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Scivolando sul sangue con la tavola da surf... Charles Manson e i Beach Boys

Creato il 10 marzo 2012 da Tizianogb


Scivolando sul sangue con la tavola da surf... Charles Manson e i Beach BoysLo sapevate che...?
Dennis Wilson, fratello di Brian e membro dei Beach Boys, la più famosa rock'n'roll band americana degli anni '60 e '70 è stato per diverso tempo un membro della "Famiglia" di Charles Manson? Pur non avendo partecipato a nessuno dei delitti organizzati da Manson, il povero Dennis ha subito il fascino del guru esattamente come altri ragazzi californiani prima di lui. Quando ha capito di che pasta fosse fatto il vecchio Charlie, però, è riuscito a scaricare lui e la sua "famiglia" prima che gli eventi prendessero una brutta piega. Era il 1969 e ben presto Charles Manson sarebbe diventato il serial killer più famoso di tutti i tempi... 
Killin' in the U.S.A.I Beach Boys, nel corso della loro lunghissima carriera, hanno scritto delle melodie indimenticabili, alcune delle quali hanno rivoluzionato il mondo della musica pop-rock, tanto che non sono pochi i critici che considerano Brian Wilson uno dei geni musicali contemporanei. Si vocifera da un po' di tempo di una reunion con conseguente tour mondiale dei membri superstiti della band. Chissà se il vecchio Charlie sarà della partita...
Le interviste del serial killer, file n. 1: Fulvio Strano.2
Qui trovi la prima parte
Se tu non fossi uno scrittore, in quale altro modo sfogheresti la tua creatività?Di sicuro con la musica. Ma c'è un aspetto che non mi piace, ed è quello esibizionistico. Quando scrivo me ne sto per i fatti miei, non devo relazionarmi col pubblico. Siamo soltanto io e i miei pensieri malati. E' questa la situazione a me congeniale. Preferisco starmene dietro le quinte. Sono molto timido, se non si fosse ancora capito.
La qualità che più ammiri negli altri e quella che più apprezzi di te stesso
La qualità che più ammiro negli altri è la capacità di discutere civilmente, che poi è anche quella più apprezzo di me stesso. Può sembrare strano, ma ci sono persone incapaci di condurre una discussione. Voglio dire, è una delle cose più semplici della vita, no? Io parlo, tu ascolti, poi parli tu e io ascolto. E' così che si discute. Poi ti trovi davanti uno che “ti parla sopra” senza sentire ragioni, senza farti terminare nemmeno la frase, e ti domandi: Ma davvero è così complicato?
Elencami il tuo film, la tua canzone, e il tuo romanzo (o racconto) preferiti
In realtà non ho particolare interesse per i film, quindi non saprei che dirti. Per quanto riguarda la canzone preferita o il romanzo preferito, diciamo che non riesco a sceglierne uno. Mi metti in difficoltà, davvero.
Cosa c'è nel futuro di Fulvio Strano?
Da qualche mese ho terminato un romanzo dal titolo Brutta storia, Belladonna. In questo momento è al vaglio di diversi editori. Ho avuto segnali incoraggianti e non vedo l'ora di vederlo sugli scaffali delle librerie. Ho anche iniziato un altro romanzo, una storia divertentissima con la quale ho instaurato una vera e propria relazione amorosa. E' la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l'ultima quando vado a dormire. Mi sta prendendo come non mi succedeva da tempo. Nel frattempo continuo a scrivere racconti e poesie senza alcun senso.
Per concludere, qual’è il senso della vita secondo Fulvio Strano?
Fino a qualche tempo fa, credevo che il senso della vita fosse quello di lasciare una traccia, qualunque traccia, ma la realtà è che non ho questo tipo di ambizione. Il “mio” senso della vita è quello di non rompere le palle a nessuno, di non ferire nessuno e di lasciare che il tempo scorra mentre leggo un libro, o scrivo, o bevo una birra.
Desidero ringraziare l'autore per la sua estrema gentilezza e per essersi prestato al gioco; l'ironia e l'umiltà sono le cose più difficili da trovare, in un uomo: Fulvio Strano le ha entrambe e questo lo rende sicuramente una bella persona, oltre che uno scrittore di talento.

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