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Scimpanzè imparano a disattivare trappole (e addestrano i figli a farlo)
Creato il 25 gennaio 2011 da ZonwuUna popolazione di scimpanzè che vive in Guinea ha iniziato a prendere le adeguate contromisure per evitare di finire nelle trappole disposte dai locali per la caccia al topo del bambù: è stato infatti scoperto che alcuni scimpanzè sono in grado di disattivare trappole utilizzando diverse tecniche, che si tramandano di generazione in generazione.
Cinque maschi di scimpanzè hanno compreso il meccanismo di disattivazione delle trappole a laccio imbastite per la cattura di altri animali. L'abilità di questi primati, documentata sulla rivista Primates, dimostra come possano imparare anche secondo meccanismi differenti dal semplice metodo basato su tentativi ed errori.
Si era da tempo notato che gli scimpanzè di Bossou, Guinea, soffrivano di lesioni causate da trappole in misura minore rispetto a popolazioni che vivono altrove. "A Bossou, i cacciatori tentano di catturare i topi del bambù" spiega Gaku Ohashi, co-autore della ricerca. "A volte catturano un duiker (una specie di antilope). La gente di Bossou non si nutre di scimpanzè per via del fatto che ritengono che le scimmie siano la reincarnazione dei loro antenati. Comunque, le trappole causano danni indiscriminati, intrappolando ogni animale che viene in contatto con loro".
I topi del bambù sono grossi roditori diffusi in tutta l'Africa centrale. Sono considerati infestanti, perchè sono particolarmente ghiotti di canna da zucchero. Ma in molte regioni, questi topi di 6-7 chilogrammi di peso vengono anche sfruttati come importante fonte di proteine animali.
Per catturare questi roditori, vengono frequentemente utilizzate delle trappole a laccio, che consistono essenzialmente in un cappio che si stringe attorno al corpo dell'animale al momento opportuno, soffocandolo o intrappolandolo. Possono essere azionate da un peso, da un ramo piegato che funge da "catapulta" e che mette in tensione la corda, o può essere semplicemente un nodo scorsoio collegato ad un palo ben piantato nel terreno, in modo tale che l'animale non possa scappare una volta che il laccio si è stretto attorno ad esso.
Tornando ai nostri scimpanzè, la prima dimostrazione di come siano in grado di disattivare una trappola si è svolta in questo modo: uno maschio adulto ha sentito una madre, accompagnata da un piccolo di un anno, piagnucolare di fronte ad una carcassa di duiker intrappolata da un laccio. Secondo i ricercatori, il maschio ha colpito l'animale, ha poi fatto una smorfia e si è allontanato. Ha quindi afferrato la corda con le mani e l'ha scossa violentemente, tentando di romperla (tentativo che, in precedenza, aveva avuto successo con un'altra trappola).
Successivamente, lo stesso maschio in compagnia di altri adulti e di un giovane di sei anni hanno incontrato una trappola, e il giovane scimpanzè ha dato dimostrazione di saper disattivare il meccanismo slegando la corda utilizzata come cappio.
Non sono i soli casi in cui questo gruppo di maschi di scimpanzè ha disattivato una trappola. Dal luglio 2002 al settembre 2004, lo stesso comportamento è stato osservato sei volte in cinque differenti maschi.
Le tecniche di disattivazione sembrano essere tramandate di generazione in generazione, e trasferite come parte della cultura del gruppo. "Un giorno, un individuo rimasto intrappolato potrebbe aver dato inizio a questo comportamento" spiega Ohashi, che aggiunge che "i giovani scimpanzè hanno acquisito questa tecnica senza riportare alcuna ferita".
Il genere di trappole a laccio utilizzate in Guinea miete involontariamente molte vittime tra le popolazioni di scimpanzè africane. In altre località, come in Uganda, questi primati sembrano incapaci di disattivare le trappole utilizzando l'insieme di tecniche utilizzato dagli scimpanzè di Bossou, con conseguenze spesso gravi.
Le trappole a laccio realizzate per i topi del bambù non sono concepite per uccidere uno scimpanzè, ma possono intrappolarne un arto, causando lesioni serie e deformazioni. Nella sola foresta di Kalinzu in Uganda, 10 su 16 maschi della popolazione locale di scimpanzè riporta ferite dovute a trappole a laccio. Sempre in Uganda, nella foresta di Budongo, un quinto degli scimpanzè manifesta deformità agli arti come conseguenza dell'incontro con una trappola.
Per evitare che ci siano altre vittime delle trappole a laccio, alcune organizzazioni non governative locali stanno tentando di sensibilizzare i cacciatori sul problema, e provano ad incentivare l'allevamento dei topi del bambù. "Se allevare topi del bambù fornisce l'adeguata sussistenza per la popolazione di Bossou, la caccia con il laccio diventerà sempre meno necessaria, e il rischi per gli scimpanzè diminuiranno di conseguenza" conclude Ohashi.
Wild Chimps Outwit Hunters
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