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Scenari da terzo mondo

Creato il 17 novembre 2010 da Riprendiamociroma
Scenari da terzo mondo
Mentre in Germania ci si pone l'obbiettivo di arrivare a "rifiuti zero" entro il 2020, ricavando energia e denaro dagli scarti, qui a Roma continuiamo ad annegare nella monnezza. Con la discarica più grande d'Europa ormai satura che continua ad essere utilizzata (e ad avvelenare la gente) e la recente "invasione" di topi (notizia dell'estate scorsa) che escono dalle fogne attirati dalla sporcizia delle nostre strade, perennemente invase dai rifiuti. Ci manca solo una epidemia di colera a sancire la definitiva annessione della nostra città incivile al terzo mondo. Una città che affoga nell'immondizia, con i topi che scorrazzano indisturbati per le strade, l'immagine più eloquente dello schifo che siamo. Così, parlando della Capitale di un paese europeo, fa un certo effetto discutere di inquinamento delle falde acquifere, di avvelenamento da metalli pesanti e di invasione di topi. Eppure lo stato delle cose è questo ed è bene prenderne atto. Gli antichi romani costruivano acquedotti, noi li avveleniamo con la monnezza. Una regressione allo stato barbaro inarrestabile. Niente di nuovo sotto il sole, direte voi. Ma quel che stupisce è la totale noncuranza e menefreghismo del romano medio di fronte a un simile raccapriccio. Con la gente che, di fronte a cumuli di monnezza sparpagliata a terra fa finta di niente, li scavalca con un passo e prosegue dritto, senza indignarsi minimamente. E intanto ai piani alti si continua a girare attorno al problema appositamente per non risolverlo. Privatizzazione dell'AMA, raccolta porta a porta in ogni quartiere, chiusura della discarica di Malagrotta e provvedimenti da EMERGENZA sui rifiuti da adottare subito. Perché, anche se non lo sappiamo e nessuno ce lo dice chiaro e tondo, è bene aprire gli occhi e prenderne atto: siamo in piena emergenza!

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