniente, senza dubbio dal 2012 diventerà il regime fiscale più conveniente anche se dovrete verificare se potrete rientrarvi. La tassazione prevista per il nuovo regime dei minimi è fissa al 5% (oggi salita al 15%), ossia sul vostro reddito imponibile sarà applicata una tassazione secca del 5% a titoli di irpef, Irap ed Iva. Restano fuori le imposte minoritarie ed indirette come per esempio l'imposta di registro, di bollo avulse dall'attività di lavoro autonomo. Leggi l'approfondimento sul vecchio regime fiscale dei minimi fino al 2011.

Vecchio regime dei minimi

Fino al 31 dicembre 2011 resterà in vigore l'ordinario o vecchio regime dei minimi che ha permesso a partire dal 2008 di beneficiare di una tassazione del 20% secca e che molti di voi hanno utilizzato per vie delle enormi semplificazioni che ha apportato rispetto agli altri regimi anche in termini di tenuta delle contabilità dei registri contabili, delle annotazioni delle fatture e simili. Se vi ricordate è quello che prevede l'applicazione (se del caso) di una ritenuta di acconot in fattura del 20% senza applicazione dell'Iva, al contrario per così dire del nuove regime delle nuove iniziative imprenditoriali o anche detto forfettino o forfettone (alcuni lo chiamano semplicemente regime fiscale forfettario).

Regime fiscale delle nuove iniziative imprenditoriali

Nell'ambito della finanziaria per il 2000 è stato introdotto con l'articolo 13 della Legge 388 del 2000 il nuovo regime fiscale delle nuove iniziative imprenditoriali che invece permetteva di scontare applicare una tassazione del 10% sul reddito imponibile e che potrebbe sembrare più conveniente del vecchio regime dei minimi e meno del nuovo regime fiscale dei minimi. Premetto che rispetto al vecchio regime dei minimi non sempre era meno conveniente in quanto nell'articolo dedicato proprio alla convenienza tra regime forfettario e minimi ne ho tracciato alcune differenze (prima tra tutte a mio avviso è che nel regime delle nuove iniziative produttive i contributi previdenziali non sono deducibili mentre nel regime dei minimi si).

Vantaggi e svantaggi del regime dei minimi

Più utile per cui parlare dei v antaggi e svantaggi dei regimi dei minimi, non dovete infatti pensare che sono convenienti in assoluto, anche se lo sono nella stragrande maggioranza dei casi.

Vecchi regimi fiscali

Non voglio tediarvi a raccontarvi i vecchi regimi dei minimi come il regime fiscale super semplificato o quello delle attività marginali in quanto sono stati aboliti a partire dal 2007 e quindi inutile parlarne.

Nuovo regime dei Minimi 2012

Dal primo gennaio 2012 invece il legislatore fiscale nel Decreto Sviluppo ha introdotto il nuovo regime dei minimi che secondo il disposto normativo dovrebbe assorbire tutti i regimi forfettari di determinazione delle imposte irpef, Irap ed iva ma che al momento desta ancora qualche perplessità sulla reale portato di questo assorbimento e sulle modalità di applicazione. Anche questo abrogato per cui inutile parlarne a meno che non siate ancora finendo gli anni a disposizione.

Nuovo regime dei minimi 2015

Leggi la Guida al nuovo regime dei minimi

Altro discorso invece riguarda l'applicazione di una contabilità ordinaria e semplificata, opportunità questa, che viene concessa dal legislatore fiscale per agevolare i contribuenti che sviluppano fatturati e attività contenute e che giustamente dovrebbero essere sgravati da alcuni costi amministrativi.

Vi segnalo comunque una guida al nuovo regime dei minimi

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