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Scozia, il Championship inizia con una pesante sconfitta a Dublino

Creato il 02 febbraio 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

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L’Irlanda inizia il suo Championship con una vittoria, a Dublino contro la Scozia, al termine di un incontro tutt’altro che entusiasmante. La prestazione della squadra di Joe Schmidt è lontana da quella che ha rischiato l’impresa contro gli All Blacks ma è sufficiente a garantire il successo contro una Scozia volenterosa ma troppo sprecona che, nell’ultimo quarto di gara, si è spenta, incapace di uscire dalla propria metà campo.
L’Irlanda attende ora il Galles di Warren Gatland, atteso dal confronto con O’Driscoll dopo l’esclusione del centro dall’ultimo test dei B&I Lions, mentre la Scozia ospiterà un’Inghilterra ferita al Murrayfield per una sfida che si prospetta la più equilibrata degli ultimi anni.

A meno di un’ora dal kick off la IRFU annuncia, tramite Twitter, che capitan Paul O’Connell non prenderà parte alla gara a causa di  un’infiammazione polmonare. Al suo posto gioca Dan Tuohy, mentre in panchina va Iain Henderson.

Inizio di gara equilibrato, con entrambe le squadre che si studiano. Il tabellino, nella prima mezz’ora, si muove solo al piede, grazie a due piazzati di Sexton intervallati da uno di Laidlaw (che ha, però, spedito il primo sul palo).

La Scozia appare molto propositiva e va vicinissima alla prima marcatura con David Denton, fermato in touche a meno di un metro dalla linea di meta. Attorno al 30′ Sean Maitland è costretto ad uscire dal campo, dopo essere ricaduto a terra male; al suo posto entra Max Evans, con il trequarti di Castres che si posiziona all’ala. Maitland uscirà poco dopo con la caviglia destra infilata in un tutore e le stampelle, segno che l’infortunio potrebbe anche essere abbastanza grave.

Al 38′ Jonny Sexton è meraviglioso nel trovare un varco e, dopo essere uscito palla in mano dai 22m difensivi, si fa quasi tutto il campo prima di scaricare su Jamie Heaslip. Il capitano irlandese rompe il placcaggio di Stuart Hogg ed elude il recupero di Max Evans prima di andare in meta.
Ma Joubert, direttore di gara, si consulta col TMO e annulla la marcatura perché Heaslip ha un piede sulla linea laterale.

La meta irlandese, però, arriva a stretto di giro di posta, a tempo scaduto, quando Trimble va oltre la linea a chiudere una bella azione corale avviata da Conor Murray. Sexton manca la trasformazione e il primo tempo si chiude 11-3 per i Verdi.
Buona frazione per entrambe, anche se la Scozia deve aggiustare qualcosa nelle fasi statiche (specialmente in touche) e l’Irlanda deve essere più aggressiva.

Il secondo tempo si apre con la Scozia in attacco; D.Kearney si fa cogliere impreparato su un calcio alto di Weir e regala una touche ai 5m. Dalla maul successiva nasce una punizione – per entrata laterale – che Laidlaw converte in punti, riportando i Blues sotto il break.

E’ un’altra rolling maul a portare in dote punti preziosi, ma stavolta ne approfitta l’Irlanda, andando in meta con Heaslip dopo un’avanzata perentoria innescata dall’ottima esecuzione di una touche. Sexton è perfetto dalla piazzola e i Verdi allargano il vantaggio a undici punti.

La Scozia sembra aver subito il colpo e l’Irlanda si accampa nella metà campo avversaria, trovando numerose piattaforme per le loro avanzate. La difesa scozzese è in difficoltà e Sexton può andare ancora dalla piazzola e aggiungere altri tre punti (punito Jim Hamilton che non rotola via, che si prende anche il rimprovero del direttore di gara per “essere sempre coinvolto nelle azioni irregolari”).

La Scozia non si perde d’animo e continua a costruire azioni offensive ma, con la stessa capacità, le spreca quasi tutte in malo modo, soprattutto continuando a performare malissimo in touche. Dopo qualche minuto di gioco un po’ confuso, è l’estremo Rob Kearney a trovare la terza meta del match, bravo a finalizzare l’avanzata di Trimble e Cronin. Sexton trova ancora i pali e, a meno di dieci minuti dal termine, la gara si puo’ considerare finita.

C’è ancora spazio per una meta di Dave Kearney, annullata però dal TMO italiano Damasco perché l’ovale, calciato da Paddy Jackson, rimbalza fuori. Non resta altro al direttore di gara che decretare la fine del match.

 

Irlanda 28
Scozia 6

Score: 15′ Sexton cp (3-0), 18′ Laidlaw cp (3-3), 22′ Sexton cp (6-3), 40′ Trimble m (11-3); 42′ Laidlaw cp (6-11), 46′ Heaslip m Sexton tr (18-6), 56′ Sexton cp (21-6), 70′ R. Kearney m Sexton tr (28-6).

Irlanda: 15. Rob Kearney 14. Andrew Trimble 13. Brian O’Driscoll 12. Luke Marshall 11. David Kearney 10. Jonathan Sexton 9. Conor Murray 8. Jamie Heaslip (C) 7. Chris Henry 6. Peter O’Mahony 5. Dan Tuohy 4. Devin Toner 3. Mike Ross 2. Rory Best 1. Cian Healy Panchina: 16. Sean Cronin 17. Jack McGrath 18. Martin Moore 19. Iain Henderson 20. Tommy O’Donnell 21. Isaac Boss 22. Paddy Jackson 23. Fergus McFadden

Scozia: 15 Stuart Hogg 14 Sean Maitland 13 Alex Dunbar 12 Duncan Taylor 11 Sean Lamont 10 Duncan Weir 9 Greig Laidlaw 1 Ryan Grant 2 Ross Ford 3 Moray Low 4 Tim Swinson 5 Jim Hamilton 6 Ryan Wilson 7 Kelly Brown (C) 8 David Denton Panchina: 16 Pat MacArthur 17 Alasdair Dickinson 18 Geoff Cross 19 Richie Gray 20 Johnnie Beattie 21 Chris Cusiter 22 Matt Scott 23 Max Evans

Primo Tempo: 11-3
Man of the match: Jamie Heaslip (Irlanda)
Spettatori: 51700 (sold out)
Arbitro: Craig Joubert (SARU)

 


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