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Sconfinato, magnetico, emozionante Serengeti

Creato il 08 aprile 2015 da Nonsoloturisti @viaggiatori

L'erba bruciata dal sole africano, il vento leggero e avvolgente, il silenzio magico ed emozionante, l'orizzonte lontano raggiunto da distese infinite di prati, qualche albero dalle forme ancestrali a rompere la meravigliosa monotonia. Questo è il mio ricordo più vivido e preferito del Serengeti, nome masai che semplicemente e perfettamente descrive questo incredibile luogo in Tanzania: "pianura sconfinata".

La prima istantanea di uno dei parchi naturali più famosi d' Africa è quella di una strada sterrata che taglia in due una prateria sconfinata e prosegue senza soluzione di continuità fino a confondersi con la linea dell'orizzonte. Ai lati il giallo ocra della savana e in lontananza qualche macchia più scura che scambiamo per cespugli, ma che in realtà sono animali.

Il cielo è di un azzurro puro, adornato di nubi maestose e veloci che cambiano lo scenario proiettando ombre sul suolo e colori sullo sfondo. Ho sempre amato la natura e da sempre il suo spettacolo mi affascina, ma devo ammettere che la bellezza di questo posto mi ha stordito in una maniera inusuale.

Sconfinato, magnetico, emozionante Serengeti

La jeep vaga apparentemente senza meta e davanti a noi si intravedono un paio di alberi che, con l'accorciarsi della distanza, appaiono maestosi e stupefacenti nella loro forma morbida e avvolgente. Nascosto tra le fronde un leopardo si riposa e io non so decidermi se sono più attratto dall'elegante animale o dal panorama attorno a me.

Sconfinato, magnetico, emozionante Serengeti

Gazzelle, antilopi e zebre accompagnano il nostro vagare così come il vento e la luce irreale. Qua e là goffe e trotterellanti ridacchiano alcune iene, mentre possenti pachidermi sradicano foglie e rami dagli alberi più gustosi.

Un'altra perla del Serengeti sono i kopjes, che, come suggerisce il nome Afrikaans "piccola testa" sono gruppi di rocce tondeggianti che emergono casualmente in mezzo alla savana e che sono uno degli habitat prediletto dai predatori per riposarsi e gustarsi i propri pasti.

Pigri e appisolati, in uno di questi kopje, troviamo una famiglia di leoni che ha appena finito di banchettare con una zebra. I piccoli leoncini giocano con il muso ancora sporco di sangue, mentre gli adulti ronfano beati e baciati dal sole. E' uno spettacolo quasi paralizzante per la sua ferocia mescolata a tanta bellezza. Una visione che mi emoziona come poche volte è successo.

Le ore passano, la meraviglia e la felicità per essere qui invece non si attenuano minimamente. Ippopotami e coccodrilli si rotolano nelle pozze fangose, altissime giraffe dal fare curioso staccano le foglie più prelibate evitando le spine delle acacie e dopo una lunghissima attesa ecco il mio animale preferito: il ghepardo.

Sconfinato, magnetico, emozionante Serengeti

La sua velocità mi ha sempre ammaliato sin da bambino, il suo manto e il suo incedere così eleganti, quasi regali. Dal vivo è molto più piccolo che nella mia mente, un grande gattone dagli aguzzi canini. Questo esemplare è una mamma preoccupata, forse ha perso i suoi piccoli. Si fa ammirare per un po' e poi scappa via agile e veloce senza permettere un ultimo scatto.

E' ora di tornare al nostro campo tendato. Immersi nella savana, davanti alla nostra tenda si vedono branchi di gnu e zebre che pascolano rumorosi. Più distante un elefante abbraccia avidamente un albero e quando cala la notte sentiamo i versi delle iene e ci addormentiamo cullati dai suoni del Serengeti, uno dei luoghi più spettacolari del mondo.

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