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Sconfitta e scandali: Renzo Bossi espulso dalla Lega?

Creato il 23 maggio 2012 da Cuoreinsubre @cuoreinsubre

 

Sconfitta e scandali: Renzo Bossi espulso dalla Lega?
Bandiere

I militanti vogliono rinnovare il movimento continuando col distanziarsi con chi è rimasto coinvolto nelle vicende che hanno provocato la sconfitta elettorale. Ed è finita anche la pazienza col Senatùr

E il Trota potrebbe fare un bel salto fuor d’acqua. Cacciato dai lidi di partito. La notizia è ancora ufficiosa, ma a quanto pare, dopo le ultime evoluzioni giudiziarie e la clamorosa debacle elettorale alle amministrative – il cui risultato, per la base e anche per Roberto Maroni, è assolutamente da collegarsi -, la famiglia Bossi non è più intoccabile. 
Se nei giorni scorsi, a quanto pare, si è svolta una “riunione di famiglia” in quel di Gemonio, i vertici maroniani del partito non hanno perso tempo. E presto all’ordine del giorno di uno dei prossimi consigli federali potrebbearrivare la richiesta di espulsione dalla Lega di Renzo Bossi.

Trota al capolinea? 
L’ex consigliere regionale, che ha fatto del suo “sangue reale” un metodo per scavalcare la lunga gavetta di partito e ha poi rivestito quel ruolo con arrogandosi il “piglio del capo”, potrebbe a breve vedersi stracciare la tessera di partito. 
Non basterebbe più, dopo la grave accusa di appropriazione indebita, il fatto che abbia preventivamente rinunciato al ruolo in consiglio regionale. La richiesta dei Barbari Sognanti varesini, che a differenza delle altre zone della Padania possono anche contare su una sorta di “squadra d’assalto”, ovvero gli Eretici (il gruppo nato in antitesi con il risultato del congresso provinciale del 9 ottobre 2011, quando Bossi impose il suo candidato), è quella di non fermare le espulsioni, che al momento hanno toccato sì i vertici della nomenklatura bossiana, da Rosi Mauro a Piergiorgio Stiffoni, passando naturalmente da Francesco Belsito.
E adesso, dopo anni di “democrazia leninista” e “calate d’alto”, qualcosa alla base si dovrà pur concedere…

La caduta della famiglia
“Anche la famiglia deve pagare, se ha sbagliato”, ci dice uno dei ribelli. E parlando con i dirigenti maroniani viene fuori che si starebbe discutendo, nelle alte sfere, per espellere Renzo Bossi. “Altri dettagli al momento non li sappiamo. Ma sembrano ben intenzionati”.
Evidentemente, se Roberto Maroni è disposto a perdonare l’amico di sempre Umberto Bossi, lo stesso non varrebbe per la sua progenie, arrivati a ruoli di vertice del partito per la figura del padre.
L’altro figlio indagato dai pm di Milano, il primogenito del primo matrimonio Riccardo Bossi, non risulta ad oggi essere iscritto alla Lega. Lo è stato sicuramente, 
alla sezione di Varese, tra il 2004 e il 2005, quando militò per qualche mese e “fu anche attivo nella campagna elettorale delle regionali. 
“Si faceva vedere – riferiscono dalla sezione -. Poi ha smesso e la sua militanza pare essere decaduta per il mancato versamento della quota della tessera. Il 2004 era anche l’anno in cui si registrò il primo problema di “familismo”. Ovvero, quando Riccardo, insieme allo zio Franco Bossi, fu ingaggiato come portaborse al Parlamento europeo. Subito destituiti, per volere del Senatùr, appena la cosa si seppe.

“Umberto resta, ma senza potere”
Si salva in extremis solo Umberto, della famiglia. Il padre fondatore ha un ruolo storico che nessuno gli può negare, anche se la pazienza e l’idealismo dei militanti, negli ultimi tempi, sono stati messi a dura prova. Dal timore reverenziale con il quale tutti, fino a due anni fa, pronunciavano il suo nome, oggi i militanti più convinti e decisi sono arrivati a definirlo “quello di Gemonio”.

“Stia a casa”
“Il suo ruolo dev’essere quello di presidente. Ovvero solo una carica onorifica. Bisogna smettere di andare in giro a fare comizi ripetendo da anni cose che poi non si concretizzano” è il pensiero di alcuni iscritti varesini. 
In verità parole pronunciate quando ancora non era uscita la notizia dell’avviso di garanzia e la sconfitta elettorale non si era cconsumata. Chissà adesso.

Dopo la sconfitta
I risultati dei ballottaggi hanno scosso i militanti del Carroccio. Ma a Varese si rispedisce al mittente la tesi “costruita ad arte”, dicono, di chi individua l’ormai marginalizzazione del Senatùr con la causa della sconfitta.
Maroni non è ancora segretario generale e ancora non ha potuto procedere con decisione al rinnovamento del Carroccio. “Urge un cambio di marcia e nuovi programmi per tornare protagonisti e riacquistare la fiducia che gli scandali dei vecchi vertici ci hanno fatto perdere”, dicono i leghisti varesini.

di Marco Tavazzi

fonte: http://www.ininsubria.it/sconfitta-e-scandali-renzo-bossi-espulso-dalla-lega~A8941

tags: Lega Nord; Lega 2.0; Renzo Bossi; barbari sognanti;  Roberto Maroni; Marco Tavazzi;ininsubria

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