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Scontro Pd, i vecchi leader e il rimpianto per la democrazia

Creato il 06 settembre 2014 da Nicola933
di Roberta Miele Scontro Pd, i vecchi leader e il rimpianto per la democrazia - 6 settembre 2014

PdDi Roberta Miele. Si prospetta un autunno caldo all’interno del Pd. Piovono critiche da ogni parte per Matteo Renzi. Dopo il botta e risposta tra Massimo D’Alema e la segreteria del partito, a gettare benzina sul fuoco ci pensa l’ex segretario Pierluigi Bersani.

L’ex leader maximo nei giorni scorsi si è scatenato alla festa dell’Unità. I risultati del governo “sono insoddisfacenti”, il partito sembra quasi un peso per il premier invece di essere considerato una risorsa. “Anche Berlusconi soffriva di annuncite. L’Italia ne ha sofferto moltissimo: nel corso dei governi di Berlusconi era un’attività costante”: ecco l’affondo, degno delle opposizioni, che fa presagire tempi duri tra le file dei demo. 

A stretto giro sono arrivate le risposte dei renziani, che hanno accusato l’ex premier di avere il dente avvelenato. Per Lorenzo Guerini l’ex premier non ha digerito la nomina di Federica Mogherini come Alto Rappresentante a Bruxelles. In coro i più vicini a Renzi hanno rinfacciato il 40% dei consensi alle europee. Argomentazione troppo scontata quanto fallace. I democratici hanno vinto con un astensionismo alle stelle, il 50%. Per onestà intellettuale dovrebbero ammettere la vittoria a metà, ma sbandierare il successo è utile ai fini dell’agenda di governo. Della stessa matrice era la “non sconfitta, ma nemmeno vittoria” delle elezioni politiche di febbraio 2013.

Lo stesso atteggiamento è stato usato nei confronti di Bersani che, intervenuto alla festa del Pd a Roma Portuense, ha rincarato la dose.Quando il tuo segretario è capo del governo devi stare attento a quel che dici. La discussione è un pochino inibita. Su questo va aperta una riflessione larga entro la fine dell’anno”; così l’ex segretario ha fatto sponda a D’Alema, primo tra chi ha evidenziato il passaggio del Pd da partito di centro sinistra a movimento col culto del premier. Bersani oltre ad aver auspicato la discussione sul passaggio di staffetta della segreteria, ha duramente criticato il processo di riforme messo in atto.  

Nulla di nuovo, i dem, all’origine fusione tra democristiani e comunisti, hanno conservato il maggiore difetto della sinistra: litigare e accusarsi reciprocamente quando perde, ma ancor di più quando vince.


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