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Scopri la tua vacanza enogastronomica in Sicilia

Creato il 30 novembre 2013 da Marcella

Viaggio tour culinario in Sicilia

Attraverso i prodotti tipici segui l’itinerario del gusto in Sicilia.

vieni  a trovarci a San Vito Lo Capo


Le svariatissime influenze dei popoli che conquistarono la Sicilia lasciarono testimonianze molteplici nell’arte culinaria che vennero sovrapponendosi via via: Greci, Romani, Arabi, Normanni, Angioini, Aragonesi, Spagnoli, Inglesi… popoli provenienti dalle più lontane contrade convennero nell’isola, portando  usanze e ingredienti che si innestarono sulle tradizioni locali..

Oggi è possibile scoprire l’influenza lasciata dagli antichi popoli scoprendo il tuo viaggio enogastronomico in Sicilia in specifici tour del gusto che ti lasceranno con l’acquolina in bocca…

Prodotti tipici presenti in tutto il trapanese

- Olio e vini

- Formaggi

- Cous Cous

- Dolci

- Fritture

Olio Valli DOP Trapanesi

Le olive destinate alla produzione dell’olio di oliva extravergine della denominazione di origine protetta “Valli Trapanesi” devono essere prodotte, nell’ambito della provincia di Trapani, nei territori olivati idonei alla produzione di olio con le caratteristiche e livello qualitativo previsti dal presente disciplinare di produzione, che comprende l’intero territorio amministrativo dei seguenti comuni: Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Petrosino, Poggioreale, Salemi, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice, Vita.

Vini trapanesi

Vigneti autoctoni di origine antica come l’ Inzolia, il Grillo, il Catarratto dai quali si producono vini tipici della tradizione siciliana.

il Catarratto dal tipico colore giallo paglierino.

l’Inzolia dal profumo delicato.

il Grillo dal palato fresco vellutato

Formaggi:

Pecorino Siciliano D.O.P.

Formaggio di antichissima tradizione, del quale si ha testimonianza fin dal mondo greco classico.  E’ un formaggio a pasta dura, prodotto esclusivamente con latte di pecora intero, fresco e coagulato con caglio di agnello in pasta; prodotto con o senza bacche di pepe (piperniqrum), affogate nella pasta all’atto dell’incanestratura.

Tuma:

Altro non è che la cagliata, cioè la prima fase del formaggio; non è salata e conserva quindi questo nome per pochi giorni, fino alla prima salatura esterna.

Pecorino Primo Sale

Formaggio a pasta dura, prodotto in modo artigianale. Ha subito soltanto la prima salatura. Sapore dolce e leggermente salato.

Pecorino Cotonese

Formaggio pecorino segue un processo di stagionatura restando in sacchi di cotone per donare un gusto deciso ma delicato.

Ricotta

Il termine deriva da “cotta due volte”, in quanto le proteine ed il grasso che vanno a costituire questo prodotto subiscono due riscaldamenti: il primo per la produzione del formaggio ed il secondo per l’ottenimento della ricotta, attraverso il riscaldamento del siero residuo della lavorazione.

PIATTO TIPICO DEL TRAPANESE e mia passione …..

Il Cous Cous trova la sua massima espressione accompagnato con la saporita zuppa di pesce trapanese. Di matrice arabo berbera, è un piatto slow per eccellenza e, come tutte le preparazioni lente, ha una sua scaletta.

Il rito comincia “incocciando” (legando) la semola in grani con acqua e sale. Condito con poco olio e un trito di aglio, cipolla e prezzemolo, il preparato si cuoce a vapore, nella “cuscusera”, uno speciale tegame di coccio con i buchi, montato su una pentola in cui bolle l’acqua. Dopo la cottura, il cuscus si trasferisce nella “mafaradda” (recipiente di terracotta a pareti svasate) e “abbivirato” (innaffiato) con brodo di pesce di vario tipo.

DOLCI

La frutta Martorana è un tipico dolce siciliano, più precisamente palermitano, famoso nel mondo, vagamente somigliante al marzapane ma notevolmente più dolce e saporito, a base di farina di mandorle e zucchero e confezionato tradizionalmente in forma di frutta.

Viene tradizionalmente preparata nelle celebrazioni della festa di Ognissanti.

Dolci di ricotta

Sfince. Alla cucina povera appartengono le «sfinci», frittelle di antichissima tradizione araba  tipiche della Sicilia occidentale, di devozione nelle feste di fine d’anno.

Fritture

Arancine di riso al prosciutto, al ragù, con gli spinaci.

Panelle: Nate durante la dominazione araba, risalgono al IX secolo. Preparate con farina di ceci, acqua e sale e l’eventuale aggiunta di prezzemolo, le panelle solitamente si mangiano in mezzo a panini con sesamo, rotondi e morbidi, spesso accompagnate con crocchè di patate  (chiamate in dialetto “cazzilli”) o con altre specialità fritte in pastella.

ITINERARIO DEL GUSTO PRODOTTI TIPICI NELL’AGROERICINO

Pasticcini alle mandorle guarniti con ciliegie candite, belli anche da guardare e non solo buoni da gustare.

Genovesi Ericine, una pasta aromatizzata al Marsala spolverata di zucchero a velo, ripiena di soffice crema al latte.

Cannoli di Dattilo e di Napola: Si compone di una cialda di pasta fritta (detta scòrza e lunga da 15 a 20 cm con un diametro di 4-5 cm) ed un ripieno a base di ricotta

ITINERARIO DEL GUSTO PRODOTTI TIPICI DELLE ISOLE EGADI E PANTELLERIA

Passito di Pantelleria. Nell’isola di Pantelleria, nelle fertili terre vulcaniche, viene coltivato un vitigno antico, lo zibibbo, dall’arabo zabib, frutta appassita al sole.

Il Moscato passito di Pantelleria liquoroso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Trapani.

Capperi di Pantelleria: E’ una pianta perenne che cresce spontaneamente sulle rupi e sui muri di vecchie case. L’ambiente più adatto al suo sviluppo è il clima caldo e secco dell’isola di Pantelleria fregiandosi del marchio di qualità Igp. Il terreno di Pantelleria, infatti, di origine vulcanica, estremamente arido per le scarse piogge, è il posto ideale per la coltivazione di questo pregiato arbusto.

Bottarga di Tonno di Favignana: Uova di Tonno strizzate ed essiccate al sole prodotta secondo l’antica ricetta.

La bottarga essiccata si mangia a fettine o grattugiata

ITINERARIO DEL GUSTO PRODOTTI TIPICI:

VIA DEL SALE TRAPANI – NUBIA – MARSALA

Itinerario viaggio tour gastronomico in Sicilia: Vacanza gastronomica nella via del sale ammirando gli antichi mulini a vento con le vasche di sale, l’aglio rosso di Nubia presidio Slow Food e il rinomato vino Marsala. Durante il tuo viaggio enogastronomico, potrai visitare le antiche saline di Trapani dove si raccoglie il sale rispettando l’antica ricetta dei Fenici e degustare il vino Marsala.

Saline di Trapani – Paceco e Marsala: Furono i Fenici a capire che il territorio da Trapani a Marsala, grazie alla presenza di coste pianeggianti e di condizioni atmosferiche favorevoli (buona esposizione ai venti e clima caldo) poteva essere il luogo ideale per la produzione del sale. Furono poi gli arabi ad importare i mulini a vento caratterizzando sino ad oggi il paesaggio delle saline.

Sale Marino di Trapani Presidio Slow Food Il sale marino artigianale (lavorato a mano) di Trapani viene ottenuto lasciando evaporare l’acqua marina all’interno di grandi vasche sistemate sulla costa: le saline, appunto. Gli elementi essenziali per la nascita del sale sono l’acqua del mare, il sole, il vento e la maestria dei salinai di riscaldare sapientemente le vasche di salina seguendo la tradizione Fenicia

Aglio rosso di Nubia Presidio Slow Food, L’Aglio Rosso di Nubia ha un bulbo costituito tipicamente da dodici bulbilli con le tuniche esterne bianche. Le tuniche interne, di colore rosso vivo, danno il nome all’Aglio Rosso di Nubia.Secondo la tradizione, esso viene confezionato in trecce molto grandi formate da cento bulbi, questi ultimi comunemente chiamate teste. A seconda del diametro del bulbo, la treccia, o trizza, prende il nome di cucchia rossa (bulbi da 50 mm.), corrente (bulbi da 40 mm.), cucchiscedda (bulbi da 30 mm.) o mazzuneddo (bulbi da 20-25 mm.).

Vino Marsala. La versione più accreditata sulla nascita del Marsala come vino liquoroso è incentrata sulla figura del commerciante inglese John Woodhouse il quale nel 1773 approdò con la nave su cui viaggiava nel porto di Marsala. John Woodhouse degustando il vino Marsala capì che poteva soddisfare i gusti degli inglesi portando con se in Inghilterra un elevato numero di botti. E iniziò così il successo del Vino Marsala.


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