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Scozia, e adesso? Proviamo ad immaginare il XV per Roma

Creato il 16 febbraio 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980
Il Murrayfield Stadium pieno per la gara contro l'Auld Enemy. Nonostante gli ultimi risultati, i tifosi scozzesi hanno esaurito anche i biglietti per il match contro la Francia

Il Murrayfield Stadium pieno per la gara contro l’Auld Enemy. Nonostante gli ultimi risultati, i tifosi scozzesi hanno esaurito anche i biglietti per il match contro la Francia

Edimburgo – Il tempo degli esperimenti (tutt’altro che riusciti, oltretutto) è finito.
La pazienza dell’ambiente, esaurita.

La bruttissima sconfitta patita per mano dell’Inghilterra, ad una settimana di distanza, continua a far discutere e, da molti, è vista come l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso della fiducia nei confronti dell’interim head coach, accolto solo un anno fa come il salvatore della patria e difeso fino allo scorso autunno.

Settimana prossima ci sarà la sfida, difficilissima, di Roma contro l’Italia.
Gli Azzurri debutteranno all’Olimpico nel 2014 e i dati rilasciati dalla FIR dicono che ci sarà un’ottima cornice di pubblico. L’Italia, a differenza della Scozia, ha disputato due ottime gara, cedendo in Galles di misura – ma marcando due mete e mettendo in difficoltà i campioni in carica – e perdendo a Parigi a causa di un brutto approccio nella ripresa.

Esperimenti finiti, abbiamo detto. Ma cosa potrà inventarsi Scott Johnson per cercare di rimettere sui binari giusti il treno scozzese, che sembra lanciato come un direttissimo verso il Wooden Spoon?

Non ci dilunghiamo, adesso, in un’analisi approfondita, addentrandoci nei motivi che hanno storicamente portato a questa situazione, invocando per esempio il ritorno della terza franchigia scozzese in Celtic League (i Borders, senza fare nomi), chiedendo una nuova strutturazione delle accademie o una squadra “A” di Edinburgh e Warriors nella B&I Cup.

Proviamo a vedere cosa si può fare nell’immediato. Ovvero, quale squadra schierare a Roma per provare a vincere almeno una gara di questo disgraziato 6 Nations.

Il pullman della Scozia arriva al Murrayfield scortato dai pipers&drums

Il pullman della Scozia arriva al Murrayfield scortato dai pipers&drums

Trequarti

15 Alex Cuthbert
Sembra una provocazione, ma se vogliamo vedere Hoggy più in basso in questa squadra, non ci sono alternative. Maitland è infortunato, Tonks e Horne anche. Matawalu, che gioca estremo ai Warriors in assenza di Hogg, è figiano. Spazio a Cuthbert, quindi, che a Bath lo scorso anno (e ad Edinburgh quest’anno) sta facendo bene. Anche con la Scozia A non mi è dispiaciuto.

14 Tommy Seymour
Confermato perché anche qui non ci sono valide alternative, nonostante Dougie Fife è almeno da portare in panchina come copertura.

13 Nick de Luca
Il centro di Edinburgh è troppo esperto e potente per non giocare. Inoltre, quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto bene.

12 Matt Scott
Vale il discorso fatto per il compagno di squadra; se stanno bene, formano una coppia di centri ben assortita. In panchina, Mark Bennett, ottimo prospetto dei Warriors, Max Evans o Duncan Taylor.

11 Sean Lamont
Gioca all’ala perché non c’è profondità in questo reparto, ma il buon Sean ha dimostrato di poter essere schierato tranquillamente anche al centro.

10 Stuart Hogg
Arrivano le note dolenti. A me Duncan Weir piace, e anche tanto. Ma contro l’Inghilterra non è stato, purtroppo, all’altezza. Provare Hoggy apertura, vista la penuria nel ruolo, potrebbe rivelarsi un’ottima trovata – ma è anche un azzardo. Fisicamente lo può fare, il piede ce l’ha. Val la pena rischiare. Portandosi, però, Weir in panchina.

9 Greig Laidlaw
Nonostante Chris Cusiter garantirebbe maggiore sicurezza, Laidlaw ha dimostrato di saper giocare ad alti livelli e la Scozia, al momento, non può fare a meno del suo piede.

Avanti

1 Ryan Grant
Il pilone sinistro dei Warriors vince il ballottaggio con Al Dickinson per pochi voti, ma nella mia squadra Grant giocherebbe sempre. Il loose-head prop dei Gunners, però, lo porterei in panchina.

2 Pat MacArthur
Ross Ford ha esperienza, ma ha giocato troppo male finora – specialmente nelle fasi statiche – per non meritarsi un turno di stop. In panchina, Lawson.

3 Geoff Cross
Moray Low in panchina. In assenza di Euan Murray, il tight-head prop è la posizione che lascia meno spazio di scelta.

4 Richie Gray
Non impazzisco per il ‘lungagnone’ di Castres ma è uno dei preferiti del pubblico scozzese e, nella squadra che deve fare l’impresa, non vorrei fare a meno di lui. Il fratellino, Jonny, pronto a prendere il suo posto.

5 Jim Hamilton
Perchè un giocatore della sua esperienza è insostituibile. Dovrebbe aggiustare qualche meccanismo dal punto di vista della disciplina, ma quello è il suo gioco e si può rischiare di subire qualche punizione contro. Nelle touche, poi, il suo fisico si fa sempre sentire.

6 Kelly Brown
Capitan Kelly, per la precisione. Senza indugi, Brown deve tornare in squadra e giocare nel suo ruolo. Punto. E in panchina uno come Strokosch non deve mancare. Niente da dire, Chris Fusaro è uno dei pochi che si sono salvati contro l’Auld Enemy. Ma se devo fissare uno standard, voglio schierare caps, quantità ed esperienza.

7 John Barclay
In questo ruolo è forse il migliore interprete nato in Scozia. Anziché esporre Brown a brutte figure e a sacrifici inutili, richiamerei subito il flanker degli Scarlets.

8 David Denton
Perchè un ball carrier come lui è insostituibile, e anche in fase difensiva si fa sempre trovare pronto. Johnnie Beattie è un’altra valida alternativa ma Denton nella mia squadra parte sempre titolare.


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