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Scherma: alla scoperta di Alice Volpi, la nuova campionessa a Torino

Creato il 29 novembre 2015 da Sportduepuntozero

scherma - Alice VolpiSorriso naturale e voglia di raccontarsi, questa Alice Volpi appena conquistato il gradino più alto del podio nel Grand Prix FIE di fioretto al PalaRuffini di Torino, dopo la cerimonia  di premiazione ed inno di Mameli: “Sono felicissima – ha detto ancora a caldo – per la prima vittoria in Coppa del Mondo, dopo diversi piazzamenti. E’ la conferma che il lavoro paga. Da circa un anno ho dato una svolta alla mia carriera, compiendo la difficile scelta di lasciare la famiglia per andare a Jesi, ad allenarmi. Dovevo alzare il livello e l’ho fatto. Da alcune stagioni mi sto preparando con Elisa Coltorti sotto il profilo dell’atletica e il cambio di passo s’è visto. Mentre nel circuito giovanile ci si poteva permettere di non essere sempre al top, quando passi alla categoria assoluta devi sempre essere pronta a dare il massimo. Anche tecnicamente, con Giovanna Trillini, ho lavorato sui dettagli, come il piegamento sulle gambe. Mentalmente sono cresciuta e in questa stagione voglio inserire nel mio bagaglio personale anche la continuità di risultati”.

L’assalto più difficile di giornata?: “Quello di semifinale, contro la Zagidullina. Ho sempre incontrato difficoltà negli assalti contro di lei, perché ha una scherma “sonnolenta”. In finale invece sapevo come affrontare la Deriglazova, pur temendola per le sua capacità fisiche. Tecnicamente sapevo come impostare l’assalto. Vincere contro la campionessa mondiale in carica ha sempre un sapore particolare”. Obiettivi di stagione?: “Gli Europei e il Mondiale a squadre”.

Senese per parte di padre, nella sue vene scorre anche sangue brasiliano, perché la mamma è di Rio de Janeiro: “Non torno in Brasile da quasi vent’anni – ha proseguito – peccato non poterlo fare per le Olimpiadi del 2016. Punto a quelle successive”. Tifosissima della Fiorentina, Alice si concede qualche giornata con gli amici di sempre, in un paesino vicino a Siena di appena 300 anime: “Torno sempre volentieri per trovare tranquillità e staccare dagli allenamenti e dalle gare. Un vero e proprio tonico di vita”.

Una predestinata, Alice, nata il 15 aprile del 1992. In carriera, da assoluta, già due secondi posti in Coppa del Mondo, quest’anno a Cancun e nel 2013/14 a Budapest. Nel suo palmares giovanile le perle di Mosca 2012 con i titoli individuali e a squadre di categoria Giovani. Nel 2010, a Baku, era stata bronzo individuale. Tra le Cadette, invece, aveva centrato il bronzo mondiale a Belfast, nel 2009. Diverse anche le sue affermazioni anche in Coppa del Mondo Giovani. Genio e sregolatezza, l’hanno sempre definita, anche se pare proprio che, rimasto fortunatamente il primo, la seconda stia svanendo lasciando il posto a serietà, determinazione e forza non solo tecnica. Le armi per fare tanta strada nel mondo dei fioretti.


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