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Scorci di politica messicana

Da Darioanelli @dalmessico
Scorci di politica messicanaCose che nemmeno il Berlusca si sognerebbe di fare...
Vi piacerebbe una giunta messicana alla guida del vostro comune o della vostra regione? No? Non ne siete convinti?
Fate bene, i politici messicani hanno una pessima reputazione. 
Si comportano come bambini viziati lasciati soli in una pasticceria. L'opinione pubblica, ad esclusione di qualche movimento studentesco, è molliccia y se hace de la vista gorda (fa finta di niente) un po' per paura, un po' perché, in certi casi, conviene.
Come succede anche in altri paesi, il politico tipico ha, come priorità, l'ottenimento del proprio benessere e quello della sua famiglia, a seguire gli amici e i simpatizzanti. 
Gli altri, se hanno abbastanza pelo sullo stomaco, un giorno avranno la loro occasione.
Per i messicani il cambio di presidenza è come la successione al trono in un regime monarchico. Cose del tipo: “Il re è morto, evviva il re!” 
Vediamo alcune cose che succedono qui in Messico e che in Italia (spero) non siano troppo comuni.
  1. Compra dei voti. I partiti più che alla persuasione ideologica qui puntano sulla seduzione mediatica e alla mera compra di voti. I voti si comprano, a seconda della situazione, con un panino imbottito, regali (oggetti per la casa) fino a vere e proprie somme di denaro. Un voto valido per le elezioni nazionali può essere pagato fino a 3-4000 pesos. Immaginatevi il giro d'affari. E' come se in Italia un politico ti offrisse 800-1000 euro per votare per lui. I soldi te li danno in contanti e in anticipo, sulla fiducia. Tu cosa faresti? Li accetteresti? Voteresti per lui? 
  2. Licenziamenti di massa. La prima cosa che fa un politico, ad esempio un sindaco o un governatore, è quello di licenziare tutti i dipendenti del precedente governo. Non solo i funzionari; buttano fuori tutti, dai tecnici, al personale amministrativo. Una volta fatta pulizia, cominciano le nuove assunzioni, non per concorso ma per nomina diretta. Il profilo professionale del nuovo assunto può non avere nulla a che fare con la posizione assegnata; ragionieri alle politiche sociali, industriali all'agricoltura e agricoltori all'industria. Da qui si può facilmente dedurre l'efficacia delle politica nel progresso globale del Paese.
  3. Ridipingere le auto della polizia locale con i colori del partito. Qui, ad Aguascalientes, le auto della polizia sono verdi bianche e rosse, come la bandiera messicana o... come il partito di maggioranza.
  4. Ritoccare il design dei documenti ufficiali. Provate a dare un'occhiata alla mia patente. Che casualità, verde, bianca, rossa. Ho visto una patente di un altro stato ed era azzurra, come il colore del partito di maggioranza. E' come se le patenti dell'Emilia Romagna fossero rosse e quelle del Veneto Verdi (o nere). A volte si spingono oltre e dipingono i nuovi edifici pubblici con i colori del partito. 
  5. Realizzare spot pubblicitari progovernativi. Con i soldi dei contribuenti (non quelli del partito) vengono realizzati spot per la radio e la televisione per pubblicizzare i successi dell'attuale giunta. Negli spot gli attori interpretano cittadini di ceto sociale basso, felici perché è stato risolto un importante problema pratico come la costruzione di una strada, l'aggiunta di illuminazione pubblica o dell'avvio di un programma sociale. Se si ascolta la radio il Messico pare un armonico e brillante cantiere di idee ed azioni, la realtà però non è così rosea. 
  6. Propaganda. Scrivono bene in grande sui muri "Questa città è 100% del partito di maggioranza”. Ovviamente non è così, nemmeno nello scenario più favorevole; i cittadini non sono robottini lobotomizzati. Se ci pensate questa è una maniera definitiva per dire: “Il partito di maggioranza racconta balle”. Me lo fece notare un tassista indicandomi una scritta dipinta sul muro. 
  7. Premi. Vengono organizzati molti concorsi per la città più sicura, lo stato più verde ecc. Non ho idea del criterio con il quale si attribuisca un premio ad una giunta piuttosto che ad un'altra. Ad ogni modo, vincere un premio, per un politico è una sensazione orgasmica. Se non ci sono premi vanno bene anche i riconoscimenti. Si tratta di targhette di ottone con incisa una grande leccata di culo. Se volete fare felice un politico messicano offritegli un riconoscimento.

Questa ovviamente è politica messicana vista in maniera molto epidermica, dall'uomo della strada, quale io sono. Se volete approfondire vi rimando agli ottimi articoli di Fabrizio Lorusso e al suo blog. 
Perché vi ho voluto parlare di alcuni aspetti della politica di questo paese? Perché spesso sento dire che la politica italiana è marcia ed è per questo che non c'è più un futuro...
Sembra assurdo, lo so, ma per molti paesi l'attuale situazione socio politica italiana sarebbe vista come un traguardo. 
Qui, nonostante tutto, le cose vanno avanti, la gente si sposa, fa figli e lavora per un domani migliore come facevamo noi italiani dopo le guerre. Non è che ci siamo persi qualcosa durante i boom economici?

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