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Scream & Shout: Britney Spears come i Kraftwerk

Creato il 28 marzo 2013 da Infetta
La storia di come «Scream & Shout» sia entrata nella vita di ognuno di noi è simile allo sfondamento della classifica da parte di «Somebody That I Used to Know», ma con meno allarme sfiga. Ma facciamo un passo indietro. Per chi è restio a questo tipo di pezzi, la lotta contro il marcio diventa una questione di principio. Tu non lotti contro il pezzo o contro chi lo canta, NO: tu lo sai che stai lottando contro quello che il sabato sera sbatte i piedi senza ritmo sul dancefloor. Lotti contro di lui perché è lo stesso tipo che ti fa rovesciare il cuba con una spallata (e lo sa), si gira e ti alita in faccia "cazzo vuoi zoccola?" ma dopo insiste per accenderti la sigaretta. Lo sanno tutti che non puoi avercela con Britney Spears: hai smesso di avercela con lei dopo la festa di compleanno di un tuo compagno delle medie, che ha più o meno sottilmente ammesso di compiere atti di onanismo sulla foto della postar sul libro dei Guinness World Record (la foto era in alta risoluzione). E non ce l'hai nemmeno con Will.i.am perché, nonostante ti facciano schifo i Black Eyed Peas, apprezzi la sua estetica, no davvero. Questo perché "quello nero dei BEP" è riuscito a costruirsi un immaginario robot-digital-re Mida meglio degli altri. Mentre tutto il mondo dell'hip hop planava a Parigi per svaligiare Givenchy e Dior, Will.i.am se ne stava in studio a fare delle mstruosità dance (vero) e a decidere quale armatura psyco-robot avrebbe indossato.

Scream & Shout: Britney Spears come i Kraftwerk

tipo questa

Quindi no, non si può avercela con loro. Poi un giorno sei da sola in macchina, lo sai che ti doveva capitare, Albertino o chicchessia lancia la canzone e tu indignata ti schifi, sbraiti anche contro il tizio delle rose che sembra invece apprezzare molto il pezzo. Tsè. Passano dieci secondi e sai già la canzone a memoria: anche questa volta ha funzionato, il tormentone quello fruibile ha fatto il suo corso e ora sei tu quella che non vede l'ora di sentire Will chiedere BRING THE ACTION! Non puoi fare a meno di stare a sentire quanta insulina prenderà il pezzo prima di scendere e poi risalire e poi ancora fermarsi. Perché non esiste tormentone senza una struttura a parabola. Ma quello che è davvero fantastico, il vero fenomeno della hit è lei, Britney Spears. Gli esperimenti pop-dance li aveva già fatti, dei bei fiaschi tipo «Hold it Against Me». Dimenticandoci la produzione, se tutto fosse dipeso da Britney quel pezzo non avrebbe mai potuto avere la stessa potenza di «Scream & Shout» -paradossalmente- perché Britney si impegnava troppo. Non siamo in «Rhythm is a Dancer», niente vocioni, qui vogliamo sentire il robot. Ed è lì, che Britney crea la cosa più bella degli ultimi 12 mesi di Dance Chart dei canali musicali di Sky: la trans robotica della Germania dell'est. Quel ALL EYES ON US! fatto di auto-tune, pronuncia alla «Eins Zwei Polizei» e di ripetività priva di sentimento che -me vojo rovinà- nemmeno i Kraftwerk. Cancellata l'ultima goccia di umanità della bionda con il cuore troppo grande (Povera Britney, ma adesso guarda come sta bene, sorride! Che cuore grande che ha Britney!) Will.i.am è riuscito nel miracolo di creare una delle cose più belle degli ultimi mesi: in una scala da 0 a «Call Me Maybe», questo pezzo è oltre. Come oltre è questo succulento remix opera di una fuorviante idea del vecchio P. Diddy che chiama a sé macellai del calibro di Hit Boy, Waka Flocka Flame e quel pazzo di Lil Wayne. Il beat è rallentato per lasciar spazio al strascicato cantato, che poi è la carta vincente del team. Ma spendiamo due parole per P. Diddy che, in preda ad una crisi di mezza età, urla e sbraita al limite dell'infarto facendo il verso a Britney AND THEY CALL ME DIDDY, BITCH! Avvoltoio delle mode lo zio Diddy, infatti cosa indossa? Una bella T-shirt di pelle che fa tanto A$AP (o qualsiasi rapper di oggi).
ALL AIZ ON UZ!

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